Quick Marine Lighting, la divisione dedicata all’illuminazione di interni della multinazionale Quick Spa, ha svelato in occasione di un evento speciale il progetto Arcipelago che racchiude la nuova Capsule Collection di luci pensate da Parisotto+Formenton.
L’evento arriva in risposta al METS di Amsterdam, dove l’azienda avrebbe dovuto presentare la collezione in anteprima, ma a cui non si è recata a causa dei gravi focolai di COVID-19. La presentazione dei prodotti Arcipelago, ennesimo orgoglio del Made in Italy, ha visto comunque presenti i migliori designer di yacht, la stampa di settore, gli architetti nautici e i rappresentanti dei cantieri.
I sistemi lighting Arcipelago visti in conferenza, provano un grande impegno dalla fase di progettazione a quella di sviluppo del prodotto. Facilità per l’utilizzo a bordo, ma senza rinunciare alle esigenze marinare. Anche stile e architettura vanno a braccetto. Ne consegue l’aderenza a un design essenziale molto ricercato, che peraltro non aggiunge peso sensibile.
«Un’attenzione particolare è stata rivolta all’aspetto dimensionale dei prodotti che raggiungono performance lumen/watt elevate pur essendo caratterizzati da minimi ingombri. Come tutti i prodotti della linea Quick Marine Lighting, le sorgenti LED proprietarie garantiscono stabilità di flusso e di resa cromatica (CRI > 90)», spiegano dal marketing di Quick.
Quanto al risultato finale, lo studio di illuminazione firmato Parissotto+Formenton, rende un chiaroscuro fra luci e ombre, inserito alla perfezione nei volumi interni tipici degli yacht.
Spiega Chiara Marzucco, vicepresidente di Quick Spa, quanto la ricerca operata da Quick Lighting abbia portato alla produzione di «Corpi illuminanti progettati per stare sull’imbarcazione». «C’era il desiderio – continua Chiara Marzucco – e la voglia di sviluppare una serie di prodotti che avessero una forma, un concetto e un presupposto diverso da quello a cui ci siamo abituati. Perché l’esigenze dei progettisti stanno cambiando e c’è l’intento di differenziare».
Aldo Parisotto descrive altrettanto ambiziosi gli sviluppi del progetto Arcipelago: «Vogliamo affrontare l’illuminazione di imbarcazioni di dimensioni maggiori, quindi anche i superyacht».
Arcipelago nasce poi dalla “nautica tradizionale”. L’obiettivo è di attingere a un design che cerca forme, riferendo semplicemente alla funzione a cui assolve l’oggetto in sé. Così questa linea di luci guarda al mondo contemporaneo, senza rinunciare all’essenza del prodotto.
Marketing. C’è un’ispirazione classica nella Capsule Collection, ed evoca il mito tramite le sue lampade i cui nomi rimandano a Gea, Nausica e Penelope.
«È una linea di faretti a incasso o semincasso. Il design a matrice quadrata incontra smussi morbidi e forme arrotondate in dimensioni molto contenute, disponibili come elementi singoli o in terne modulabili. Una particolarità di Gea Series è la possibilità di impiego del prodotto in diversi ambienti dell’imbarcazione grazie alle tante declinazioni del prodotto: dalla versione singola a cassaforma o plafone da 2W fino alla versione con cassaforma a scomparsa totale o con cornice in grado di ospitare da uno a tre faretti per arrivare a una potenza massima di 6W (3x2W)».
«La gamma prevede lampade a incassso o semincasso a parete, tutte adatte per l’illuminazione d’ambiente o come segnapasso. La matrice è un segno morbido ed ellittico sviluppato attorno alla semplicità di un piccolo tubo di luce. I corpi illuminanti hanno una sorgente luminosa di 2W e doppio fascio da 2W nei modelli bi-emissione».
«Queste lampade nascono per il riposo. Sono lampade da lettura orientabili caratterizzate dalle dimensioni essenziali e da un evocativo cappello paralume sostenuto da un esile stelo orientabile. La sorgente luminosa ha una potenza di 1,5W ed è disponibile anche nella versione bicolor con luce di carteggio rossa. Penelope è stata ingegnerizzata in modo tale da ospitare sulla base un interruttore touch e una presa USB per la ricarica di smartphone e tablet».
I prodotti Arcipelago richiamano forme tradizionali dell’illuminazione nautica, ma sono totalmente ripensati in chiave moderna. «Le finiture che ad oggi accomunano le tre famiglie variano da anodizzato spazzolato nero, brunito assoluto fino al bianco. La sorgente luminosa è proposta sia in versione warm white con una temperatura colore di 3000°K sia in versione daylight con una temperatura colore di 4000°K», spiegano in Quick Spa.
In più ci sono i numeri positivi di un’azienda che cresce non solo con il vento a favore del mercato globale, ma anche grazie alle sue strategie interne. Non a caso, quest’anno Quick Spa per quanto concerne il mercato italiano, ha importato una crescita di circa il 75 percento. Le analisi di fine anno restituiscono inoltre quasi un +50 percento di fatturato a livello complessivo.
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