Marco Panzavolta, area manager per l’Asia in forza a Quick, ci racconta interconnessione, autonomia e prestazioni, delle nuove eliche di manovra equipaggiate con i motori elettrici QSY Quick Synchronous Motors.
Un progetto di ricerca, quello dell’azienda ravennate, durato più di due anni e che ha restituito un prodotto in grado di affascinare cantieri e armatori in tutto il mondo per la sua facilità d’installazione, cosa importante anche per il settore delle grandi barche, visto che il nuovo range arriva a coprire anche superyacht da 30 metri, un’ulteriore conferma di come Quick guardi con attenzione anche a questo mercato.
Grandi i vantaggi che i nuovi QSY portano in dote: manutenzione pressoché azzerata e un’autonomia di funzionamento continuo che arriva a ben 10 minuti, perfetta quindi anche per le manovre d’ormeggio più estreme.
Motori sincroni a magneti permanenti, brushless, un grande salto in avanti, puoi riassumere tutti i vantaggi che derivano da questa innovazione?
I vantaggi del brushless (senza spazzole) permettono di azzerare praticamente la manutenzione. Ed è questa un’esigenza che avevano espresso i cantieri e gli armatori con cui parliamo quotidianamente.
A ciò si aggiunge un’efficienza energetica di molto superiore alle tipologie di motore concorrenti. Oltre alla ridotta manutenzione e l’efficienza energetica, anche le dimensioni del prodotto contano. Perché il tutto, con questa nuova tecnologia, e un inverter integrato, è contenuto all’interno di un cilindro in alluminio stagno con grado di protezione IP68 molto compatto e di dimensioni e peso ridotti, ed è ciò che facilita l’installazione in sala macchine e/o nei vani di prua.
Un altro aspetto importante è la interconnessione di questi motori che comunicano con il sistema CAN-bus e in questo modo si possono interfacciare con tutta l’elettronica presente a bordo.
Ma davvero possono funzionare in continuo cosi a lungo? Cosa lo rende possibile?
Questa nuova tecnologia consente 10 minuti di utilizzo continuo dei motori QSY, ed è più che sufficiente, considerando l’utilizzo standard che si fa delle eliche di manovra. Ciò è possibile grazie al cilindro in alluminio che presenta un dissipatore di calore molto importante e anche a un driver integrato al motore, che controlla elettronicamente e attivamente la dissipazione del calore e quindi evita un surriscaldamento precoce.
Una gamma di ben otto diverse eliche di manovra, che range di imbarcazioni possono coprire?
Che tipo di compatibilità è prevista per queste eliche di manovra?
A livello dei nostri controlli proprietari, le eliche si possono comandare tramite i nuovi sistemi QNC-T, in più i QNC-PCS, comandi proporzionali che rappresentano una nuova evoluzione di quelli che avevamo già a catalogo da tempo. In più c’è la possibilità di collegare queste nuove eliche con il nostro Quick Nautical Network, che è un’interfaccia che permette di comandare tutti gli equipaggiamenti Quick presenti a bordo tramite i chartplotter già installati sugli yacht.
Possiamo aspettarci che questi motori sincroni verranno applicati anche per altri accessori nautici e, se sì quali?
Sì stiamo già iniziando a lavorare per la compatibilità con i nostri salpa ancore.
Quanto tempo è stato dedicato allo sviluppo di questo progetto?
Abbiamo cominciato a sviluppare questa tecnologia due anni e mezzo fa.
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