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Prestige 420, il grande fly formato famiglia

Il Prestige 420 è il modello entry level della gamma più rifinita e prestigiosa di motor yacht prodotti dal colosso francese Prestige Yachts. Come le consorelle, 14 modelli tra coupé e flybridge da 42 a 75 piedi, è disegnata dallo studio Garroni e nei suoi 12,64 metri di lunghezza fuoritutto materializza tutti gli elementi di forza che caratterizzano la linea Prestige. A partire dall’aspetto generale che mantiene un profilo sportiveggiante, pur integrando un fly bridge di dimensioni notevoli: è lungo quasi quanto metà dello scafo.

La manifestazione dei tratti familiari continua con la sovrastruttura circondata da finestrature in cui i montanti sono nascosti dietro ai vetri e con le aperture luminose installate sulle murate completa. Per magnificarsi poi con il vero punto di forza di questa serie di yacht: il volume interno. Tanto per dare un’idea, il Prestige 420 è l’unico yacht di queste dimensioni ad avere due discese separate verso la zona notte, una per ogni cabina.

Tutto parte dalle forme di carena che, in uno spazio abbastanza grande da ospitare due vere cabine matrimoniali, mantengono eccellenti doti nautiche. Il merito dell’architettura navale e dell’opera viva è da attribuire al lavoro svolto in coordinazione tra l’ufficio di progettazione Prestige e Jernej Jakopin (fondatore insieme al fratello Japec dello studio J&J Design, attivo con successo sul mercato dal 1983), che hanno pensato a geometrie ottimizzate per l’utilizzo della propulsione Ips di Volvo Penta.

Il layout del ponte principale è pensato per agevolare al massimo la vita degli ospiti a bordo, che su misure del genere spesso rappresentano anche l’equipaggio operativo. Quindi tanto spazio conviviale e per l’abbronzatura nel grande imbottito prendisole incassato nella coperta a proravia, ma anche zone di lavoro sgombre da ostacoli, per esempio l’area prodiera dove è alloggiato il salpancora, ma tutte comode da raggiungere con i larghi passavanti protetti dalla breve impavesata delle murate e dalla battagliola.

Il pozzetto nasce seguendo i più recenti dettami dello yacht design che lo vogliono elemento di congiunzione tra interno ed esterno piuttosto che area all’aperto tout-court. In effetti, la comunicazione con la plancia poppiera, che opzionalmente può essere dotata di sistema di movimentazione idraulico, la rende naturale estensione della spiaggetta, ma la copertura offerta dall’aggetto del fly bridge ben protegge chi ci staziona. Infine la possibilità di aprire la porta a vetri scorrevole quasi fino a farla sparire, dà accesso diretto alla cucina che, diventa così bifronte per la possibilità di servire le due aree pranzo di questo ponte, esterna, appunto, e interna.

Totalmente dedicato alla vita en plein air il flybridge, con spazi davvero notevoli se rapportati alle dimensioni totali della barca. Tali spazi hanno permesso di arredarlo con i complementi in genere riservati a yacht di taglia superiore: accanto alla plancia di comando, sita sulla sinistra, davanti alla scaletta di salita, e servita da poltrona pilota dedicata, un prendisole adatto a due adulti posizionato per chiglia; alla sua poppa, lo spazio dove allestire la cucina da esterno e, a chiudere, la dinette con divano a L e tavolino centrale con il piano raddoppiabile a libretto.

Come accennato poco sopra, gli interni del Prestige 420 sono il cardine progettuale su cui, una volta stabilita la geometria dello scafo, i tecnici hanno dato sfogo alle loro competenze. Così si riesce ad avere luce, senso di apertura e convivialità anche stando al coperto, ma non è stata tralasciata neanche la possibilità di trovare dei momenti di privacy totale senza rinunciare al comfort e a questo scopo hanno dedicato tutto il ponte inferiore. Da prua a poppa, la distribuzione degli ambienti segue lo schema: cucina, prima discesa per la cabina armatoriale, sulla sinistra, seguita dalla dinette con tavolo da pranzo che grazie al tavolo abbattibile diventa una vera cuccetta matrimoniale. Tra questa zona e la timoneria interna, posta a dritta, c’è la seconda scala che conduce al bagno di servizio e alla cabina di prua.

Quando si scende al livello più basso si accede alla zona notte. L’impostazione rimane da barca grande, grazie alla scelta degli IPS che compattano lo spazio necessario ai motori rispetto a una tradizionale linea d’asse, così la cabina armatoriale può essere sistemata a mezzanave, dove il rollio e il beccheggio sono minori e dare anche volume utile per stivare gli effetti personali. Interessante il grande letto posto per paratia e dall’inusuale pianta a U, necessaria per salire senza infastidire chi già ci dorme, vista l’assenza di calpestio ai lati dello stesso. Il bagno privato completa la dotazione dei locali padronali. A tutto baglio anche la cabina prodiera, solo poco più compatta rispetto alla principale e con il letto centrale e rivolto verso poppa.