Varato in anteprima al Nautico di Genova il Daytona, il nuovo open firmato Rio Yachts
Siamo sinceri nel dirvi che dai rendering non ci sembrava così spazioso. Poi, quando lo abbiamo visto dal vivo ormeggiato alla banchina E insieme allo Sport Coupé 44 e al Paranà 38 restyling 2020, siamo rimasti letteralmente sorpresi dalle dimensioni di questo entry-level che sfrutta al massimo, se non oltre, i suoi dieci metri e 70 di lunghezza, nonché i suoi tre metri e mezzo di baglio.
Ne viene fuori un open che fa della libertà di movimento in coperta e dell’abitabilità sottocoperta i suoi cavalli di battaglia. Non solo: le sue linee simmetriche e pulite rendono il Daytona, presentato in anteprima mondiale alla 60esima edizione del Salone di Genova, un day-cruiser razionale ed elegante.
Poi vedi quella coppia di Mercury Verado da 300 cavalli ciascuno e capisci che, va bene realizzare una barca “di rottura”, ma tradire lo spirito sportivo che da sempre caratterizza Rio Yachts sarebbe stato un sacrilegio: anche il Daytona ha la grinta giusta per correre veloce, molto veloce.
L’anteprima del Rio Yachts Daytona: un day-cruiser che ha voglia di correre
Chiediamo a Claudio Torri, il collaudatore del noto cantiere del Lago d’Iseo, di farci salire a bordo perché vogliamo renderci conto di come si sta comodi e coccolati nel pozzetto che, a prima vista, sembra davvero generoso. E infatti è così: un divano centrale, due divanetti laterali e il piano cucina esterno fanno quadrato intorno a un tavolo a scomparsa che trasforma il pozzetto in una dinette confortevole e accogliente. A ripararci dal sole ci pensa un T-Top nero dalla forma decisamente avveniristica.
Secondo Claudio, e noi non possiamo che dargli ragione, un altro punto forte del Daytona sono i passavanti, estremamente sicuri e protetti grazie anche ai corrimano in acciaio che ci accompagnano a prua. Qui il prendisole si espande in modo esagerato e noi ne approfittiamo per testarne la comodità.
Il Daytona è un walk-around in piena regola, impreziosito dal calpestio in teak sintetico antiscivolo che accarezza i nostri piedi, rendendo piacevolmente morbido e delicato ogni nostro singolo passo sul ponte.
A sinistra del cockpit, piuttosto compatto e dotato di un cruscotto protettivo, oltre che di una pulsanteria agile e intuitiva, si scende nel lower deck, dove il Daytona non finisce di dare il meglio di sé in termini di spazio e di comfort.
La master cabin, collocata a prua e dominata al centro da un letto matrimoniale king-size, non è solo ampia in larghezza e profonda in altezza, ma è anche incredibilmente luminosa grazie alle lunghe finestrature laterali.
Il bagno, a dritta, include doccia separata, mentre a poppavia, dietro la scaletta d’accesso, la vip cabin garantisce due posti letto molto comodi. Il tutto in un contesto ordinato e di classe, in cui ogni dettaglio è al posto giusto e le finiture sono di pregio.
Non esisterà mai un Daytona uguale a un altro: la customizzazione è estrema, quindi lo si può personalizzare a piacere, con tinte e materiali diversi per gli interni e con una vasta scelta di colori per lo scafo, da quelli più soft a quelli più audaci. Il Daytona, concepito in versione unicamente fuoribordo, vanta prestazioni eccellenti: i 40 nodi li supera come niente, ci assicura Claudio, ma noi vogliamo provarlo in mare. E non vediamo l’ora.
Daytona: scheda tecnica
Lunghezza | 10,70 m |
Larghezza | 3,40 m |
Immersione | 0,56 m |
Peso a vuoto | 5.400 kg |
Persone | 12 |
Motorizzazione | 2 x Mercury Verado 300 hp |
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