Riapertura dei cantieri: dopo la Liguria, anche la Toscana e il Lazio dicono sì allo sblocco
Ragioni racchiuse in un dossier che, stando a fonti romane, sarebbe stato valutato positivamente dall’Esecutivo, dalla Task Force e dal Comitato tecnico-scientifico.
Nel fascicolo, redatto al termine di tre rilevazioni dello stato dei diversi comparti dell’industria nautica, sono illustrate le tipologie delle aziende, il numero medio dei dipendenti, i profili di rischio per il personale, le misure di tutela adottate, i flussi di cassa delle imprese, l’andamento del ciclo produttivo e l’impatto economico-occupazionale del protrarsi per singola settimana delle misure di chiusura sia sul 2020 che sul 2021.
Inoltre è stato allegato un piano per la riapertura dei cantieri sotto controllo sanitario, con annessi i protocolli da adottare con i sindacati e le rappresentanze aziendali.
Il presidente Cecchi ritiene che la ripresa delle attività produttive rappresenti il primo passo fondamentale per non farsi cogliere impreparati di fronte alla riapertura delle attività legate al pubblico, tra le quali anche le attività dei marina, i servizi, i charter e le scuole nautiche, previsti nel Decreto Aprile.
Dopo Giovanni Toti, governatore della Liguria, anche Enrico Rossi e Nicola Zingaretti, presidenti rispettivamente della Toscana e del Lazio, hanno riconosciuto la bontà delle norme sulle attività di manutenzione delle unità da diporto proposte dall’Associazione e stanno facendo pressing sul Governo per consentire la consegna delle imbarcazioni già prodotte e lo sblocco dei cantieri presenti nelle loro regioni.
“I presidenti Rossi e Toti si sono dichiarati disponibili a sostenere le richieste di Confindustria Nautica presso il Governo. Nel ringraziarli pubblicamente, invito gli altri governatori a fare altrettanto”, ha commentato Saverio Cecchi.
Cecchi è sicuro di aver argomentato in modo tecnicamente esaustivo il basso impatto di rischio delle attività nautiche, che è la condizione pregiudiziale per ogni valutazione di riapertura da parte dell’Esecutivo.
Per il numero uno di Confindustria Nautica, infatti, la ripresa della produzione in piena sicurezza “è importante per alleviare la sofferenza dei nostri imprenditori e dei nostri lavoratori. Continuiamo a lavorare per loro, responsabilmente e senza clamore”. La Fase 2 si avvicina e con essa, ce lo auguriamo, anche la rinascita dei cantieri.
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