Il Porto di Filicudi si trova in un’insenatura a Nord di Capo Graziano, in cui è stato edificato un pontile in cemento di 55 metri di lunghezza e 12 metri di larghezza. Le profondità sono sulla testata di 9 metri e sui fianchi di 6 metri.
Ci sono bitte e parabordi che danno modo alle imbarcazioni di piccole dimensioni di ormeggiare, avendo un buon ridosso con i venti del terzo quadrante e mediocre con venti del secondo e del quarto. È necessario fare attenzione al frangiflutti sommerso tra la banchina e lo scivolo. Inoltre è pericolosa la secca di Capo Graziano, di 1,80 metri di profondità.
Il lato est del pontile è destinato all’ormeggio degli aliscafi, nella parte in ferro. Il restante tratto del pontile può accogliere le imbarcazioni da diporto e da pesca, se non intralciano le imbarcazioni di linea. Il lato ovest accoglie le barche da diporto, da pesca e da traffico.
Nella zona del porto si trova uno scivolo di alaggio, prese per l’acqua, gru, energia elettrica, distributore di carburante, rimessaggio e servizi di ormeggio.
L’isola di Filicudi ha una superficie di 9,7 km² e fa parte dell’arcipelago delle isole Eolie. Il comune di cui fa parte è quello di Lipari (ME). Il suo nome nell’antichità era Phoenicusa, cioè ricca di felci, che è in realtà una palma nana che si trova ancora oggi nell’isola.
Il vulcano spento Fossa Felci (774 metri) è il monte più alto dell’isola. Ci sono altri sette vulcani spenti, caratterizzati dalla forte erosione. La popolazione è di circa 250 abitanti (3000 d’estate), situata nei tre centri di Filicudi Porto, Pecorini Mare e Valdichiesa, uniti dall’unica strada asfaltata che corre lungo l’isola. Molte e molto ramificate sono le mulattiere.
C’è un’altra località, denominata Stimpagnato, che però è abitata solo d’estate, quando ci sono i turisti. Il nome degli abitanti dell’isola è filicudari. Ci sono coltivazioni di capperi e fichi a sostenere l’economia locale, anche se naturalmente la ricchezza principale proviene dal turismo. Non vi sono molti pescatori di professione, invece la pesca amatoriale è molto praticata.
Si trova a Filicudi una sezione del Museo Archeologico Eoliano, dove sono stati raccolti tutti i reperti ritrovati negli scavi di Capo Graziano, oltre che da altri siti archeologico delle isole Eolie. Infatti il sito archeologico di Capo Graziano è molto importante per quello che è stato scoperto: nel Neolitico c’era nell’isola una ricca industria e lavorazione dell’ossidiana di cui sono state rinvenute le tracce.
Una Biennale d’arte viene organizzata in località Fossetta. Filicudi è protetta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. In una zona dell’isola inoltre è stato istituito un parco regionale.