Rubata una barca a vela al Marina degli Aregai. Aiutateci a ritrovarla.

E’ successo al Marina di Aregai fra le 18,30 di domenica 5 novembre e le 20,00 di lunedì scorso, il 6 ed è pazzesco. Come fa una barca a vela di 17 metri a sparire nel nulla?

La coppia di proprietari, Karin Lutz e Guido Rispoli, ci hanno contattato per aiutarli a diramare l’allarme e noi, ovviamente, abbiamo subito acconsentito a pubblicare l’articolo.

La splendida barca a vela rubata è un Moody 54 DS con scafo bianco, batte bandiera inglese  e, date le condizioni meteo di settimana scorsa, si presume ssia diretta verso la Francia anche se, a nostro parere, va cercata un pò ovunque.

Tangaroa, questo il nome dell’imbarcazione, può essere identificata anche dal numero di scafo DEMOO54019I415 o dal numero di serie del motore, un Volvo D3 150 nr.A332780.

E noi cosa possiamo fare? Semplicemente guardiamoci intorno, una barca cos’ grande può difficilmente essere messa al coperto per cui starà navigando o è ormeggiata in qualche marina.  Guardiamoci intorno e passiamo parola condividendo questo articolo sui social e con gli amici che, come tutti noi, sono appassionati di mare e di nautica.

Chiunque fosse in possesso di informazioni può scrivere direttamente alla casella info@yachtdigest.com o rispondere con un commento a questo articolo, ci occuperemo noi di passare le informazioni direttamente agli armatori.

 

Caratteristiche principali del Moody 54 Tangaroa

Lunghezza f. t.                17,10 m.
Lunghezza al gall.          15,55 m.
Larghezza                         5,20 m.
Pescaggio                         2,65 m. / 2,25 m.
Dislocamento                  24,50 t. circa
Zavorra                               7,00 t. circa
Randa                               81,50 mq circa
Fiocco autovirante         65,00 mq circa
Genoa 140 %                    79,00 mq circa
Progetto: Dixon Yacht Design
Luca d'ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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