Riva 76 Bahamas, debutto al Fort Lauderdale International Boat Show

Bocche aperte e occhi spalancati avanti al nuovo Riva 76 Bahamas presentato al Fort Lauderdale International Boat Show. Un motoscafo capace di sfoderare la sua doppia natura da vero open o da coupé, grazie al magico C-Top, il sistema inventato dal marchio del Gruppo Ferretti, capace di dare due anime a una barca.

“All’interno del 76 Bahamas c’è il più recente Dna di Riva, una perfetta sintesi di storia e tradizione, di innovazione e tecnologia, di eleganza e di prestazioni”, ha dichiarato Alberto Galassi. E a vederla non si può che dare ragione all’amministratore delegato del Gruppo Ferretti. Questo modello, infatti, incarna tutte le qualità che hanno reso il marchio nato a Sarnico uno dei simboli del diporto di altissima qualità.

Qui si mescolano linee attuali, eleganza senza tempo e un consistente contenuto tecnologico sia per quanto riguarda la costruzione sia per le soluzioni adottate, non ultimo il C-Top capace realmente di trasfigurare la barca: dal perfetto open mediterraneo a un più protetto coupé sportivo.

Il tetto aerodinamico è realizzato in fibra di carbonio, e la stessa fibra nera, con finitura lucida, è stata sfruttata per realizzare le due coppie di bracci che spostano l’elemento apicale che quando si opta per la versione coupé diventa copertura del ponte principale appoggiandosi al parabrezza e al roll ba, sempre in carbonio. Quando invece la scelta è avere una barca aperta il tettuccio si posiziona davanti al parabrezza diventando la copertura anteriore della sovrastruttura, esattamente sopra la dinette prodiera. Tutto la movimentazione è automatizzata, compresa l’apertura degli elementi che della carrozzeria che si spostano per accogliere i sostegni del tettuccio quando è posizionato verso prua. L’intero processo da tutto aperto a tutto chiuso, affermano dal cantiere, avviene in circa 90 secondi.

Questo modello nasce evolvendo i concetti già apparsi nei recenti 88’ del marchio: il Domino Super ed il Florida, coupé il primo e convertibile il secondo. Come per i modelli precedenti è stato materializzato nelle forme da Officina Italiana Design, lo studio fondato e guidato da Mauro Micheli e Sergio Beretta, e nei contenuti tecnici dal dipartimento di ingegneria navale del Gruppo marchigiano.

Lo scafo si caratterizza per le forme aerodinamiche e sportive esaltate dalla colorazione definita Shark Grey che contrasta con i dettagli in nero brillante. Il tutto intersecato dalle finestrature scure e poligonali che occupano gran parte delle murate e rifinite dal nero profilo del parabrezza che arriva fino al roll bar su cui campeggia il logo Riva.

Per ottimizzare il processo di ingegnerizzazione e di lavorazione industriale, sia la sala macchine sia i locali equipaggio con accesso dal divano poppiero del pozzetto sono stati clonati dal precedente coupé. Il boccaporto, il sistema di varo e alaggio del tender e il meccanismo di movimentazione della spiaggetta creano un’aria perfettamente adattata sia alle necessità tecniche e pratiche sia alla vita degli ospiti. Il layout della plancia di comando e della postazione di guida, il design della suite armatoriale e gli spazi abitativi del ponte inferiore sono stati invece disegnati specificatamente per il Riva 76 Bahamas.

Il pozzetto ruota intorno al grande sun pad affacciato sullo specchio di poppa , mentre una chaise longue a sinistra e un divano a dritta chiudono l’area di poppa. A prua una seconda, estesa, area per ospiti, offre spazio in abbondanza per la vita all’aperto, con un’area prendisole a proravia e un pozzetto con un divano dalla lunga seduta che, come si accennava, rimane chiuso dalla copertura del C Top quando il 76 Bahamas naviga in modalità open.

Il salone, riparato dal parabrezza in vetro laminato e dalla doppia curvatura esaltato dalla massiccia modanatura in acciaio inox che ne sottolinea il profilo, è la struttura che domina il pronte principale e caratterizza il colpo d’occhio dello yacht.

La zona per il pranzo, posizionata sulla dritta è arredata con un divano a L e un tavolo che può ospitare fino a otto persone. Di rimpetto, la cucina all’aperto con un lavandino, un grill, il frigorifero e un ice-maker, seguiti a proravia da una dormeuse che completa il mobilio della zona living.

Nella zona prodiera si trova la plancia di comando, posta a dritta e completata da due poltrone pilota, affiancate da una terza identica installata all’immediata sinistra della discesa verso il ponte inferiore.

Le tre sedute sono state disegnate espressamente per questo modello da Officina Italiana Design che ha previsto un’anima in vetroresina posizionata sopra un ponte squadrato in acciaio inox più simile a un tavolo da fumo piuttosto che a una base per poltrona. Una soluzione che contribuisce ad alleggerire l’impatto visivo di quest’area con un tocco insolito e ricercato.

Buona parte del volume del ponte inferiore è dedicato alla suite armatoriale a tutto baglio, con letto matrimoniale con la testata rivolta verso prua. Sulla sinistra il lungo locale toilette tripartito, servizi, lavabo e doccia, si sviluppa per murata.

Ai piedi della discesa, la cucina, sulla dritta, fronteggia la parte iniziale dell’area pranzo-soggiorno con un divano a L e il tavolo con base sempre in acciaio simile a quella utilizzata per le poltrone della plancia di comando posta sul ponte principale, e piano in vetro, mentre la tv è posizionata in una paratia con pannellature a specchio.

Tutto lo stile interno del 76 Bahamas di Riva ha una forte impronta mediterranea, allegra ed estiva, come ha affermato Sergio Beretta di Officina Italiana Design. Il rivestimento è in legno sbiancato a contrasto con le parti a murata verniciate di color ossidiana il tutto legato da finiture in pelle che dialogano con i molti elementi in acciaio inox lucido presenti in tutti gli ambienti di bordo. Su richiesta armatoriale i piani di cucina e bagni possono essere realizzati sia in Corian sia in marmo.

In sala macchine trovano posto due motori Man V12 da 1550 cavalli ognuno con trasmissione V drive ed eliche a passo variabile, la stessa meccanica già utilizzata sul 76 Perseo. In questa configurazione i valori di velocità massima e di crociera dichiarati dal cantere si attestano, rispettivamente, a 32 e 28 nodi, ma se si desidera raggiungere punte ancora più elevate, 37 nodi di velocità massima e 32 di crociera, si deve optare per installare in sala macchine la coppia alternativa: due Man V12 da 1800 cavalli l’uno.

Mauro Micheli, il designer Officina Italiana Design, a riguardo al 76 Bahamas ha dichiarato: “Eredita il nome da una barca che avevo disegnato negli Anni 90 e, nonostante riprenda lunghezza e il tettuccio da altri modelli, è totalmente nuovo, con un carattere tutto suo”.

A partire dalla scelta del colore dello scafo, grigio shark, che bene si sposa al legno sbiancato profusamente usato negli interni e che dà alla barca stile ma anche freschezza. Dalle linee di grande impatto, è una barca sportiva, estremamente stilosa, ricca di tutti quei dettagli che testimoniano la tradizione Riva che avanza.

Dimensioni principali Riva 76′ Bahamas

Lunghezza fuori tutto: 23,25 m

Lunghezza di costruzione: 22,67 m

Lunghezza al galleggiamento (a pieno carico): 19,57 m

Larghezza massima: 5,75 m

Immersione sotto le eliche (a pieno carico): 1,98 m

Dislocamento a imbarcazione scarica e asciutta: 52,30 ton

Dislocamento a pieno carico: 60,50 ton

Numero massimo di persone imbarcabili: 16

Categoria di progettazione: A

Tipo di carena: geometria variabile con pattini di sostentamento e deadrise 13,8 °

Altezza massima dalla chiglia: 7,25 m

Altezza minima per il trasporto dalla chiglia 5,89 m

Sporgenza prodiera del pulpito e poppiera plancetta 0,58 m

Serbatoio carburante: 5600 lt

Serbatoi acqua 840 lt

Motorizzazione standard

2 x Man V12 1550 – potenza 1550 mhp / 1140 kW a 2300 g/min

Velocità massima: 32 nodi

Velocità di crociera: 28 nodi

Autonomia v. max: 300 mm

Autonomia v. croc.: 320 mm

Motorizzazione optional

2 x Man V12 1800 – potenza 1800 mhp / 1324 kW a 2300 g/min opt

Velocità massima: 37 nodi

Velocità di crociera: 32 nodi

Autonomia v. max: 300 mm

Autonomia v. croc.: 320 mm

Giacomo Giulietti

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