Situato all’interno di Cala Rossano il porto di Ventotene- Cala Rossano è uno dei due porti dell’isola pontina.
Il porto è caratterizzato da una lunga darsena ed è protetto da un molo di sopraflutto banchinato della lunghezza di circa 370 metri. Situato a nord dell’antico porto romano, ha una banchina di circa 70 metri, alla quale è sconsigliabile ormeggiare in presenza di venti di maestrale e di ponente e dove ormeggiano traghetti di linea, aliscafi e imbarcazioni di trasporto commerciale.
L’approdo ha 40 posti barca a disposizione per ospitare imbarcazioni che non superino la lunghezza di 55 metri e dispone di un ponte galleggiante nella parte più ridossante, vigilato 24 ore su 24. Un gommone di servizio offre assistenza per le manovre di avvicinamento.
Sono inoltre disponibili un servizio antincendio, fonti di acqua potabile, supporto per guasti elettrici e meccanici, servizi igienici comprensivi di docce, una connessione Wi-Fi gratuita e un bollettino meteo giornaliero.
Nell’area del porto sono presenti anche uno spaccio alimentare e l’unica pompa di rifornimento di benzina, gasolio e miscela di tutta l’isola.
All’interno dello specchio acqueo interessato dalle manovre delle unità di linea sono vietati la pesca, la sosta, l’ancoraggio e il transito ed è consentito ormeggiare alla banchina carburante solo per il tempo strettamente necessario al rifornimento.
Il fondale è sabbioso e raggiunge una profondità che può andare da un minimo di 2-5 metri in banchina fino ai 9 metri del centro del porto.
Avvicinandosi all’approdo bisogna tenersi lontani dalla Secca delle Sconciglie, a circa 700 metri dall’ingresso del porto Nuovo. È bene anche tenersi ad almeno 20 metri di distanza dal fanale verde per la presenza di scogli affioranti e bisogna fare attenzione sottocosta ai bassi fondali rocciosi.
L’isola dispone anche di un secondo porto scavato nel tufo, detto Porto Romano, di epoca augustea, adatto ad ospitare piccole imbarcazioni, che ha subìto lavori di ammodernamento in epoca borbonica.
Ventotene, a causa delle dimensioni estremamente ridotte (la sua superfice è di 1,250 chilometri quadri), è quasi interamente pedonalizzata
Abitata dai greci, l’isola venne trasformata dai romani in una colonia adibita al confino di membri delle famiglie imperiali sgraditi.
Il re Ferdinando IV di Borbone fece costruire nell’adiacente isolotto di Santo Stefano (distante poco più di mezzo miglio da Ventotene) un’imponente fortezza con funzione di carcere, rimasto attivo fino agli anni ’60 e i cui resti sono tutt’ora visitabili.
L’isola di Ventotene e Santo Stefano fanno parte dell’omonima Area Naturale Marina Protetta, con una zona di riserva totale dove non sono consentite attività di cattura di alcun genere di essere vivente e in cui la navigazione è ammessa solo per scopi di indagini e studi scientifici.
L’acqua cristallina e la fauna marina piuttosto varia faranno la felicità degli amanti delle immersioni subacquee, che potranno andare ad esplorare i fondali accompagnati da una delle guide esperte. Non è raro scorgere dalla spiaggia, in lontananza, delfini e capodogli.
Partendo da Cala Rossano è possibile raggiungere altre suggestive baie come Cala Nave, una spiaggia che mostra la chiara origine vulcanica dell’isola grazie alla sua sabbia scura. In estate a Cala Nave è possibile noleggiare ombrelloni, sedie sdraio e canoe e mangiare nel ristorante adiacente.
È senz’altro un’ottima idea anche quella di allontanarsi dal porto per seguire uno dei tanti itinerari naturalistici, sulle tracce degli antichi romani o inseguendo suggestivi panorami lungo uno dei tanti promontori come quello di Parata Grande.
Per i golosi, l’appuntamento irrinunciabile è senz’altro quello con la zuppa di lenticchie.
Il porto di Ventotene-Cala Rossano è l’approdo ideale per gli amanti della natura incontaminata e della tranquillità.