Procida è l’isola più vicina al Continente fra quelle dell’arcipelago delle Flegree, emerge completamente di origine vulcanica nel Golfo di Napoli. L’isola dista appena quattrocento metri dall’isolotto privato di Vivara a cui è collegata tramite un ponte, e si crede che in epoca romana fosse addirittura una falesia naturale a unirle insieme. Nell’insenatura di Vivara è possibile ancorare, tuttavia va verificata la tenuta a causa del fondale cosparso di alghe, ed è consigliato anche di prendere autorizzazione con l’ente del Parco. Più grande e più a largo di Procida, è invece l’isola di Ischia che la guarda da occidente, distante giusto quattro miglia nautiche di navigazione. Per gli scali di una crociera itinerante si consiglia di proseguire da Ischia sulla mitica Capri: 18 le miglia nautiche che le separano. Altrimenti fate rotta su Forio, poi da qui proseguite la navigazione verso Ventotene oppure a Ponza (42 miglia). Procida è Parco marino protetto, quindi come accennato la navigazione è sottoposta a regole stringenti, ed è (purtroppo) opinione diffusa che queste non siano sempre rispettate. La sicurezza è comunque dovuta, e queste acque del Tirreno presentano inoltre svariate secche, bene quindi affidarsi alle carte nautiche accertandosi con dovizia di particolari.
Come funziona il Parco Marino di Procida
L’area marina è denominata “Regno di Nettuno”, il nome è poeticamente classico ma il regolamento un po’ meno, eppure è pensato bene a tutela di quegli ambienti marini che chi ama la navigazione deve necessariamente porre a salvaguardia. Le zone identificate dal Parco sono quattro: A, B, C, D.
La prima zona racchiude due parti distinte: lo specchio della costa a ovest di Vivara; e la Secca della Catena a sud del canale d’Ischia, in entrambi la tutela è integrale e sono consentite “solo le attività di soccorso e sicurezza”.
La Zona B è riserva generale e comprende la Secca dele formiche di Vivara a WNW di Vivara e lo specchio davanti al promontorio Sant’Angelo nel canale di Ischia. La secca in questione è indicata da una meda a ovest. In Zona B è vietata la pesca e anche l’attività subacquea senza autorizzazione.
La Zona C consente invece di gettare l’amo e la navigazione alle imbarcazioni da diporto: l’ormeggio non è libero ma autorizzato. Questo è un tipo di riserva “parziale” che comprende le acque antistanti la parte est di Procida, escluse quelle del canale di Procida stessa. Attinente alla riserva è inoltre il tratto di mare a nord di Punta Imperatore (Ischia).
La Zona D, altrimenti detta “Canyon di Cuma” si trova nella parte nordoccidentale di Procida, da qui si possono osservare i cetacei, e sono legali la pesca sportiva e la navigazione stante alle regole. L’ente che gestisce il Parco è in grado di offrire informazioni aggiornate anche in tema di emergenza sanitaria e risponde al seguente numero di telefono: 0812445347. In questa Zona (D) si presti attenzione alla Secca del Santuario, che dista circa un miglio da Punta della Scrofa (Ischia). Se inoltre navigate nella parte occidentale della costa di Ischia vanno individuati i due scogli Camerata che insorgono a ovest del porto di Forio da cui distano circa 450 metri.
Rada di Corricella
Una delle località più belle di Procida per stare all’ancora in rada è Corricella, qui i fondali sono bassi tre metri, e per molte imbarcazioni è quindi consigliabile ancorare più a largo in sicurezza, ben distanti dalla riva. Marina di Corricella nel versante meridionale dell’isola (GPS 40.76145979015247, 14.027100622562173) è compresa fra Punta di Pizzaco e Punta dei Monaci, il consiglio è di manovrare a debita distanza per esempio se provenite in navigazione dal Canale di Procida.
Individuata la diga oltre il porticciolo di Corricella, in uso esclusivo ai pescatori locali, per stare in rada si può gettare l’ancora sul fondale sabbioso con alghe, il cui pescaggio arriva a una profondità di 6/7 metri. Il ridosso è da nord-ovest ed è appena un po’ sacrificato per quanto concerne quelli spiranti da nord-est.
Marina di Corricella (tel. 3334603877) dispone di 15 posti barca, lunghezza massima 15 metri, pescaggio massimo 90 centimetri. Servizi disponibili come elettricità, acqua, WI-FI, non ci sono però bagni né docce, né carburante; e attenzione perché onshore a Procida smaltire i rifiuti generati durante la crociera è piuttosto complicato se non si ormeggia nelle Marine. Da annotare che Corricella è in Zona B con le conseguenti limitazioni. Col tender bisogna avvicinarsi per osservare meglio Corricella che vista dal largo sfoggia tutta la sua bellezza attraverso le abitazioni munite sempre di scala traversa e variopinte nei colori più vivaci. Fra vicoli e vicoletti le casette costituiscono il profilo paesano, salendo gradualmente in piani sfalsati verso l’interno dell’isola. Lo spettacolo è quello di un’urbanistica originale ma affascinante. Ora guardare è bello, ma anche “pancia mia fatti capanna”, quindi sosta ristoro dovuta (e consigliata) alla “Locanda del Postino”. Senza scordarsi del mito della comicità napoletana, Massimo Troisi, che proprio a Procida recitò nel film cult ispirato alla vita del poeta Pablo Neruda. Anche Elsa Morante è molto conosciuta a Procida proprio per via del suo romanzo: “L’Isola di Arturo” (Ed. Einaudi), ed è celebre il passo del romanzo: «Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei di essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare…». Ah proposito di delfini, sapevate che a Procida ospita una delle colonie più riconosciute di delfini del Mediterraneo? Ebbene sì.
La Marina di Procida
Incastonata con l’isola d’Ischia a occidente e Capo Misseno a oriente, la Marina offre quasi tutti i servizi principali: ormeggiatori, sommozzatori, raccolta differenziata (importante), sorveglianza h24, servizi igienici e docce ed altro, incluso il carburante in banchina al molo di sottoflutto ubicato dalla parte opposta dell’ingresso del porto commerciale. Il canale VHF è il numero 6, e in alta stagione è meglio annunciarsi in marina per ormeggiare senza sorprese (tel. 0818969668). Sono 491 i posti barca in totale, lunghezza massima 30 metri, pescaggio 3 metri. La marina dista da Sorrento 17 miglia, Amalfi (30), Positano (30), in Sicilia le Eolie si raggiungono in 128 miglia, e la Sardegna di Porto Cervo ne dista 207; mentre in Corsica, Porto Vecchio è a 217 miglia.
Chiaiolella
Chiaiolella (GPS 40° 44′ 73″ N – 14° 00′ 44″ ) è un porticciolo turistico ben protetto da due moli di ponente e di levante. Gestito da Yachting Santa Margherita, dispone di 80 posti barca dai nove fino ai 45 metri di lunghezza. Il Marina offre tutti i servizi principali, per quanto riguarda il rifornimento di carburante al distributore in banchina, da evitare però per le imbarcazioni con pescaggio importante. In banchina il pescaggio massimo è di 3,5 metri e ci sono colonnine con energia elettrica, prese d’acque e punti antincendio. I venti di ridosso sono il maestrale e il grecale, prevalgono quelli da sud-est, la traversia proviene da sud-ovest. La rada più vicina è quella di Chiaia, in fronte alla spiaggia di Ciraccio. È forse questo l’ancoraggio ideale per una notte a galla, il fondale è sabbioso, perfetto per la tenuta dell’ancora, e l’acqua è trasparente. Chiaia è ben protetta dal ridosso dei venti del III e IV quadrante.