Marina di Marsala

Il porto turistico di Marsala vanta menzioni importanti nella storia del nostro paese, ma non solo. Questo porto ha richiamato da sempre i popoli dei territori vicini per la posizione strategica occupata nel Mediterraneo funzionale all’attività commerciale. La città, infatti, era stata sin da subito un’importante centro commerciale. A seguito della distruzione dell’avamposto punico di Mothia, gli abitanti della città si stabilirono sull’antistante promontorio di Lylibeo e da qui ripresero le loro attività economiche.

 Il Porto di Lilybeo, a nord della città, a destra del Capo Boeo, sin dal primo millennio a.C. divenne passaggio obbligato verso l’Africa. I Fenici, i Cartaginesi, i Romani approdavano a Marsala: Giulio Cesare nel 47 a. C. si rifugiò a Lilibeo luogo di raduno delle legioni, ma anche Ponzio Pilato nel 31 a. C in occasione del suo viaggio verso la Palestina.

La posizione strategica ne fece oggetto di contesa tra Cartaginesi e Romani fino a che quest’ultimi non ebbero la meglio con la vittoria della battaglia delle Egadi, nel 241 a.C.

Decaduta con l’impero romano e depredata dai vandali, il porto di Marsala rifiorì con l’interesse degli Arabi che ne apprezzavano la posizione e le caratteristiche tanto da ribattezzare l’intera città “porto di Alì”. La città divenne Marsa Alì da cui deriva il nome attuale. Solo nel XIV e XV secolo l’antico porto di Lilibeo divenne centro di molti interessi, spagnoli, francesi, ottomani e oltre che dei pirati. Chiuso dal 1572 per volere di Giovanni d’Austria figlio dell’Imperatore Carlo V che pensava di allontanare gli interessi altrui, il porto rimase inagibile per molto tempo.

Una nuova spinta commerciale si verificò con l’interesse degli inglesi per la vocazione vinicola della zona rendendo, così, il porto di Marsala il punto di partenza per una nuova e intensa attività commerciale. Nel 1816 il commerciante inglese J. Woodhouse, infatti, interessato alle ottime qualità del vino locale, fece costruire sul lato meridionale della città un molo di 800 metri per imbarcare le botti sulle sue navi. Questa struttura fu poi continuata nel con una sottoscrizione degli abitanti marsalesi prima e dal Decurionato nel 1847con il sostegno del governo borbonico.

L’11 maggio 1860 nel porto di Marsala, tra le molte navi inglesi, si avvistarono anche le navi di Garibaldi e dei Mille che qui sbarcò proprio sul molo costruito da Woodhouse.

Il porto di Marsala è un porto artificiale racchiuso da due moli costieri curvilinei e da un molo esterno, con una imboccatura di 200 m di larghezza. Il molo di levante, dove si possono affiancare piccole navi, è lungo 460 m di cui solo 50 m dotati di banchine. Nella parte sud del porto è presente anche un approdo turistico in grado per imbarcazioni fino a 35 m di lunghezza.

Questo porticciolo turistico ha una disponibilità di ormeggio per 236 barche, 18 per il transito e un fondale massimo di 4 mt. Nota importante per i diportisti è la presenza di una boa a 5,5 miglia a nord che segna il limite delle acque sicure. Il porto turistico attualmente ha una struttura funzionale, attrezzata di banchine, di anelli, di colonnine e di scalette.

Nel 2014 è stato approvato il progetto definitivo per la creazione del nuovo porto turistico Marina di Marsala, realizzato dalla Marsala Yachting Resort srl, con la creazione di una struttura che ospiterà 1.036 posti barca per yacht fino a 75 metri di lunghezza e un’ampia offerta di servizi turistici. Si tratta di un’opera destinata ad esaltare l’immagine che questo territorio, e più in generale la Sicilia, rappresentano nel mondo in termini di attrazione turistica.

Il progetto prevede, inoltre, la riqualificazione dell’intero bacino portuale per la riassegnare i giusti spazi a tutte le attività portuali esistenti. Sarà effettuato, poi, un ulteriore estensione delle opere di protezione dell’ingresso portuale ed uno sviluppo dei fondali operativi dell’area merci fino a 7 metri.

Le imbarcazioni di maggiore dimensione avranno a disposizione un Mega Dock dedicato di 8 metri di larghezza, dotati di comfort e sicurezza. Il rifornimento dei carburanti è posto sulla testa del molo di sopraflutto, in zona riparata e accessibile senza deviazioni alle imbarcazioni. Tra i servizi aggiuntivi della Marina vi è un cantiere navale adeguato sia in dimensioni che caratteristiche al piano di ormeggio, con oltre 14.000 metri quadri di piazzale e 800 metri quadri di capannone e cala di alaggio e varo fino a 9 metri di larghezza. I lavori del nuovo porto dovrebbero concludersi entro il 2017.

Enrico Gusella

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