Rio Yachts e la trasmissione a linea d’asse: quali sono i vantaggi? Rio Yachts e la trasmissione a linea d’asse, le motivazioni di una scelta particolare.
La trasmissione a linea d’asse, nonostante il mercato europeo sia attualmente popolato di imbarcazioni che utilizzano IPS o fuoribordo, presenta ancora innumerevoli ed unici vantaggi. Lo dimostra inequivocabilmente la scelta di Rio Yachts di produrre una serie di modelli che, a scelta dei loro proprietari, possono essere dotati di questo sistema di trasmissione.
Una scelta che pochissimi cantieri consentono e che arriva direttamente dalle ancora numerose richieste degli appassionati della linea d’asse. E non mi riferisco ovviamente solo all’ammiraglia della gamma, lo Sport Coupè 58, ma alle linee Le Mans e Daytona che nei modelli da 45 e 50 piedi, da oggi possono essere dotati di trasmissione a linea d’asse. Due in questo caso le motorizzazioni scelte in prevalenza dagli armatori, Yanmar e Cummins che, con una potenza di 550 cavalli, riescono agevolmente a spingere queste imbarcazioni ad oltre 35 nodi. Volvo Penta viene invece scelto per lo Sport Coupé 58 che, con il modello D13 da 1.000 cavalli, regala all’ammiraglia prestazioni decisamente interessanti.
Rio Yachts e la trasmissione a linea d’asse: quali sono i vantaggi?
Per motivare questa affermazione è doverosa una premessa: il gap che esisteva una volta in termini di manovrabilità in acque ristrette oggi non esiste più. La trasmissione in linea d’asse, cosi come quella dei motori fuoribordo e persino quella delle eliche di superficie, oggi consentono le stesse evoluzioni che tanto hanno caratterizzato lo sviluppo degli IPS.
Le interfacce con le eliche di manovra, l’azione dei propulsori e l’adozione di joystick ed elettronica avanzata, hanno effettivamente messo tutte le trasmissioni appena citate, in condizione di effettuare traslazioni laterali, diagonali e di rimaner fermi in un punto preciso, a prescindere dal sistema che avremo scelto.
Quali sono i vantaggi della trasmissione in linea d’asse rispetto all’IPS quindi?
Beh, il primo è abbastanza palese, è un sistema che sviluppa veramente poco attrito, la superficie esposta è veramente ridotta rispetto a quella degli IPS che, peraltro, per lo stesso motivo soffrono molto della proliferazione dei denti di cane, cosa di cui la linea d’asse soffre molto meno, sia perché la spinta è affidata ad una sola elica, che per il fatto che il piede degli IPS è davvero grande.
Il secondo vantaggio della linea d’asse rispetto agli IPS è certamente quello relativo all’assetto di navigazione.
La trasmissione in linea d’asse SPINGE la barca in avanti mentre gli IPS, che hanno eliche traenti, la TIRANO verso prua. Come è noto questo tipo di propulsione, che ha certamente altri vantaggi, tende a far alzare la prua e quindi a far abbassare la poppa agli yacht che ne sono dotati.
Questo determina un assetto di navigazione non ottimale che, viceversa, con la trasmissione in linea d’asse non è presente o è presente ma in misura molto ridotta, questo consente alle imbarcazioni in linea d’asse di navigare in planata molto più orizzontali sull’acqua, con gli evidenti vantaggi del caso, primo fra tutti il comfort di navigazione e, ovviamente, la visibilità in avanti.
Le barche dotate di IPS sono inoltre generalmente più restie ad effettuare virate strette, mentre con le trasmissioni in linea d’asse ed i timoni l’angolo di virata è molto più contenuto, da questo punto derivano quindi imbarcazioni più reattive ed uno stile di guida più consono alle barche sportive.
Anche i costi di acquisto, e in particolare quelli di manutenzione poi, vedono la trasmissione in linea d’asse essere decisamente più economica rispetto agli IPS che, come sappiamo, costano di più sia in fase di acquisto che, molto di più in termini di manutenzione.
I vantaggi degli IPS d’altro canto sono parimenti noti, consumano circa il 15/20% in meno a parità di motore installato (Volvo con Volvo per intenderci), questo per effetto della maggior efficenza delle eliche traenti. Un vantaggio che però viene meno molto velocemente se non si usa la barca molto spesso, per via della loro propensione ad essere assaliti dalla vegetazione marina.
Da questo breve riassunto, e dalla lettura della seguente tabella, si può quindi facilmente capire come non ci sia molto da stupirsi di come Rio Yachts riceva ancora molte richieste di costruzione di imbarcazioni dotate di trasmissioni in linea d’asse. Richieste che arrivano normalmente da armatori esperti e forse più consapevoli di quello che vogliono.
IPS | Linea d’asse | |
Costo del sistema | + | |
Costi di manutenzione | + | |
Attrito | + | |
Consumi a trasmissione pulita | + | |
Consumi a trasmissione sporca | + | |
Assetto in navigazione | + | |
Angolo di virata | + |
Motori fuoribordo, la scelta di chi vuol andar più veloce ed aver ancor meno problemi.
Il mercato delle imbarcazioni spinte dai motori fuoribordo di ultima generazione è in rapidissima crescita, basta guardarsi intorno per accorgersene. Non c’è di nuovo da stupirsi quindi se, per tutte le imbarcazioni delle linee Daytona e Le Mans, Rio Yachts proponga una versione dotata di motori fuoribordo.
I vantaggi di motori fuoribordo sono davvero evidenti, a parità di potenza costano e pesano davvero molto meno dei loro equivalenti entrobordo. Certo consumano un po’ di più e vanno a benzina, e questo si traduce in un costo di funzionamento più alto del 10/15% dei loro equivalenti diesel ma, viceversa, la manutenzione di questi propulsori è molto più economica, i tagliandi di un motore fuoribordo costano infatti una frazione di quelli degli entrobordo.
Anche l’annoso problema della vegetazione con questi propulsori scompare, basterà infatti sollevare il piede una volta all’ormeggio e le nostre eliche saranno sempre in perfetto stato.
Ultimo, ma non per questo meno importante, è il tema degli ingombri, le imbarcazioni dotate di fuoribordo liberano infatti una quantità inimmaginabile di spazio a bordo che può essere convertito in spazio di stivaggio e in molti casi anche in una cabina aggiuntiva.
Insomma, anche in questo caso la scelta di Rio Yachts di offrire una gamma che possa sfruttare tutti i vantaggi dei moderni motori fuoribordo sembra decisamente azzeccata. E poi volete mettere la spinta (e la soddisfazione) che solo una bella tripla di Mercury Verado 400 V10 a poppa può regalare? Io li sceglierei anche solo per questo…
Panorama delle versioni e delle motorizzazioni
Linea d’asse | Fuoribordo | |
Daytona 34 | – | 2 x Mercury Verado 300 V8 |
Daytona 35 | – | 2 x Mercury Verado 300 V8 |
Daytona 45 | 2 x Yanmar 550 | 3 x Mercury Verado 400 V10 |
Daytona 50 | 2 x Cummins 550 | 3 x Mercury Verado 400 V10 |
Le Mans 45 | 2 x Yanmar 550 | 3 x Mercury Verado 400 V10 |
Le Mans 50 | 2 x Cummins 550 | 3 x Mercury Verado 400 V10 |
Sport Coupé 58 | 2 Volvo Penta D13 – 1.000 hp |