Al SATEC 2021 le conclusioni del convegno “Nuove rotte per la nautica”, svoltosi oggi in teleconferenza da Sanremo e organizzato da Confindustria Nautica, offrono il ritratto di un’industria nautica italiana volta verso un futuro roseo seppur soggetto a minime oscillazioni dovute all’emergenza. I dati di tendenza del comparto, pertinenti all’anno in corso e decisamente incoraggianti, sono stati discussi dalle figure istituzionali della regione Liguria e dagli ospiti della convention. Di buon auspicio il commento di Giovanni Toti, presidente regione Liguria, che fra l’altro ha detto: «Il momento è importante. Vediamo l’effervescenza del settore nautico». Fra gli esperti partecipanti al convegno anche Carlo Maria Ferro, Presidente ICE Agenzia; Marina Lalli, Presidente Federturismo; Barbara Amerio, Presidente Confindustria Imperia e Presidente Assemblea Settore Navi di Confindustria Nautica. Oggetto dell’incontro sono stati temi di export, infrastrutture, turismo, promozione produzione e politica industriale.
SATEC 2021 i dati sono confortanti
Quanto ai dati si prospetta un incremento del fatturato con un trend della produzione cantieristica 2020/2021 che vede a campione del 40% ampie probabilità di crescita toccando punte superiori al 20%. Previsioni di stabilità confortate da un campione del 66%, per quanto riguarda l’andamento del fatturato delle reti vendita della cantieristica. Buoni i margini di manovra anche sulla componentistica, settore che prospetta ad ampio raggio una crescita fra il +10% e il +20%; e valori al +20% di crescita, supportati da un largo campione del 45%, sono corrisposti ai dati del trend di porti, servizi e charter.
«L’Italia, dopo la Germania, è stato il paese del G8 che meglio ha reagito all’emergenza. Già da molti mesi, l’export è in crescita e saprà dare un contributo molto veloce alla ripresa, più di quanto non abbia fatto nel 2008», ha detto Carlo Maria Ferro, esprimendo fiducia nell’operato del governo con riferimento al PNRR.
La nautica guarda fiduciosamente ai finanziamenti governativi di settore, lo conferma anche Marina Lalli: «A livello governativo si parla di finanziamenti per il settore, specificando che il turismo è totale nella sua interezza, trasversale su tutto e interconnesso, e la nautica è un punto importante».
Molto positivo anche l’intervento di Barbara Armerio che ha affrontato l’argomento inoltre sotto il punto di vista degli afflussi turistici dall’estero e quello ambientale: «La produzione spinge con ottimi risultati in tutti i comparti. Manteniamo la leadership mondiale per le imbarcazioni oltre i 24 metri da più di 20 anni, oltre il 50% della produzione mondiale è italiana. L’emergenza sanitaria ha fatto scoprire la nautica come momento di libertà, con un ritorno nel 2020 del consumo interno e delle famiglie. A soffrire –– continua Barbara Armerio – è stato invece il reparto servizi, charter e noleggio. Quest’anno i presupposti sono buoni, con voli Covid-free a riportare la clientela americana. Il turismo nautico ha l’opportunità di puntare su un’unica destinazione come (il) “Mediterraneo”, con 46mila km di coste, in cui l’Italia ha la centralità. Un tema strategico in tutte le aziende è quello della sostenibilità ambientale e sociale: in Italia i livelli sono molto buoni, grazie a prodotti tecnologici e innovativi che rispondono a tutti i requisiti. Importanti le attività di Ricerca e Sviluppo, con lo studio di motori elettrici e ibridi».
Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, a margine della convegno inserito nella cornice del SATEC 2021, ha sottolineato anche l’impegno della federazione accresciutosi esponenzialmente proprio nell’ultimo anno con «risultati importanti». «È importante essere qui oggi – ha aggiunto Saverio Cecchi – a trattare i temi che servono al Paese e alla nautica per guardare il futuro. E lo facciamo da diversi e qualificati punti di osservazione sul nostro settore che ha sempre mostrato grande capacità di reazione e si candida a trainare la ripartenza del nostro Paese».