Cosa succede Oltreoceano nel mercato nautico più grande del mondo? Quali caratteristiche devono avere le barche italiane per affermarsi negli Stati Uniti? Lo abbiamo chiesto a una figura di spicco del mercato nautico statunitense, che ha già compiuto una scelta in direzione dell’Europa, assumendo la rappresentanza esclusiva di Rio Yachts. Stiamo parlando di Aderbal Coelho Junior, dealer esclusivo per gli Usa del marchio italiano.
Un punto di vista privilegiato, il suo, perché vive e lavora a Miami ma è brasiliano dove ha iniziato la sua attività e quindi profondo conoscitore del mercato del sud America, oltre che di quello di Florida e California. Lo abbiamo incontrato a Miami nei giorni a ridosso del salone durante la nostra prova in mare del Rio Yachts 42 air.
Lei è concessionario Rio Yachts per il mercato americano e brasiliano. Perché questa scelta?
La scelta risale a circa due anni fa . In quel periodo cercavamo barche con una personalità forte ma che fossero anche molto personalizzabili. Barche differenti, in grado di soddisfare un diverso tipo di clientela. In secondo luogo, abbiamo maturato questa scelta perché quel che cerchiamo sempre è la qualità, quindi prodotti e materiali di altissima qualità sia qui in America che in Brasile. In poche parole lo stile italiano espresso negli USA. E in Rio Yachts abbiamo trovato la sintesi di quanto cercavamo.
Ci sono delle differenze sostanziali tra questi due mercati e di che natura sono?
Senza dubbio si. Non possiamo avere qui in America le stesse barche presenti in Europa. Non sto parlando solo di aspetti strutturali ma di un insieme di elementi comunque sostanziali che dipendono da tanti fattori, non ultimo quello culturale. Negli Stati Uniti, soprattutto negli Stati del sud, l’armatore fa un uso diverso della barca, più intenso, vuole magari meno cabine e più spazio, impianti, come quello dell’aria condizionata per esempio, più potenti, facilità di accesso a impianti e attrezzature. E ci sono fattori ambientali, come quello fondamentale del clima che è tropicale nel sud della Florida, Brasile e nell’area limitrofa, per cui le barche devono necessariamente adattarsi anche a questa caratteristica.
In Europa abbiano vissuto una profonda crisi globale e in particolare del settore nautico. Gli stati Uniti non ne sono stati immuni. Dal suo punto di vista, qual è l’attuale situazione economica negli USA?
Penso che l’economia americana stia attraversando una fase positiva di ripresa come abbiamo potuto vedere in particolar modo negli ultimi due mesi. Il mercato mostra delle buone premesse per i prossimi anni; a favore della nostra economia può giocare il fatto che il dollaro il dollaro è molto forte l’euro è invece un po’ più debole e questo può andare a nostro vantaggio.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Il nostro obiettivo è quello di distribuire yachts sempre più grandi e spingerci quindi sulle misure oltre i 60 piedi, 68, 75 e 78 piedi, perché queste sono le attuali richieste del mercato. Ma dimensioni a parte, quello che vogliamo mantenere al centro della nostra strategia commerciale è la qualità e la possibilità di dare al cliente americano un prodotto fortemente personalizzabile
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