Kalymnos

Dati Generali

Categoria:

Porti

Latitudine:

36° 56′ 56″ N

Longitudine:

26° 59′ 8″ E

Tel:

+30 2430 28 137

VHF:

12

Nazione:

Grecia

Sito Web:

Caratteristiche

Pescaggio Minimo:

2m

Pescaggio Massimo:

5m

Fondali:

fango e alghe

Ridosso:

nord, nord-est, nord-ovest

Posti Barca:

80

Orario Accesso Al Porto:

24 ore su 24

Lunghezza Max. Barche:

20m

Divieti:

non ormeggiare nelle zone colorate di giallo

Pericoli:

blocchi di cemento riducono la profondità vicino alla banchina

Traversie:

sud

Servizi in Banchina

Con Carburante
Acqua
Energia Elettrica

Descrizione

Calimno fa parte dell’arcipelago del dodecaneso, nel mar Egeo, ma è una delle isole meno battute dai flussi turistici tradizonali. Non certo deserta o sconosciuta, non è però uno dei “posti caldi” dell’estate, anche se, come vedremo, trovare un posto barca nel porto principale dell’isola a luglio e agosto può diventare una interessante scommessa.

La sua origine si perde nel mito e la sua storia è una delle più misconosciute tra quelle delle numerosissime isole greche; ne parlava Omero nell’Iliade e ne parlò poi anche Ovidio, anche se la definiva in una maniera (“boscosa”) che contrasta con l’attuale aspetto che l’isola ha, brulla e montuosa, piuttosto povera di vegetazione.

Si sa per certo che fu colonizzata dai Micenei e passò poi ai Dori, finì sotto I Persiani e si alleò in seguito con Atene; dopo una lunga dominazione bizantina, l’isola passò in mano ai turchi che decimarono la popolazione. Nel medioevo fu di proprietà dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, e poi degli ottomani; infine, nel Novecento fummo noi italiani a colonizzarla, durante il fascismo, e l’isola conquistò la sua agognata libertà solo nel 1948.

Gli abitanti di Calimno sono da sempre noti per la loro abilità nel pescare le spugne, attività che è ridotta al giorno d’oggi ma continua ancora nel solco della tradizione; Calimno è caratterizzata da coste alte e frastagliate, numerosi isolotti vicino alla costa, un paesaggio che, visto dal mare, appare mosso e “duro”, punteggiato di ulivi, aranci, viti e alberi di fico. Al suo interno, però, l’isola è ricca di coltivazioni di frutta e verdura e non manca anche il miele, specialità dell’isola, non mancate di caricarne a bordo un vasetto (assieme a una spugna, naturalmente!).

Oltre che per spugne e miele, Calimno è nota per le opportunità che offre di praticare l’arrampicata sportiva – con panorami mozzafiato, ovviamente. E non mancano le splendide possibilità di immersioni subacquee. Insomma, se volete o dovete programmare una sosta di qualche giorno, Calimno può essere il luogo ideale.
Come altre isole di questa zona di mare, anche Calimno è piuttosto ventosa. Il meltemi qui soffia forte, e soffia quasi sempre in estate. Aspettatevi dunque di trovare correnti anche insidiose nell’approcciare il porto di Kalymnos, che è il porto principale dell’isola e si trova a sud, in fondo a una insenatura naturale.

E se non ci pensa il meltemi, ci pensano I traghetti: nel porto di Kalymnos ogni giorno arrivano barconi a scaricare turisti dalla vicina isola di Coo e da altre località, generando un piuttosto fastidioso moto ondoso; assicuratevi che l’ancora tenga molto bene, anche perché il fondale in porto è costituito da fango e alghe e la tenuta è solo modesta.
Detto ciò, il porto di Kalymnos offre circa 80 posti barca e, anche se possono apparire numerosi, vi assicuriamo che in alta stagione può capitare di rimanere “a piedi”.
Il porto di trova proprio nella zona più interna della baia, alle spalle del molo traghetti. Si ormeggia lungo la banchina di sud-ovest e presso il nuovo lungo molo di nord-ovest. Attenzione a non ormeggiare nei posti colorati di giallo, è vietato; cercate quelli marcati col blu.

Si ormeggia di poppa e si è proprio di fronte al lungomare con taverne e via dicendo; va da sé che l’inquinamento acustico e luminoso non è indifferente. Ci sono le colonnine con acqua ed elettricità (tariffe forfettarie quasi irrisorie). Fuori dal porto, verso nord, c’è anche un molo con stazione di rifornimento carburante. In città poi non manca nulla, nemmeno per la nautica (e anche per pezzi di ricambio per motori e parti elettroniche).
Tra le cose da vedere in città, non potete perdere il Museo della nautica, che racconta la interessante storia dei pescatori di spugne con tantissimi e affascinanti cimeli d’epoca.

https://www.mountainproject.com/images/76/77/107577677_large_8b62cf.jpg

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