HomeScanner Envy 1200 HT, con 850 cavalli si naviga sul velluto
Scanner Envy 1200 HT, con 850 cavalli si naviga sul velluto
Scanner Envy 1200 HT, prova con una doppia di Yamaha 425.
Quando una carena è fatta bene non servono molti cavalli. Questo è un postulato che dovrebbe sempre guidarci quando cerchiamo un’imbarcazione tecnicamente perfetta, ovvero dotata di linee d’acqua in grado di minimizzare gli attriti e di navigare in scioltezza nelle varie condizioni meteo marine. Caratteristiche che lo Scanner Envy 1200 HT che abbiamo appena provato dimostra di avere visto che, con pochi cavalli davvero, offre prestazioni fuori dal comune.
La prova dello Scanner Envy 1200 HT con due Yamaha 425
E’ pomeriggio inoltrato quando salgo a bordo dell’ Envy 1200 HT, siamo sul lago Maggiore e i colori autunnali si riflettono sulla candida livrea di questa imbarcazione creando una vista d’insieme decisamente intrigante. I motori borbottano al minimo mentre usciamo dal porto in questo scenario da favola ed io penso che son proprio curioso di vedere come andrà con questa motorizzazione.
850 cavalli su un imbarcazione di questo livello non son molti, abbiamo degli interni veri, il ponte in teak ed il pieno di carburante, ad occhio, in ordine di marcia saremo nell’ordine delle 8 tonnellate complessive.
Eppure, appena poso la mano sulle manette e spingo in avanti, lo Scanner scatta in avanti ed esce dall’acqua con una facilità inaspettata. Mi fermo, perchè non ci credo, e ci riprovo ottenendo lo stesso risultato. Cavoli il minimo di planata è fra i 10 e gli 11 nodi, pazzesco!
Accelero a fondo e il maxi rib scatta in avanti, 20, 30, 40 e non si ferma. Arriviamo a 45 nodi in un battito di ciglia, poi trimmo i due fuoribordo fino al limite e arrivo a leggere 47,4 nodi di velocità massima, uno spettacolo.
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L’Hard Top dello Scanner Envy 1200 HT è studiato bene e la protezione dal vento, anche a questa velocità, è sostanzialmente perfetta. Oggi ci sono 10/12 gradi ed io navigo senza aver freddo, non male davvero.
Rallento fino a trenta nodi circa e comincio ad effettuare una serie di virate, prima larghe poi strette, cercando di metter in difficoltà questa barca ma lei, semplicemente, se ne infischia e continua a navigare come fosse sui binari. Disegno dei cerchi per creare delle onde che poi attraverso senza rallentare, l’Envy si solleva e poi ridiscende queste montagne d’acqua artificiali senza sbattere, senza mai un’incertezza. Che carena ragazzi, che carena …
Ci fermiamo e cedo i comandi a Fabio Montemitro, voglio fare qualche scatto con il drone, questa luce è troppo particolare per non portarsi a casa qualche immagine. Mi alzo in volo, comincio le riprese e in un attimo comprendo il vero motivo per cui lo Scanner Envy 1200 HT ha cosi tanto successo, è davvero bella. Cosi bella che ogni scatto, istantaneamente, crea un’emozione difficile da dimenticare.
Come è fatto lo Scanner Envy 1200 HT
Se la carena del nuovo Scanner Envy 1200 HT ci ha stupiti, il suo piano di coperta non è certo da meno. E’ un capolavoro di design ed ergonomia che ben riesce a sintetizzare i vantaggi di una coperta walkaround, con quelli di un maxi-rib pontato, ingrado quindi di realizzare ottime volumetrie al ponte inferiore.
Grazie infatti ai due gradini posti al limite del cockpit, i passavanti si alzano di quota per creare preziose altezze interne mentre in coperta delimitano i contorni di un grande prendisole di prua.
Tornando a poppa, in posizione centrale, troviamoa un grande prendisole che, grazie ad uno schienale translabile, svolge anche la funzione di divano poppiero della graziosa dinette che consente a ben quattro persone di pranzare o cenare all’aperto nella massima comodità.
Più a prua troviamo il grande mobile centrale che, se da un lato ospita un mobile cucina completo di tutto, dall’altro ospita le due poltrone di pilotaggio, antistanti al generoso quadro strumenti.
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Sopra tutto questo l’Hard Top, la realizzazione che più di tutto caratterizza questo Maxi-Rib e che, oltre ad ombreggiare questo complesso, ripara dalle intemperie e genera, sfruttando la continuazione del parabrezza, il prendisole di prua.
A sinistra troviamo la discesa al ponte inferiore che, come appena scritto, stupisce per dimensioni grazie alla pontatuta di prua. All’interno troviamo infatti un disimpegno che ospita a sinistra un divano a murata e a dritta un enorme bagno privato, dotato addirittura di un box doccia separato.
Verso prua un letto king size completa elegantemente gli interni dello Scanner Envy 1200 HT che, a dispetto dei suoi dodici metri, offre un comfort da imbarcazione di taglia decisamente superiore.
La qualità della costruzione di questo maxi-rib è percepibile ovunque, sia sopra che sotto coperta, altra caratteristica che distingue le imbarcazioni di questo iconico cantiere che, da molti anni, produce imbarcazioni di livello sopraffino.
Un livello di cui, come avrete già capito, lo Scanner Envy 1200 HT è un degno rappresentante.
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Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura.
Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.