Ci sono delle cose che resistono a tutto.
Resistono ai tentativi maldestri della politica di cancellare un settore come la nautica che, solo chi non si ricorda dove è nato ed è alla guida di un paese con 8.309 km di coste può, vaneggiando ovviamente, cercare di uccidere.
Resistono a quella passionalità che distingue gli italiani nel mondo, che tanto fa di buono, ma che a volte ci fa litigare per questioni di principio quando invece sarebbero pazienza e lungimiranza la qualità da usare.
Resistono, si rialzano, si rimboccano le maniche e ripartono. Un po’ come l’Italia migliore, quella del secondo dopoguerra, l’Italia della ricostruzione.
Il Salone Nautico di Genova, a volte ce lo dimentichiamo, viene inaugurato alle ore 14,00 del 27 gennaio 1962 e rappresenta l’industria nautica italiana e, sopratutto, l’italia nel mondo. Forse per questo, sia con orgoglio che con senso di responsabilità nazionale, siamo felici di scrivere del ritrovato successo del “Nautico di Genova”.
A maggior ragione siamo quindi contenti di fare quattro chiacchiere con Alessandro Campagna, il Direttore Commerciale del Salone Nautico. Alessandro lavora per il salone dal 2006, arrivato proprio all’inizio della crisi, non si è dato per vinto, ha resistito, ed oggi è una delle persone che più hanno contribuito al rilancio di questa magnifica manifestazione.
I primi cenni della ripresa si erano già visti l’anno scorso, i dati consuntivi del 2016 evidenziavano infatti un’affluenza in crescita. Quasi 130mila visitatori avevano affollato gli stand degli oltre 800 espositori che, grazie al ritrovato interesse del pubblico e, seppur con una doverosa dose di prudenza, si erano dichiarati soddisfatti.
L’edizione di quest’anno premia ancor di più il duro lavoro, non è ancora iniziata e già snocciola numeri da record ingranando da subito una marcia in più. Lo dimostra, senza possibilità di dubbio, l’altissima percentuale di riconferme che a settimana scorsa già ammontava al 94%, un record che dal 2008 ad oggi, non ha precedenti.
A questi si vanno ad aggiungere gli ottimi dati delle nuove iscrizioni, sono già 37 infatti i nuovi espositori che hanno già confermato la loro presenza per la 57ma edizione ma il numero, ovviamente, è destinato ancora a salire. Fra loro nomi eccellenti della nautica internazionale tra i quali Azimut Yachts, Gottifredi Maffioli, Volvo Penta, Sea Ray e Zodiac.
Sarà anche un salone più vasto quello che aprirà i battenti il 21 settembre, tutto questo successo ha infatti costretto l’organizzazione ad ampliare e riorganizzare le superfici espositive.
Con queste premesse aggiustiamo il microfono ad Alessandro e, armati della nostra solita curiosità, cominciamo ad intervistarlo:
LDA: Siamo con Alessandro Campagna, il Direttore Commerciale di questa bellissima vetrina. Alessandro è l’uomo che gestisce l’enorme affluenza di espositori, che arrivano da tutto il mondo, per esporre al salone nautico più visitato del Mediterraneo. Alessandro, nel 2016 la nautica, e con essa il salone, sono usciti dalla crisi ed hanno definitivamente invertito la tendenza. Espositori e visitatori sono tangibilmente aumentati. Quest’anno la nautica sta crescendo ancora, e molto, in tutto il mondo. Cosa dobbiamo quindi aspettarci, in termini numerici, per la 57ma edizione del Salone Nautico di Genova?
AC: Sicuramente ci aspettiamo una grande crescita del Salone Nautico, sia in termini numerici che qualitativi. Negli ultimi anni abbiamo fatto un grande lavoro per mantenere il posizionamento di Genova, per non farci sottrarre quote importanti da un mercato complesso. Ci siamo preparati ad un momento che finalmente torna a essere positivo. I dati forniti nello scorso Satec, l’assemblea Ucina, hanno parlato di una previsione del +18% che fa seguito a crescite a due cifre dell’anno precedente. E’ una conferma del fatto che il Mediterraneo, l’Europa e l’Italia sono un bacino estremamente importante. Ad oggi abbiamo già confermato il 94% degli espositori della passata edizione, quindi il turn over si prefigura molto basso. Il dato è molto importante, soprattutto se paragonato con gli ultimi due anni in cui la media era tra il 15 e il 18%. Ancora più bello è che il 58% di questi espositori ha chiesto di aumentare notevolmente la superficie.
LDA: Come affronta il Salone questo incremento, state potenziando le aree espositive?
AC: Stiamo cercando di razionalizzare al massimo quello che abbiamo a disposizione, già negli anni passati il coefficiente di riempimento aveva raggiunto delle soglie interessanti. Oggi ci troviamo a fare un lavoro molto bello, ritornare a combattere con ogni metro quadrato a disposizione per poter offrire opportunità espositive. Negli spazi a terra abbiamo aumentato di circa 4000 metri quadrati la potenzialità di capienza rispetto alla passata edizione e abbiamo riorganizzato completamente la nuova darsena, quindi il grande marina che ospita le imbarcazioni Motor Yachts, riappropriandoci in toto delle banchine espositive nella loro massima estensione possibile per ospitare tra le 50 e le 60 imbarcazioni in più rispetto alla passata edizione.
LDA: Tuttobarche, oggi The International Yachting Media, è stata tenuta a battesimo proprio qui, al salone, quattro anni fa. All’epoca eravamo solo una piccola startup innovativa, ma voi ci avete dato spazio, sempre, in tutte le edizioni. Oggi siamo, anche grazie a voi, il media di riferimento per la nautica nel mondo. Quanto continuano ad essere importanti le nuove aziende e l’innovazione per il Salone nautico di Genova?
AC: E’ un aspetto davvero importante, fondamentale, che spesso viene trascurato perché le grandi aziende occupano molto spazio all’interno dell’organizzazione. Credo però che per un prodotto come il salone nautico, che non deve solo dimostrare quello che oggi è il mondo della nautica ma deve essere anche uno stimolare per quello che deve diventare la nautica del futuro, sia fondamentale riuscire a coinvolgere realtà nuove, startup giovani, spesso motivate in termini propositivi per contaminare il mondo della nautica attuale e farlo crescere nel futuro. Faccio un esempio, quest’anno nel salone nautico ospiteremo una bellissima realtà del Politecnico di Milano che sta lavorando sulla costruzione e sulla gestione della vetroresina con le stampanti 3D. Un nuovo modo di performare per la nautica attraverso tecnologie innovative.
AC: Il salone nautico negli ultimi anni ha sempre voluto fare un mestiere importante, non voler essere solamente la vetrina per chi ha il processo d’acquisto come motivo di visita, quindi banalmente vuole venire a comprarsi un’imbarcazione o un accessorio, ma vuole essere anche un momento di condivisione della passione del mare. Quindi abbiamo sempre cercato di introdurre all’interno del salone contenuti e contenitori che fossero trasversali per far vivere un’esperienza ad ogni singolo visitatore. Da un paio d’anni abbiamo introdotto con forza, e anche con fatica, il mondo degli sport, del primo contatto con l’acqua, perché chiunque possa provare l’esperienza e la bellezza di poter vivere il mare. Magari cominciando con un piccolo paddle, una canoa per poi arrivare a diventare armatore. Se non hai la passione per il mare, la nautica perde e perderà utenti.LDA: Passiamo ora ai visitatori. Ho visto che avete in serbo moltissime attività e novità, di che si tratta?
LDA: Alessandro, come sai, The International Yachting Media viene letto in tutto il mondo. Quali sono i consigli che daresti ai visitatori che dal 21 settembre arriveranno a Genova per vedere il salone?
AC: Sicuramente quello di fermarsi un po’ di più a Genova. La Liguria è un territorio straordinario, difficile da scoprire ma con realtà veramente bellissime, uniche, che caratterizzano il nostro Paese e ne fanno una forza nel mondo della nautica. Se oggi facciamo una considerazione meramente qualitativa, non credo ci sia un hub più bello dell’ Italia dove fare nautica da diporto. Probabilmente negli ultimi tempi, complici la crisi, le difficoltà e anche un po’ le nostre caratterialità abbiamo teso a nascondere più che a valorizzare gli aspetti belli del nostro Paese. Ma noi siamo innovativi, propositivi, abbiamo sempre la capacità di uscire da situazioni complesse e siamo nati e viviamo in un territorio che ci è invidiato da tutto il mondo. Quindi fermatevi un po’ di più a Genova, oltre al salone nautico visitate anche la città e la Liguria.