La prova del Nuovo Prince 45 di Nuova Jolly Marine.
Se, come diceva Abraham Lincoln, la cosa bella del futuro è che arriva un giorno alla volta, allora noi abbiamo scelto proprio la giornata giusta oggi, perché basta guardare il nuovo Prince 45 di Nuova Jolly Marine per capire come rappresenti un salto quantico in avanti.
Un salto quantico in termini di design, prestazioni ed accorgimenti.
Un salto quantico che proietta l’ormai celeberrimo cantiere milanese in una nuova dimensione, rendendo palese la distanza con cui ormai lascia dietro molti dei troppo spesso sopravvalutati e blasonati concorrenti di questa fascia di mercato.
Affermazioni importanti, che meritano di essere spiegate in dettaglio, cosa che stiamo appunto per fare, andando in ordine di importanza.
Quando salgo a bordo di un Nuova Jolly le mie aspettative crescono sempre di un gradino. Le carene di questo cantiere sono semplicemente leggendarie, non è un caso infatti che Sergio Davì le abbia scelte per le sue imprese più impegnative. Lo scafo di questo Prince 45 è peraltro completamente nuovo, ed io sono davvero curioso di provarlo, per vedere se si merita davvero il marchio che porta stampigliato ai giardinetti per cui, senza altro indugio, infilo i calzari e salgo a bordo.
La postazione di guida e semplicemente perfetta, da qui la visibilità è ottima, sia in avanti che tutto intorno, le manette e la strumentazione sono li, esattamente dove dovrebbero essere.
La giornata di oggi non è delle migliori, fa freddissimo ed il lago è spazzato da più di 30 nodi di vento, una condizione che sviluppa un’onda ripida e cattiva, in grado di dar fastidio a molte imbarcazioni. Noi invece stiamo navigando piano, al riparo del grande parabrezza, mentre Prince 45 procede al minimo, per nulla infastidito dal moto ondoso, dimostrando quindi una grande stabilità, anche a velocità ridotta.
Mi metto ai comandi, innesto lo stacco di sicurezza e chiedo ai presenti di sedersi e di tenersi saldi, è una procedura molto importante per la sicurezza, mi raccomando, fatelo sempre anche voi, specialmente se avete intenzione di darci dentro, come sto per fare io.
Spingo le manette in avanti mentre, quasi istantaneamente, Prince 45 si libera dall’acqua ed entra in planata senza quasi modificare il suo assetto, ottimo segno, io detesto le barche che alzano la prua in accelerazione.
In un attimo, quasi senza rendercene conto, siamo a 30/35 nodi, con la barca che ancora naviga ben orizzontale sull’acqua e i trim che si son mossi appena. La carena di Prince 45 apre le ripide onde del lago con una facilità imbarazzante, a bordo non arrivano scossoni e il comfort di navigazione è davvero alto.
A questa velocità e nonostante le condizioni di oggi, anche la sensazione di sicurezza è elevatissima, la velocità percepita è decisamente inferiore a quella reale e devo controllare gli strumenti per non esagerare. Senza rallentare viro bruscamente a dritta, Prince 45 si inclina e si mette su una traiettoria circolare stretta che fa immediatamente aumentare la forza centrifuga e quindi, di riflesso, il livello di adrenalina dei presenti ai quali, istantaneamente, compare un sorriso in viso.
Contro-viro a sinistra, di nuovo senza rallentare, mentre questa barca si fa beffe dei miei tentativi di metterla in difficoltà, eseguendo queste manovre al limiti senza una sbavatura, quasi fosse provvista di un effetto suolo immaginario che la tiene letteralmente incollata alla traiettoria impostata.
Mentre sono intento a prender nota di questi pensieri, incrocio le onde del nostro passaggio e, accelerando a manetta, mi ci dirigo contro con un angolo di novanta gradi (il peggiore). Prince 45 entra nel maroso e, con grande disinvoltura, lo apre in due sollevando colonne d’acqua che si allontanano dallo scafo e riatterrano in mare quando ormai siamo già passati oltre.
Con le manette tutte abbassate Prince 45 prosegue nella sua corsa, ora su una rotta rettilinea, mentre gli strumenti mostrano numeri sempre più interessanti ed io regolo il trim di fino, portandoli su, fino a sentir quel classico (e bellissimo) suono che mi fa capire che ci siamo, stiamo navigando intorno ai 53 nodi, davvero non male per un maxi-rib di queste dimensioni che, peraltro, monta una motorizzazione intermedia.
A spingerci oggi abbiamo infatti una tripla di Mercury V10 Verado da 400 cavalli, mentre la potenza massima di questo modello prevede una quadrupla che, se da un lato porterebbe la potenza complessiva a 1600 cavalli, dall’altro consentirebbe di arrivare a velocità ben maggiori, nell’intorno dei 60 nodi e più.
Senza rallentare comincio una virata larga che, a più di 50 nodi, è una manovra che solo pochissime imbarcazioni possono permettersi di eseguire e che, anche in questo caso, Prince 45 effettua senza fare un plissé.
Rallento, non ne ho proprio voglia ma devo cedere i comandi. Mi giro e vedo il sorriso ancora stampato sulla faccia dei presenti, questo nuovo Prince 45 è decisamente superlativo, merita a pieno titolo di far parte della famiglia dei Nuova Jolly.
Che barca ragazzi, che barca…
Il secondo elemento che mi ha portato a scrivere che con Prince 45 Nuova Jolly da del lungo a molti marchi blasonati, si sostanzia nei due termini che descrivono al meglio questa imbarcazione: design e qualità.
Prince 45 è bella da morire, raffinata ed è costruita con un livello di qualità altissimo, basta guardare il gelcoat, le rifiniture e la componentistica utilizzata per capirlo.
Il design degli esterni è notevole, Luca Macchi ha tracciato il profilo di un’imbarcazione sublime, che riesce a nascondere con grande leggerezza i notevoli volumi interni, altra chicca, di cui vi parleremo fra poco.
Il piano di coperta sintetizza da poppa fino al cockpit tutti i vantaggi dei walk-around moderni, mentre a prua si eleva e sviluppa un ponte molto raffinato che se da un lato rende l’imbarcazione filante, dall’altro aumenta considerevolmente le altezze della cabina sottostante.
Il beach club di poppa è immenso e diventa ancor più grande azionando l’apertura elettrica dei due balconi laterali. Questa zona è pensata sia per vivere una giornata di mare all’ombra dei teli ombreggianti, che per cenare o per ospitare aperitivi raffinati, che verranno serviti dal mobile bar che, non è un caso, è posizionato per soddisfare le esigenze dell’area conviviale.
Il prendisole di poppa è dotato di uno schienale a doppia funzione che lo rende utile sia come appoggia testa che come schienale della dinette. Il tavolo centrale, data la presenza dei balconi laterali che consentono di posizionare due sedie, è in grado di ospitare ben otto persone a tavola, tutte comodamente sedute. Il divano di prua della dinette è inoltre reversibile, in navigazione questo consente a due file di persone di stare seduti fronte marcia.
Proseguendo verso prua, oltrepassato il mobile bar/cucina sul quale si fonda un meraviglioso hard-top, troviamo il cockpit di comando con le sue tre enormi poltrone di guida. La plancia di comando è in grado di accogliere due display di grani dimensioni e tutta la strumentazione elettronica.
Salendo due scalini si accede alla prua dove troviamo un secondo prendisole ed un grande divano che consente a due persone di sprofondare in una chaise-longue semplicemente immensa.
Difficile non rimanere a bocca aperta scendendo al ponte inferiore del Prince 45. Scesi i gradini si viene infatti accolti da un ambiente che non è solo grande ma decisamente lussuoso e pieno di particolari di pregio. Il letto armatoriale è di dimensioni king size e dispone ai due lati di due tanto pratiche quanto raffinate penisole che ospitano preziosi vani porta oggetti. Ai piedi del letto un cuscino reversibile si trasforma nello schienale del divano ad U che anima la grande dinette centrale, dotata peraltro di un secondo lavello e di un cucinino interno.
A poppa trova spazio la seconda cabina che, pur posizionata sotto il pozzetto, è dotata di un’altezza ragguardevole ed ospita un letto di dimensioni XXL.
Il locale bagno ha un grande box doccia separato dotato anche di cromoterapia, soluzione che rimarca l’altissimo livello di finitura raggiunto da Nuova Jolly Marine, che in questa imbarcazione risulta ancor più evidente.
RPM | VELOCITÀ IN NODI | LITRI/ORA | LITRI/MIGLIO |
600 | 3 | 12,0 | 4,0 |
1.000 | 5 | 24,8 | 5,0 |
1.500 | 7 | 34,4 | 4,9 |
2.000 | 10 | 58,1 | 5,8 |
2.500 | 13 | 77,0 | 5,9 |
3.000 | 17,5 | 102,0 | 5,8 |
3.500 | 23 | 129,0 | 5,6 |
4.000 | 27,5 | 150,0 | 5,5 |
4.500 | 34,5 | 183,0 | 5,3 |
5.000 | 39 | 262,9 | 6,7 |
5.500 | 43,5 | 289,0 | 6,6 |
6.000 | 48,5 | 354,0 | 7,3 |
6.140 | 50,5 | 390,2 | 7,7 |
6.230 | 52,8 | 412,0 | 7,8 |
Lunghezza Fuori tutto | 13,70 m |
Baglio Massimo | 4,05 m |
Diametro Tubolari | 50/62 cm |
Cabine | 2 |
Potenza max | 1600 hp |
Serbatoio Carburante | 1.350 L |
Serbatoio Acqua | 250 L |
Serbatoio Acque Nere | 60 L |
Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.
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