Naxos, la regina delle Cicladi verrebbe da dire: la più grande delle isole dell’arcipelago, la più variegata, la più fertile. E, immancabilmente, anch’essa pressoché sprovvista di buoni ancoraggi con l’unica eccezione del marina di Naxos, che non è poi un’eccezione minore, dal momento che offre ben 80 posti barca e un livello di servizi sufficiente (rarità in Grecia, come sappiamo).
Naxos l’isola del mito: si narra infatti che qui, a Nasso, venne abbandonata Arianna da Teseo, irriconoscenete dell’aiuto fornitogli dalla ragazza per scappare dal labirinto dopo aver ucciso il Minotauro. Arianna però si riprese quasi subito, dato che il dio Dioniso arrivò sull’isola, se ne innamorò e la volle sposare. Il culto del dio “bevitore” è qui molto forte, e ancora oggi l’isola è buona produttrice di (buon) vino.
E parlando di vino viene in mente di dire che Naxos è anche un’isola eccezionalmente fertile rispetto alle altre delle Cicladi; presenta un terreno mosso con la vetta più alta che arriva a 1000 metri, ha verdi e fertili vallate, spiagge di sabbia bellissime e universalmente apprezzate, insomma offre davvero una bella varietà di paesaggi che valgono sicuramente la pena di essere visitati.
Non mancano le occasioni per curiosare nella storia: tanti i siti archeologici, tra cui quello del santuario di Dioniso, noto e apprezzato, utilizzato ancora oggi, in stupendo stato di conservazione, così come non mancano rovine di castelli veneziani e bellissimi monasteri.
L’unico marina presente sull’isola – ma anche l’unico porto, se ampliamo il discorso – si trova proprio a Naxos, capoluogo dell’isola, altrimenti nota come Chora. La piccola città offre una fortezza con torre, un interessante quartiere ebraico, un museo archeologico ricco di reperti meritevoli e anche, ovviamente, il “solito” corredo di viuzze strette, case cicladiche bianche e angolini pittoreschi. A darvi il benvenuto a Naxos è la porta di Apollo, bellissimo arco ottimamente conservato che svetta sull’isola omonima, prospiciente il porto.
Arrivare a Naxos di per sé non è problematico, mentre l’ingresso al porto – che è stato costruito “alle spalle” del porto commerciale – presenta qualche insidia. Innanzitutto a poco più di un miglio nautico in direzione ovest sud-ovest dal porto c’è un’estesa scogliera affiorante, che in condizioni di mare formato può essere difficile da localizzare. Si trova a 500 metri al largo da capo Moungri, il passaggio tra la scogliera e il capo non è problematico, dunque nel dubbio tenetevi piuttosto vicino alla costa doppiando il capo.
L’entrata in porto può essere difficoltosa col meltemi causa correnti, tenete come riferimento il lungo frangiflutti e non avrete problemi a entrare nel bacino, dopodiché l’entrata al marina si trova proprio a sud. Il “nuovo” marina (ha circa una quindicina d’anni di vita) offre un ridosso pressoché completo: solo con venti molto forti da sud qualche corrente riesce a infastidire, ma per la maggior parte dei giorni dell’anno si sta assolutamente tranquilli. Il rumore e il caos delle strade circostanti, invece, possono essere notevoli in altissima stagione, tenetelo presente e portate pazienza al momento di coricarvi.
In totale sono 80 i posti barca offerti dal marina di Naxos, tutti sono provvisti di acqua e corrente elettrica. Le barche in transito di solito vengono ormeggiate al primo molo vicino all’entrata; quelle che pescano dfi più dovrebbero comunque evitare la banchina principale poiché lì le profondità scendono alquanto sotto i 3 metri di media del porto. Ci sono cime di ormeggio ma potrebbero essere troppo corte per le imbarcazioni lunghe, e dunque dovrete ricorrere anche all’ancora.
Servizi igienici con docce sono sulla passeggiata del porto, il gasolio può essere consegnato in porto da un’autocisterna. Non mancano supermercati, negozietti, negozi anche lussuosi e di sicuro non mancano posti per mangiare, in città ce ne sono oltre settanta.