Regione Abruzzo: consentita la navigazione a natanti ed imbarcazioni
Il Governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, grazie ad un’Ordinanza firmata proprio ieri, pone un’altra pietra miliare della nautica, mentre siamo in fase 2.
Chiare, lampanti e precise sono le indicazioni contenute nei paragrafi della disposizione che ci riguarda e che permette la navigazione:
“Entro i confini regionali è consentita la navigazione con natanti o imbarcazioni da diporto, a vela o a motore all’armatore, ai proprietari o a chi è nella disponibilità, nonchè ai professionisti del settore. Oltre al conduttore dell’imbarcazione può essere prevista la presenza di una o più persone a bordo, purchè conviventi, congiunti o componenti del medesimo nucleo familiare. È obbligatoria l’osservanza di tutte le misure e le norme di sicurezza per la tutela dal contagio e del distanziamento sociale, anche negli spostamenti per recarsi all’imbarcazione, sulle banchine e in porto;”
Nell’Ordinanza della Regione Abruzzo non è tuttavia specificato se sia consentito o meno dormire a bordo delle proprie imbarcazioni ma, visto che non è nemmeno esplicitamente vietato (altre ordinanze regionali ribadiscono l’obbligatorietà del rientro alla propria abitazione al termine della giornata), possiamo forse presumere che sia consentito.
La novità introdotta da questo testo è che non si fa nemmeno cenno alla classificazione del diporto come attività motoria, cosa che non possiamo che condividere al 100%, la nautica è la nautica ed ha tutta la dignità di essere identificata come tale.
La nautica è inoltre un’attività sicura, esattamente come lo è la barca che, quando ospita una famiglia o un gruppo di persone che già normalmente convivono al medesimo domicilio, è probabilmente il luogo più sicuro dove stare.
La barca è in effetti del tutto paragonabile ad una seconda casa tranne per il fatto che, stando in porto o in mare, ha un numero enormemente inferiore di aree condominiali comuni rispetto ad un abitazione, è quindi più sicura. Una barca non ha ascensori o scale condivise e, quando è in mare, sosta sul liquido e nell’ambiente meno propizio del mondo alla propagazione del Coronavirus.
Motivo i più per firmare la petizione per la nautica che la nostra redazione ha approntato per suggerire al Governo con la nostra lettera aperta, quelli che a nostro parere sono i provvedimenti da adottare in tema di nautica e diporto, a livello nazionale.
FIRMA LA PETIZIONE PER LA NAUTICA : QUI IL LINK
Come abbiamo già scritto la nostra redazione ha inoltre pensato di mettere a disposizione un articolo che contiene una semplice tabella, che stiamo tenendo costantemente aggiornata, per aiutare gli armatori a orientarsi in questa giungla di DPCM, allegati e ordinanze regionali, questo almeno fino a quando il diporto non tornerà ad essere libero in tutta Italia.
Un articolo da consultare ogniqualvolta ne abbiate l’esigenza, ma anche da integrare con le vostre segnalazioni che, come potrete facilmente constatare leggendo al fondo dell’articolo, sono arrivate numerosissime.
Link all’articolo: CORONAVIRUS BARCHE E ORDINANZE PER LA NAUTICA: COSA SI PUÒ FARE E COSA NO
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