La preparazione della barca alla crociera.

L’estate si avvicina, le temperature si alzano, la voglia di mollare gli ormeggi cresce.

E’ capitato a tutti noi, probabilmente all’inizio della nostra carriera di marinai giramondo, di porci delle domande o di cercare consigli per potere partire, senza troppe preoccupazioni, per la tanto desiderata crociera.

Problemi e ricerche di risposte utili sono tanti quando si è alle prime armi o non molto pratici nell’organizzazione della barca e magari, anche indecisi  sulla scelta dell’ itinerario da seguire. I più si chiedono se saranno in grado di gestire quella che dovrebbe essere un’ appagante esperienza, le prime volte sfortunatamente potrebbe non esserlo; preoccupazioni e ansie saranno spesso compagne dei neofiti. Se siete sui primi passi e siete perfettamente tranquilli qualcosa non va, una piccola dose di inquietudine accompagna sempre anche il migliore dei comandanti.

Con questo articolo, diviso per temi, vogliamo aiutare i meno esperti e, perché no, anche quelli che lo sono un po’ di più, con utili consigli, a gestire in modo pratico e responsabile l’organizzazione della vostra crociera.

La preparazione della barca

Avere un imbarcazione efficiente è la base da cui dobbiamo iniziare. Impianti, attrezzature e dotazioni di sicurezza devono essere funzionanti e a norma. Questa fase di solito non inizia il giorno prima della nostra partenza, ma viene svolta nei mesi precedenti; se riscontrassimo dei problemi, dobbiamo avere un buon margine di tempo per sistemarli. Tenete anche ben presente che, se doveste avvalervi dell’auito di cantieri o personale tecnico specializzato, solitamente durante i mesi invernali i prezzi saranno più vantaggiosi.

 

Impianti ed elettronica

Un’ impiantistica pienamente operativa nella nostra imbarcazione è un po’ come il nostro sistema immunitario, ci protegge dai problemi e ci semplifica le cose; senza di essa non avremo vita facile.

Il motore dovrà essere sempre funzionante e in efficienza, consigliamo di farlo tagliandare e se possibile,prima di ogni uscita lunga, eseguire direttamente noi i controlli: delle cinghie,della girante, di filtri di acqua e carburante e infine dello stato dell’olio. Di tutte queste componenti, sarà buona norma avere dei ricambi sempre pronti a bordo. Ricordate che eseguire personalmente il check di ogni parte ci porta ad essere in grado di intervenire in caso di necessità, ben conoscendo l’ubicazione delle parti e gli strumenti necessari per operare.

L’elettronica della nostra imbarcazione può a volte dare problemi, in primo luogo un controllo della carica delle batterie e del loro voltaggio ci dà già una buona base di partenza. Non necessariamente l’indicatore di percentuale rappresenta un quadro veritiero della situazione, sarebbe meglio eseguire un test di voltaggio, con il tester, direttamente sui morsetti delle singole batterie.

Strumenti di navigazione ben calibrati mappe cartografiche aggiornate danno un buon margine di contributo per avere dei precisi riferimenti in navigazione, i manuali d’uso (se non li avete cartacei cercateli online con buona probabilità troverete anche per più datati)  vi spiegheranno come eseguire queste operazioni di routine e  dove trovare eventuali aggiornamenti software.

L’impianto VHF va testato non solo nell’accensione e spegnimento, ma anche nella trasmissione e ricezione; una prova di chiamata apparato radio rivolta alla capitaneria vi farà subito capire se l’antenna o i cablaggi presentano qualche genere di problematica. Un VHF portatile è comodo, lo potrete avere sempre a portata di mano ed è anche utile, come strumento di rispetto.

Non meno importante il controllo delle prese a mare,appurare che non facciano acqua, conoscerne l’ubicazione e il funzionamento del meccanismo di chiusura, può fare la differenza in casi di emergenza. Fascettare vicino ad ogni presa a mare un tappo in legno morbido del corretto diametro , è buona regola per non perdere prezioso tempo se dovessimo incorre in una rottura durante la navigazione. Anche provare se le pompe di sentina elettriche e manuali funzionino a dovere non sarebbe una cattiva idea! State attenti, inoltre, che le pompe di sentina, come del resto tutte le altre,quando girano a vuoto hanno una spiccata tendenza a bruciarsi.

Le attrezzature – capitolo specifico per le barche a vela

Barca a vela significa, per me, issare le vele appena possibile durante la navigazione. Troppe volte questo aspetto viene sottovalutato rendendo la forza del vento solo un triste motore ausiliario.

Un’ attrezzatura adeguata e revisionata, per poter sfruttare a pieno il nostro “carburante” primario  in tutta tranquillità e sicurezza, è importante tanto quanto gli impianti. Vele, drizze, bozzelli, cimame, winches, sartiame e tutto quanto serva per una corretta navigazione a vela è da tenere efficiente e in ordine. Questo spesso,non significa acquistare  nuovi materiali, ma praticare una corretta e continua manutenzione di quelli già presenti. Fortunatamente a volte basta lubrificare un bozzello o un moschettone e ingrassare i winches per riportarli quasi a nuovo; poi come mi capita spesso di dire, controllare e maneggiare le parti della nostra barca ci porta a conoscerne le mancanze ed eventuali punti deboli.

Un buon metro di giudizio può essere dato da una situazione di questo tipo: mi trovo con due o tre bozzelli un po’ cotti dal sole e datati, però continuano a funzionare, li acquisto tutti nuovi e li cambio direttamente? o li lascio così? Io ne comprerei uno pronto ad entrare in “campo”come riserva.

Va da se, che se il bozzello di cui dubitate ad esempio è quello del rinvio della scotta randa sul boma, ubicato proprio in traiettoria della testa del timoniere, forse è il caso di sostituirlo o assicuralo con un avanzo di cima robusta.. Il concetto di prudenza, nelle scelte di marineria, è sempre vostro amico.

Capitolo a parte è quello riguardante le vele, difatti non basterà guardale piegate in banchina affinché ci rispondano presenti e funzionanti. Vanno provate. Non solo per osservarne forme, evidenti punti stanchi prossimi alla rottura o problemi di sfilacciamenti alle ralinghe che quindi non scorrono nelle guide, ma soprattutto per vederne il comportamento sotto sforzo e comprendere come riusciamo a gestirle in navigazione nelle diverse condizioni meteo marine.

Vele da tempesta e mani di terzaroli non vanno testati per la prima volta nel momento del bisogno. Se doveste trovarvi nelle condizioni di doverle usare, sarebbe sicuramente un momento in cui tutto dovrebbe  filare liscio. Provare tutte queste manovre in situazioni di vento leggero e mare calmo o addirittura in porto, vi permetterà di apprendere movimenti e tempistiche di azione e anche correggere eventuali problemi o difetti presenti nelle attrezzature.

Dotazioni di sicurezza e di emergenza

Premettendo che le dotazioni di sicurezza, presenti a bordo, devono essere conformi alla legislazione a cui la nostra imbarcazione deve sottostare(in italia sul sito della guardia costiera sono specificate in una tabella chiara e sempre aggiornata), ci soffermeremo su consigli e integrazioni visto anche il principio secondo cui le dotazioni obbligatorie sono da ritenersi le minime indispensabili; nulla ci vieta di attrezzarci in modo più accurato.L’aumentare delle miglia percorse andrà probabilmente di pari passo con l’aumento dei dispositivi di sicurezza che decideremo di imbarcare.

Zattera di salvataggio, salvagenti autogonfiabili, dispositivi gonfiabili in generale e fuochi di segnalazione  vanno revisionati,controllati o sostituiti, difatti ad esempio la loro bombola ad aria compressa va sostituita ad intervalli di tempo prestabiliti per essere sempre carica e funzionante. Verificate periodicamente e annotatevi  le varie date di scadenza.

La loro collocazione a bordo è importante tanto quanto la loro presenza, accessibilità e tempestività di impiego sono la chiave.

In caso lasciassimo la zattera, notoriamente pesante,  in un posto difficile da raggiungere sarebbe un vero problema; provate a cronometrare quanto tempo impiegate ad estrarla, assicurare la cinghia alla bitta e metterla in posizione di lancio, giudicate poi da voi se si tratta di una manovra fattibile in un tempo ragionevole in più durante un’ emergenza. Se non lo è ragionate su dove spostarla.

Nella maggior parte dei casi i salvagenti autogofiabili sono preferibili a quelli classici poiché garantistico una migliore mobilità e agilità durante le manovre, non vanno però lasciati in luoghi umidi o bagnati difatti i più venduti hanno una pastiglia di sale a scioglimento come innesco. Sarebbe una sgradita sorpresa trovarli in un gavone bagnato già gonfi! I più previdenti attrezzeranno i salvagenti con disposti aggiuntivi di segnalazione MOB individuali quali localizzatori personali(ormai presenti sul mercato in diverse versioni: radio,gps,bluetooth, ecc.), polveri che si diffondono a contatto con l’acqua creando un alone ben visibile, o più semplicemente di potenti segnalatori luminosi. L’orizzonte è vasto, le teste che galleggiano sono piccole e poco visibili.

Gli estintori sono un punto cardine della sicurezza in navigazione perché prima difesa contro il temutissimo incendio a bordo. Controllare lo stato di carica sul manometro (lancetta sul verde) è fondamentale per non farsi cogliere impreparati. La nostra legislazione specifica il posizionamento nei vari locali, e la capacità estinguente di ognuno di essi. Non specifica necessariamente il tipo di agente estinguente; a bordo potremmo trovare ad esempio tutti estintori a polvere. Sebbene siano efficaci nello spegnimento del fuoco sono a volte dannosi  per altri componenti (soprattutto le parti delicate di elettronica) e se attivati in locali chiusi rendono l’aria irrespirabile e scarsa la visibilità. Dove possibile si potrebbero preferire estintori al Co2 aventi le corrette specifiche di estinguenza specialmente nei locali prossimi a batterie, impianti elettrici e digitali. Lascerebbero intatte e funzionanti le parti non coinvolte(preziose anche dopo l’emergenza fuoco), soprattutto in caso di incendio di modesta entità.

Una coperta antifiamma, ad estrazione rapida, di fianco ai fornelli può facilmente domare una padella di soffritto incendiata senza rovinare gli umori prima di un gustoso pranzo.

Dal 2016 la nostra cassetta del pronto soccorso obbligatoria è stata aggiornata, a mio parere con strumenti utili per il primo soccorso traumatico e di stabilizzazione del malcapitato da integrare però con farmaci e medicinali di uso comune. Sta infatti a noi stabilire quali strumenti siano necessari alla salute nostra e dei nostri compagni di viaggio. Ad esempio potremmo fare una borsa medica a portata di tutti contenente i medicinali contro le patologie a cui si è più comunemente soggetti. E’ doveroso informarci e informare i membri dell’equipaggio su eventuali stati di salute particolari o patologie ricorrenti dando spiegazioni sulla somministrazione e presenza a bordo dei rimedi del caso.Per mare è difficile trovare una farmacia che ci possa aiutare.

Un potente antidolorifico ed un antibiotico, da somministrare solo dopo parere qualificato, possono fare la vera differenza per chi si troverà ad affrontare ore in mare prima di un vero soccorso. A me personalmente capitò una brutta infezione durante una lunga navigazione; prontamente trattata,  subito dopo l’iniziale dolore, mi ha risparmiato seri rischi di peggioramento prima dell’arrivo al porto più vicino.

Una confezione di Xamamina, contro i mal di mare, è una ragionevole precauzione da avere a disposizione, renderà però stanco e sonnolente chi la assume per qualche ora.

Parliamo anche del tanto sottovalutato binocolo, quanti di voi hanno pensato di prenderne uno in funzione del prezzo; perché diciamocelo, in fondo è comunque un binocolo e quelli con le lenti buone costano parecchio! Invece può essere determinante,soprattutto di notte. Aiuta a distinguere i segnali luminosi emessi da altre imbarcazioni o presenti sulla costa per tempo, interpretandoli chiaramente potremmo capire a cosa si riferiscono, manovrando di conseguenza. Consigliati quelli con bussola visibile sulla lente: puntando un oggetto e annotando i gradi avremo un riferimento, se costante, di una probabile rotta di collisione.

Ritengo anche, dopo numerose esperienze di vita a bordo, di dovervi consigliare nella preparazione della vostra barca di includere anche un mazzo di carte e un paio di buoni libri, si riveleranno molto utili e preziosi quasi quanto tutti gli altri nostri consigli. Vedrete che saranno consumati in base agli umori e alla bontà della compagnia a bordo!

Marco Pinetto

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  • nella cassetta del pronto soccorso gli strumenti utili per il primo soccorso non sono tutti utili, se non sei un medico. Tipo il pallone ambu.

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