Pronti per la Barcolana

Il vento è calato, ed è rimasta solo un po’ di pioggia a disturbare i preparativi per la partenza di questa Barcolana 2015. Ma ne’ i triestini ne’ i turisti sembrano farsi scoraggiare e tutti cominciano a scendere verso le rive per salutare le barche che si avviano verso Barcola, la partenza della regata.

Il percorso, modificato nel corso degli anni, è lungo circa 15 miglia e può essere seguito bene da terra: la linea di partenza è lunga oltre un miglio, e la prima scelta strategica dei regatanti sarà il posizionamento lungo la linea per scegliere l’angolo di rotta verso la prima boa.  Dopo il disimpegno della seconda boa, la terza è posizionata nei pressi del Castello di Miramare. Dalla terza alla quarta boa le barche passeranno vicine a costa di fronte al lungomare di Barcola per poi cimentarsi nello spettacolare arrivo di fronte a Piazza Unità d’Italia.

Dopo i rinvii e le sospensioni decisi nei giorni scorsi dalla direzione a causa del maltempo, la partenza della 47esima edizione della Barcolana è confermata alle 12.30 di oggi. Resteranno a terra le passere, storiche imbarcazioni in legno tra cui la più famosa è forse il Nibbio, presente in Barcolana fin dal 1969 e protagonista di uno spettacolare disalberamento pochi anni fa.

Aspettando di vedere le vele spiegarsi lo struscio in banchina è davvero una festa. Gli equipaggi che si preparano scaricando le barche di qualsiasi peso superfluo e magari caricandole di focaccia, barche grandi e aggressive oppure piccole e festose, molti equipaggi tutti femminili (per la gioia delle donne in redazione), e perfino Jack Sparrow… Ci sono anche volti e barche famose: Mauro Pelaschier su Ancilla Domini (a bordo anche la troupe di Linea Blu), Paul Cayard su Anywave, Vasco Vascotto su Robertissima III, Mitya Kosmina sul Maxi Jena. Sono loro i favoriti, vista l’assenza di Esimit Europa, vincitrice delle ultime cinque edizioni.

Chi si aspettava (o temeva) un’edizione simile a quella del 2000, con la bora che raggiunse i 60 nodi sarà deluso, ma sono certamente più felici gli amatori che possono partecipare tranquilli, senza temere di rompere le vele nuove. I triestini ci dicono infatti che qui tutte le barche vengono preparate in funzione della Barcolana: devono arrivare ben sistemate e con le vele nuove, giusto con un paio di allenamenti sulle tele, partecipare alla grande festa e poi fare tutta la stagione. E se la bora è troppo forte si rischia troppo.

 

Redazione


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