Rancraft, con RD SETTE 4 barche in una

 

Sette metri di barca con Quattro fisionomie diverse. E’ questa la scommessa di Rancraft che lancia RD SETTE, una barca progettata per essere realizzata nelle diverse version  modulando gli stampi. In questo modo RD SETTE può essere realizzata come un open, walkaround-cabinato, una barca da pesca sportiva oppure per pesca professionale. Inoltre, il futuro armatore ha una vasta possibilità di scelta per quanto riguarda l’allestimento, il colore, gli accessori e le finiture.

La barca si presenta con murate sono alte e sicure ed è presente un doppio tientibene a protezione sia dei camminamenti sia del prendisole prodiero. Molto largo il pozzetto,  le cui dimensioni, favoriscono l’attività della pesca sportiva.

 Anche la carena di RD SETTE si avvale del brevetto Rancraft IHC (Innovating Hull Concept) un progetto che ha dimostrato di garantire buoni livelli prestazionali e consumi ridotti.

Il disegno di carena è infatti caratterizzato da uno step trasversale che diminuisce l’attrito dello scafo sulla superficie dell’acqua agevolandone la planata.

Il principio idrodinamico di questo particolare step garantise una ventilazione costante delle linee d’acqua mediante prese d’aria laterali. La pressione dell’aria tra la superficie dell’acqua e la carena stessa diminuisce la resistenza all’avanzamento dovuta all’attrito. Tutto ciò si traduce nell’aumento delle performance, nell’incremento del comfort di navigazione e nella diminuzione dei consumi. La barca è può essere equipaggiata una doppia motorizzazione fuoribordo di ultima generazione ma anche semplicemente con un motore da 200 cavalli.

 

Per quanto riguarda gli interni, un ruolo fondamentale lo gioca il disegno della zona prodiera nella parte sopra il galleggiamento, dove è stato ricavato uno spazio notevole che si manifesta sia in coperta, come zona relax, sia in cabina dove è stato collocato, nella versione “W deck”, un letto che può comodamente ospitare 3 persone.

Nelle sezioni prodiere sono stati approntati particolari “paraspruzzi” per impedire l’arrivo di schizzi d’acqua in coperta, mentre a livello strutturale le pareti di prua formano un corpo unico con le murate tramite il sistema “LFC” (Lateral Frame Concept) per aumentare la resistenza agli urti laterali ed alla compressione.

Una caratteristica ulteriore è rappresentata da una massiccia paratia interna anticollisione a protezione dell’intera struttura in caso di incidenti frontali o urti con la banchina.

Per quanto riguarda le caratteristiche costruttive, l’impiego di macchinari tecnologicamente avanzati permette miscelazione e catalizzazione ottimale della resina ad umidità e temperatura costanti. Tramite una logica di calcolo costante si ottengono superfici uniformi in ogni parte dello scafo. Le due controstampate di carena e coperta vengono assemblate e saldate con resina attraverso stratificazione per l’intero perimetro dell’imbarcazione così da risultare un corpo unico.

 

Redazione

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