Salire dal tender alla barca : consigli per evitare infortuni, cadute in acqua e… figuracce!
Spesso ciò che avviene nello spazio compreso tra il tender e lo yacht è roba da filmare e mandare a Paperissima. In realtà, c’è poco da scherzare quando c’è il mare mosso o il vento forte, oppure quando il trasferimento viene eseguito in maniera maldestra, provocando infortuni o annegamenti.
Può capitare a chiunque: ospiti non avvezzi alla navigazione, persone anziane con difficoltà motorie, bambini, ma anche esperti armatori traditi da un attimo di distrazione.
Insomma, tutti possiamo perdere l’equilibrio nel fatidico momento in cui abbiamo un piede sul tender e l’altro sull’imbarcazione. Ecco allora alcuni consigli per salire a bordo in sicurezza ed evitare qualunque tipo di incidente.
Il tender deve essere stabile
Innanzitutto, quando si stanno per eseguire le operazioni di trasbordo e l’equipaggio è abbastanza numeroso, bisogna accertarsi che il tender sia il più stabile possibile.
Il vero problema, infatti, sta nella distribuzione dei pesi (persone, borse, oggetti, attrezzature varie) a bordo del gommone.
Se i pesi non sono equamente smistati, se ci sono più soggetti seduti sul tubolare di sinistra piuttosto che su quello di dritta, il battello pneumatico si sbilancia da una parte e l’equilibrio diventa precario.
Può sembrare piuttosto banale ricordarlo, ma quante volte abbiamo visto persone capovolgersi tutte da un lato del dinghy e cascare in acqua prima di cercare di approdare sulla barca.
Attenzione ai passi falsi
Passare da un’unità all’altra non è un movimento così semplice come si può pensare, serve attenzione e non bisogna mai sottovalutare il nostro peggior nemico: il passo falso.
Sì, perché, una volta che abbiamo appoggiato un piede sull’imbarcazione, subito dopo solleviamo il piede d’appoggio dal gommone, ma il rischio di spingere il tender e allontanarlo dalla barca è sempre in agguato: le gambe si divaricano oltre il limite, la scena si fa comica ed ecco… l’uomo a mare.
Il gommone, infatti, è predisposto allo scivolamento in acqua, essendo costituto dai tubolari galleggianti e da una carena quasi piatta.
Salire dal tender alla barca di lato
Se vogliamo salire di lato, dobbiamo accertarci che sui fianchi della barca vi sia una porzione di spazio libero, apposito per l’accesso.
Queste “porte di sicurezza” si trovano nei punti in cui s’interrompe la battagliola, solitamente a sinistra o a dritta tra il pozzetto e le sartie (anch’esse possono essere utilizzate per aggrapparsi, essendo lunghe, resistenti e facilmente afferrabili).
Inoltre, lungo la paratia di molti yacht, c’è quasi sempre la possibilità di montare scalette o parabordi a forma di scalino.
Sulle imbarcazioni più sofisticate lo specchio di poppa si abbassa, creando un’ampia area dove transitare, oppure è prevista la spiaggetta, dove si prende il sole o ci si tuffa. Entrambe le modalità rappresentano ottime soluzioni per le operazioni di trasbordo da un tender.
Come ultimo suggerimento, ricordatevi di utilizzare una cima del gommone e dare volta a una galloccia della barca prima di iniziare il trasferimento a bordo: almeno sarete certi che il tender non si allontanerà dall’imbarcazione. Per il resto, occhio ai passi falsi. E a chi vi filma con lo smartphone…