Rio Inagua S: 100 miglia a bordo di un gommone fuori dal comune

Forte di un design finalmente diverso da una moltitudine di gommoni che si assomigliano troppo,  il nuovo Rio Inagua S ha immediatamente conquistato l’attenzione di un pubblico che, ormai è evidente, è sempre più alla ricerca di Maxi-Rib dotati di forte personalità. D’altro canto è dal 1961 che Rio Yachts produce imbarcazioni di successo, lo testimoniano gli oltre 100.000 scafi varati in questi 62 anni, un vero e proprio primato.

Un cantiere storico che, evidentemente, non ha timore di esser messo alla prova visto che ci ha concesso, in esclusiva, la possibilità di testare Rio Inagua S con una delle nostre celebri “100 miglia a bordo“, il nostro più severo format di prova.

100 miglia a bordo di Rio Inagua S

Sono le otto del mattino quando raggiungiamo il nostro Rio Inagua S. Siamo al Marina di Salivoli, nei pressi di Piombino e il nostro Maxi-Rib è ancora sul camion, pronto per esser varato. Un’operazione che si svolge rapidamente, cosi come il gonfiaggio dei tubolari ed il pieno di carburante, tant’è che alle 09,00 molliamo gli ormeggi e, navigando piano, usciamo dal porto. 

Resettiamo il conta litri di ognuno dei due motori, una volta arrivati a destinazione potremo quindi avere dati certi sui consumi effettivi. La nostra destinazione è il Marina di Porto Cervo, in Sardegna. 

Ci aspettano quindi 120 miglia di navigazione in uno dei mari più affascinanti del mondo, il Mar Tirreno, con una rotta che si snoda fra alcune delle sue meraviglie: l’Isola d’Elba, Montecristo, la Corsica e l’Arcipelago della Maddalena. 

Appena fuori dal porto cominciamo ad accelerare e, con mia gradita sorpresa, mi accorgo che il gommone entra in planata già a 10 nodi, senza quasi cambiare assetto. A poppa abbiamo due Mercury V8 da 300 cavalli e questa combinazione crea un equilibrio pressoché perfetto, dove il Maxi-Rib si trova decisamente a suo agio.

Al largo di Punta Falcone troviamo un metro circa di onda lunga da nord che, incrociandosi con quella corta ripida della termica locale, crea condizioni che sarebbero scomode per la maggior parte delle imbarcazioni. Fortunatamente questo non è il caso del nostro Rio Inagua S che, dotato di una carena evidentemente sopraffina, ci consente di navigare in prima classe a più di 35 nodi.

Le linee di carena assorbono infatti morbidamente sia i cambi di quota che le asperità dei marosi, consentendoci addirittura di effettuare le rilevazioni del caso. A bordo siamo in tre e Rio Inagua S è a pieno carico e ciononostante, in queste condizioni, superiamo agevolmente i 45 nodi. Certo, saltiamo dalle creste delle onde più alte, ma gli atterraggi sono sempre dolci, totalmente privi di impatti.

Riduciamo la velocità e navighiamo per rotta, intorno ai 35/36 nodi. A questa velocità il nostro Maxi-Rib consuma poco più di 3 litri al miglio, ovvero meno di 60 litri ora a motore, incredibile!

In meno di un’ora siamo già al traverso dell’Isola di Montecristo che, rispettando le regole di navigazione, ammiriamo da lontano mentre alla nostra sinistra scorre veloce lo Scoglio d’Africa, famoso per il suo vulcano di fango sommerso.

E’ davvero fantastico navigare cosi, a bordo di Rio Inagua S le miglia passano rapide e la comodità è massima, sia seduti sulle poltrone di guida che, letteralmente, stando “sparapanzati” sul divano a U della dinette di poppa. Degno di nota il nuovo deflettore d’aria che, se da un lato consente di rinunciare al classico parabrezza, dall’altro regala un estetica sopraffina al cockpit, una soluzione che è un piccolo miracolo d’ingegneria aerodinamica.

Intorno alle 12:00, in meno di tre ore dalla nostra partenza, siamo già in prossimità dell’arcipelago della Maddalena e, visto che siamo in larghissimo anticipo, entriamo a Caprera per concederci un bagno ristoratore nelle fantastiche acque di Cala Portese. Due gentilissimi addetti del parco ci indicano una zona dove sostare senza distruggere la poseidonia, noi ancoriamo in poco più di due metri di fondo, spegniamo i motori e, finalmente, siamo in paradiso.

Lo spogliatoio di Rio Inagua S è posto sotto al cockpit, è enorme e consente di infilarsi il costume rimanendo in piedi, in pratica è un grande locale che, oltre al wc, ospita anche un lavabo ed un discreto numero di armadi/armadietti dove poter stivare molte cose.

La plancetta di poppa è grande ed intelligente, realizzata a “coda di rondine”, consente di entrare ed uscire dall’acqua in modo comodo e sicuro. La risalita è inoltre agevolata dall’apposita barra tientibene, che si innesta a filo ed è posizionata proprio dove serve.

Dopo il bagno ristoratore leviamo l’ancora e, in poco più di un quarto d’ora, raggiungiamo Cannigione dove ci regaliamo una sosta per il pranzo. Il pomeriggio è dedicato alla sessione fotografica, per la quale scegliamo di rimanere nell’arcipelago, navigando fra le sue bellezze poi, verso le 17,30, di nuovo navigando spediti, affrontiamo le ultime 10 miglia che ci separano da Porto Cervo.

Questo tratto di mare è sempre molto mosso, il traffico incessante degli yachts lo rende decisamente problematico ma, come già abbiamo avuto modo di verificare in partenza, il nostro fido Rio Inagua S lo affronta in scioltezza, regalandoci ancora una volta una navigazione a cinque stelle. 

Abbiamo navigato tutto il giorno, a velocità sempre elevata ed ora, dopo una traversata ed esser stati a zonzo per tutto il giorno, il nostro indicatore segna ancora il 25% di livello carburante, dato che il conta litri elettronico conferma, totalizzando un consumo complessivo di poco superiore ai 430 litri. Davvero un’ottima prestazione, anche per degli “smanettoni” come noi …

Per chi volesse prendersela più comoda invece, basta viaggiare come i comuni mortali e, intorno ai 25 nodi, si consumano solo 30 litri ora a motore, un dato che ha quasi dell’incredibile per un maxi-rib da 11 metri.

Rio Inagua S: i dati della prova

RPM

Velocità

Lt/h tot

lt/miglio nautico tot

Autonomia

             600

3,1

6,0

1,94

320,3

          1.000

4,1

9,0

2,20

282,4

          1.500

6,9

16,6

2,41

257,7

          2.000

9,81

17,8

1,81

341,7

          2.500

10,5

28,4

2,70

229,2

          3.000

15,1

41,2

2,73

227,2

          3.500

21,7

62,6

2,88

214,9

          4.000

27,2

84,2

3,10

200,3

          4.500

35,4

113,8

3,21

192,9

          5.000

43,4

152,0

3,50

177,0

          5.500

45,6

177,0

3,90

158,8

Dati tecnici

Lunghezza fuori tutto11 m
Larghezza fuori tutto gonfio3,70 m
Larghezza fuori tutto sgonfio3,10 m
Altezza sull’acqua2,14 m
Immersione(chiglia)0,58 m
Pescaggio0,86 m
Peso a vuoto3700 Kg
Numero persone a bordo16
Serbatoio combustibile620 L
Serbatoio acqua95 L
Numero bagni1
Diametro tubolari0,68 m
Numero scomparti6
Impianto elettrico12 V
Omologazione CECategoria “B”
Motori2×300 HP
Prendisole di poppa1,74 m x 1,24 m
Prendisole di prua1,74 m x 1,60 m
Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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