IL SALONE NAUTICO DI GENOVA E’ PATRIMONIO ITALIANO
Tra pochi giorni si terrà l’inaugurazione del Salone Nautico di Genova.
Dopo oltre sessant’anni possiamo tranquillamente affermare che questa importante esposizione che rappresenta l’eccellenza del design, dell’industria e della tecnologia nazionale del settore è ormai entrata a pieno titolo nel patrimonio italiano.
DE ANDRE’, L’UOMO CHE IMMAGINO’ IL SALONE
La prima edizione del salone risale al 1962 e tutto si deve all’intuizione di un uomo in particolare: Giuseppe De Andrè, padre del noto cantautore Fabrizio. De Andrè, torinese di nascita si trasferì in seguito a Genova, impegnatosi in politica ricoprì il ruolo di vice sindaco della città eletto nelle file del partito repubblicano.
A metà degli anni ’50, con il sostegno dell’allora sindaco avvocato Vittorio Pertusio, promosse la costituzione dell’ente fiera di Genova ritenendo che la “Superba” avrebbe dovuto avere un proprio quartiere fieristico al pari di Milano. Da subito divenne presidente del nuovo ente.
L’ente gestì quindi la costruzione dei padiglioni nelle aree alla foce del torrente Bisagno su progetto redatto dall’architetto Luigi Daneri allievo del grande Marcello Piacentini. Nel 1962, tutto fu pronto e si procedette alla inaugurazione della prima edizione.
Alla cerimonia partecipò in rappresentanza del Governo guidato da Amintore Fanfani il sottosegretario del Ministero del Tesoro senatore Alfonso De Giovine, il sindaco Vittorio Pertusio, l’arcivescovo di Genova cardinale Giuseppe Siri e, ovviamente, il presidente De Andrè.
COL SALONE L’ITALIA SCOPRIVA LA NAUTICA
Il biglietto di ingresso al salone costava 250 lire e i visitatori furono complessivamente quasi 300 mila. Genova, per giorni, fu invasa da espositori e visitatori che presero d’assalto alberghi e ristoranti in entrambe le riviere.
Anche se i porti disseminati lungo le coste erano ancora pochi, l’Italia aveva scoperto la nautica e dimostrava di apprezzarla anche come “status symbol” di un crescente benessere.
L’UNICA BARCA IN ACQUA
Era un salone nautico ma tutte le barche esposte erano sistemate nelle aeree esterne o all’interno dei padiglioni.
L’unica barca in acqua era un motoryacht lungo 14,50 metri, modello Giannutri, e realizzato dai cantieri Picchiotti di Viareggio (azienda acquisita negli anni ’90 dalla Perini e oggi di Italian Sea Group di Carrara.
L’imbarcazione, grazie alla sua presentazione al salone, venne molto apprezzata da una clientela elitaria e dal 1962 al 1967 ne vennero prodotti poco meno di trenta esemplari.
Questa scelta espositiva aveva una motivazione considerata plausibile all’epoca. Gli espositori erano infatti poco propensi a mettere in acqua le barche: anzitutto perchè in acqua le barche si sarebbero sporcate (all’epoca l’acqua nello specchio del porto di Genova era decisamente sporca) e, inoltre, viste dalla banchina le barche sembrano più piccole. Invece, sistemate sulle loro invasature, sembravano imponenti.
DAL 1967 LA RAPPRESENTANZA DELL’INDUSTRIA NAUTICA
Nel 1967, sulla scia del primo lustro di attività del salone e del crescente sviluppo del settore, si costituisce l’associazione di rappresentanza dell’industria nautica, prima come Ucina e poi come Confindustria Nautica.
Il settore nautico viene dunque riconosciuto, a tutti gli effetti, come uno degli asset di sviluppo economico del Paese.
SI AGGIUNGE IL PALASPORT
Dal 1965 l’area espositiva si arricchisce di un ulteriore spazio che ne diventerà il simbolo: il palasport. L’avveniristica struttura, la prima grande tensiostruttura realizzata in Europa, il cui progetto porta la firma di Leo Finzi, Lorenzo Martinoia, Remo Pagani e Franco Sironi.
NEL 1991 ARRIVA IL DESTRIERO
L’edizione del ’91 sarà certamente annoverata tra quelle più memorabili. In darsena è infatti visibile il Destriero, il 70 metri dalla linea filante voluto dal principe Karim Aga Khan e costruito da Fincantieri. Il salone porta bene e l’anno successivo l’imbarcazione conquisterà il prestigioso Nastro Azzurro, il record di traversata atlantica.
I PRESIDENTI AL SALONE
Dal 1962 ad oggi il Salone Nautico di Genova ha rappresentato una ambita “passerella” istituzionale e politica, praticamente tutti i Presidente del Consiglio hanno partecipato alle inaugurazioni. Invece solo due Presidenti della Repubblica, nel corso degli anni, hanno visitato il Salone Nautico.
Francesco Cossiga negli anni ’80 e poi nel 2018 Sergio Mattarella.
IVAN DROGO INGLESE
Ivan Drogo Inglese è docente di valorizzazione dei beni culturali, presidente dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano nonché segretario dell’Intergruppo Parlamentare del Patrimonio Italiano.