Vathi è una lunga e stretta baia situata sulla costa orientale dell’isola di Calimno. Più che una baia ricorda maggiornmente un fiordo: un’insenatura profonda, costeggiata da alte scogliere rocciose, stretta a tortuosa, in fondo alla quale si trova il piccolo abitato con l’omonimo porto.
Vathi è un po’ l’unico punto di riferimento sulla costa orientale per i diportisti che passano da Calimno; gli altri porti e ancoraggi si trovano infatti quasi tutti sul lato ovest e a sud, dove si trova il porto di Kalymnos, il principale con circa 80 posti barca. Fa eccezione Port Akti, una baia proprio a sud di quella di Vathi, un buon punto di ancoraggio anche se poco riparata dal meltemi.
Calimno non è certo la più frequentata isola greca, ma ciò non vuol dire che non possa meritarsi la vostra attenzione. Tutt’altro: Calimno ha un fascino tutto suo, è un’isola montuosa e brulla tranne poche eccezioni, una delle quali è proprio l’entroterra di Vathi. Una vallata verde e fertile, dove infatti si pratica l’agricoltura, e dove si coltivano fichi, arance, ulivi che producono alcuni dei prodotti tipici dell’isola (tra i quali figura anche il miele, molto apprezzato).
Ma Calimno, l’isola dei pescatori di spugne – nei secoli passati, i suoi abitanti annualmente si recavano lungo le coste nordafricane per pescare le spugne naturali, erano i più bravi e i più conosciuti, fino all’avvento delle spugne sintetiche – è anche nota per le sue coste frastagliate, spesso alte sul mare, e per il fatto di essere un luogo parecchio ventoso.
Proprio per questo Vathi si è guadagnata una certa fama nel corso degli anni; grazie alla sua conformazione stretta e lunga, la baia garantisce un buon riparo dai venti, è un luogo dove riparare, insomma. Non è esente da raffiche e correnti, quando il meltemi soffia forte o quando entra vento da est (la baia è aperta proprio in quella direzione); le alture vicine da questo punto di vista non aiutano, assicurando quasi quotidianamente brezze piuttosto tese. Ma Vathi rimane comunque un luogo piuttosto riparato, soprattutto se seite in “fuga” da venti settentrionali.
Di contro, a causa della sua conformazione naturale, la baia di Vathi non va molto d’accordo con l’intenso traffico di traghetti che transitano proprio lì davanti. Il numero di traghetti è cresciuto, la loro velocità è spesso sostenuta (anche oltre al limite consentito) e generano spesso grosse onde che si “incanalano” nella lunga insenatura causando non pochi disagi in porto.
C’è da aggiungere che il fondo non è ottimo tenitore: sabbia e alghe, fate attenzione ad assicurarvi che l’ancora abbia effettivamente preso bene e tenetevi a buona distanza dalla banchina, se non volete incorrere in spiacevoli incidenti in caso si balli parecchio causa onde.
All’interno della baia, il porto si trova proprio in fondo, davanti al paese di Rina, e consiste di una lunga riva banchinata. Le profondità sono accettabili (appena sopra i 2 metri), ma comunque fate attenzione comunque ai blocchi di cemento che qua e là riducono sensibilmente la profondità media e tenetevi a una buoan distanza dalla banchina. Come servizi, non c’è niente. No colonnine, no carburante, si può trovare un attacco per l’acqua chiedendo informazioni.
Cosa fare a Rina? Innanzitutto riposarsi e rifocillarsi in una delle taverne che si affacciano sulla piazza centrale, e che offrono buon cibo. In secondo luogo vale la pena visitare la fertile vallata alle spalle dell’abitato, ricca di agrumeti, e, se si vuole, ci sono anche due villaggi poco distanti, Platanos e Stimenia, che conservano resti archeologici delle civiltà antiche. Per quanto riguarda il turismo balneare, la baia di Port Atki menzionata in precedenza offre bellissime spiagge dorate, mentre il mare è cristallino e bello ovunque attorno alla baia di Vathi.