Registro Telematico del Diporto, è stato disposto dall’Amministrazione un primo update informatico che rende più snella la piattaforma. Il portale è adesso aggiornato e il procedimento per la correzione dei dati errati risulta semplificato. Con questa modifica i tempi di lavorazione delle pratiche saranno più brevi.
I cambiamenti nel portale sono già operativi dal 19 gennaio, ma c’è in programma anche un intervento atteso per il prossimo trimestre, che verte a consentire la lavorazione contemporanea di pratiche relative alla medesima unità, ivi incluso il passaggio dal cartaceo al digitale e il passaggio di proprietà. A chiedere questo tipo di miglioramenti è stata Confindustria Nautica, che ne ha diffuso la notizia in un suo recente comunicato.
L’intervento dell’Associazione verteva sulla richiesta di «alcune piccole modifiche» da effettuare nel portale, con lo scopo di «snellire le procedure e velocizzare il processo di rilascio e aggiornamento delle licenze di navigazione».
Con l’aggiornamento del portale «l’Ufficio di Conservatoria acquisisce il potere di annullamento e modifica di tutte le pratiche, incluse quelle di trasferimento dai registri cartacei a quello telematico», si legge nel comunicato.
Quanto alle agenzie STED (gli sportelli telematici del diporto), queste devono necessariamente controllare «i dati contenuti nella licenza e nei tagliandi di aggiornamento generati dal sistema telematico e chiedere la modifica di eventuali errori materiali all’indirizzo di posta certificata ucon@pec.mit.gov.it.», ciò va fatto prima di stampare le licenze.
C’è una nuova funzione. Nella sezione “Ricerca unità da diporto” le agenzie STED accedono «ai dati tecnici e i dati dei soggetti relativi alle unità provenienti dai Registri cartacei per i quali non sia stata ancora convalidata alcuna pratica».
Spiega Confindustria Nautica, che l’intervento permette di eliminare «il collo di bottiglia dovuto alla presenza di errori nei documenti, che nel 2021 ha ingolfato il sistema con conseguente annullamento di una pratica su due, la necessità di richiedere la correzione dei dati tecnici ad opera delle Capitanerie di porto di provenienza, – dando luogo a – una successiva nuova domanda al Registro telematico con decorrenza di ulteriori termini per la sua lavorazione».
L’Amministrazione, da parte sua, annuncia controlli ed eventuali contromisure anche severe: «l’eventuale accertamento di ricorrenti irregolarità nei documenti/tagliandi definitivi stampati dallo STED ovvero di casi di perdurante mancata osservanza delle disposizioni operative potrà costituire presupposto per l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività dello STED, ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. n. 152/2018».
In particolare Confindustria Nautica segnalava casi isolati di Agenzie che «per “prenotare” uno slot», tramite la trasmissione di dati carenti o sbagliati al Registro, «causavano il ‘reinoltro’ delle pratiche e l’allungamento dei tempi di lavoro degli uffici a danno di tutti gli altri STED, dei clienti, nonché dell’Amministrazione stessa».
Un’altra novità parte dell’aggiornamento è quella della pubblicazione dell’elenco degli STED abilitati sul portale dell’Amministrazione a questo link nella sezione dedicata del sito del ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili.
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