Plataria

Un comodo scalo, questo rappresenta Plataria per i diportisti che si trovano a navigare dalle parti di Corfù. Situato al fondo di una baia profonda aperta a nord-ovest, è velocemente raggiungibile da Corfù e da altre località gettonatissime presenti nelle vicinanze; offrendo posti barca non a pagamento (o quasi: dipende dalla stagione, a volte può capitare di trovare qualcuno che riscuote una simbolica tassa di soggiorno), Plataria viene presa in considerazione da tante imbarcazioni.

Il suo limite è quello di non offrire né un marina né un vero e proprio porto pubblico, considerando il fatto che i servizi sono pressoché assenti; il limite principale è però forse quello della capacità di accoglienza, dato che Plataria è la base di alcune compagnie di charter e dunque in alta stagione e nei weekend i già pochi posti liberi diventano un miraggio.

A fronte di tanto interesse per questo scalo mancano anche valide opzioni per ancoraggi alternativi: l’unica concreta possibilità di un ancoraggio sufficientemente riparato è quella offerta dalla spiaggia antistante il paese, che può essere presa in considerazione solo se le condizioni di vento e mare lo permettono.

A proposito di ridossi: la baia di Plataria, nonostante la sua apertura a nord-ovest, offre un buon riparo da tutti i venti inclusi quelli provenienti da questa direzione, a patto che non siano troppo forti, allorquando la corrente si fa sentire fastidiosa.
C’è da dire comunque che nel periodo estivo in questa zona i venti non spirano particolarmente sostenuti.

Arrivare a Plataria non è problematico, c’è solo da prestare attenzione, se si proviene da nord, a quando si doppia capo Kalamas poiché le secche si estendono per quasi due miglia al largo della costa e c’è da passarci ben alla larga.
Una volta all’interno della baia, puntare dritti al paese per raggiungere il porto.

Questo si trova all’estremità nord della baia ed è composto essenzialmente da riva banchinata sul lungomare, un lungo e curvo frangiflutti e un piccolo molo che si estende verso sud e segna l’ingresso del porto.
Come detto, la maggior parte del porto è occupata dalle compagnie di charter che qui hanno la loro base. Nei fine settimana il viavai è davvero intenso (e fastidioso). Una parte del frangiflutti, inoltre, quella più esterna, è riservata alle barche dei pescatori.

Attenzione a non ormeggiare nel posto sbagliato: i posti barca all’estremità sud della banchina del paese, quelli a ridosso del cporto molo che segna l’ingresso del porto, sono occupati dal battello che fa servizio turistico, se ormeggiate qui sarete presto cacciati!

All’interno del piccolo porto, l’opzione migliore è rappresentata dal frangiflutti, a cui ci si può ormeggiare di prua o di poppa, gettando l’ancora nello spazio di mare antistante. Il fondale è profondo 3, 5-4 metri e ricoperto di fango molle: non è ottimo tenitore, attenzione ad assicurarsi che l’ancora abbia preso, spesso le delta e le CQR fanno molta fatica qui.

La maggior parte della parte interna del frangiflutti è di solito occupata da imbarcazioni locali e solo verso l’estremità c’è spazio per i visitatori; occhio però che qui la banchina è piuttosto bassa e con un po’ di mare tende subito a essere sommersa.
Altra opzione è quella di ormeggiarsi direttamente sul lungomare del paese, sulla riva banchinata, dove la profondità è di 4 metri e il fondo è simile a quello vicino al frangiflutti (e pone dunque gli stessi problemi).

I servizi offerti dal porticciolo si limitano a colonnine con acqua ed elettricità sul frangiflutti, lungo la riva del paese non c’è nulla. Non ci sono servizi igienici o docce. Per il rifornimento carburante ci si può accordare in paese e far arrivare una mini cisterna presso il porto.

Se non si trovasse posto in porto (cosa tutt’altro che remota) si può, con tempo e mare buoni, dirigersi alla spiaggia a sud del paese e dare fondo all’ancora lì davanti. Profondità di 5-6 metri e fondo di sabbia e alghe assicurano una buona tenuta per una notte tranquilla.

Per completare il profilo dei servizi che potete torvare qui, il piccolo paesino di Plataria offre il minimo indispensabile: fruttivendolo, macellaio, panettiere, piccoli supermercati, cassonetti per l’immondizia. Per chi è in cerca di divagazioni gastronomiche… c’è l’imbarazzo della scelta: molti i ristoranti e le taverne in paese, numerose le possibilità di mangiare ottimo pesce fresco, vengono segnalati particolarmente alcuni ristoranti nei pressi della lunga spiaggia che si estende a sud dell’abitato.

Sul fronte turismo, Plataria non offre molto. È un piccolo paese di circa mille anime che triplica la sua popolazione durante l’estate, quando si popola di turisti provenienti da tutta Europa che qui possiedono case di proprietà o in affitto. La sua attrattiva principale risiede nella natura quasi selvaggia che domina la zona e che si estende fino al mare cristallino, eccezion fatta proprio per l’abitato di Plataria. La spiaggia, lunga e bianca, merita una visita.

Enrico Gusella

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Enrico Gusella

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