Nessuna manutenzione e nessun rimessaggio a fine stagione: questa è la sorte che tocca al tender Selva 320 Vib una volta che l’estate è passata. La procedura è: sgonfiaggio, apertura valvole, arrotolatura ‘come viene viene’ e infine legatura in coperta, senza nessuna protezione fino alla stagione successiva. In questo modo sottoponiamo l’attrezzatura ad una vita stressante e non certo usuale a bordo delle nostre amate imbarcazioni, così che il periodo di test possa facilmente simulare il doppio del tempo o anche più.
Ci siamo: la “Crociera delle 1000 miglia nel Tirreno” è salpata da Varazze, rotta Isole Eolie, passando per Capraia, Isole Pontine e Campane, per poi ritornare a Varazze, se Eolo lo permetterà, toccando la Sardegna e la Corsica.
La messa in opera
Sciogliamo i nodi e i legacci che tenevano il Selva 320 Vib fermo all’albero e lo apriamo sul ponte a prua. È sporchissimo naturalmente, il colore bianco iniziale è diventato una calda tonalità sabbia del deserto.
Grossi cristalli di sale si sono formati al suo interno, li togliamo senza fare troppa attenzione; il gonfiatore a mano spinge aria nei tubolari che sembrano integri, così come le valvole che, una volta serrate, non trafilano aria per nulla. Mentre lo gonfiamo, una dopo l’altra le cinque camere d’aria acquistano pressione, andando per gradi, una alla volta tutte arrivano ad avere la giusta tensione. Un buon inizio, non c’è che dire. I tubolari del Selva 320 Vib sono rigidi il giusto, il pagliolo gonfiabile ad alta pressione idem. È pronto da varare: il gommone è piuttosto leggero, lo gettiamo letteralmente fuoribordo, la sua cimetta di ritenuta annodata sul golfare di prua è quella utilizzata anche per trainarlo a poppa durante la navigazione, il punto di fissaggio non presenta alcun segno di cedimento.
Ora si tratta di lavarlo per riportarlo, se possibile, agli antichi splendori, chissà se ci riusciremo…. Un prodotto di pulizia apposta per il tessuto gommato dei tender è quello che ci vuole: qualche spruzzata ad inumidire le superfici originariamente bianco latte del tender, 15 minuti di attesa e… voilà, come per magia il candore del tessuto sintetico torna praticamente a risplendere, non ci aspettavamo certo di fare così in fretta! Anche il pagliolo pneumatico ad alta pressione, caratteristico per avere un trattamento superficiale antiscivolo, si pulisce facilmente, così come lo specchio di poppa e i flaps stabilizzatori.
Siamo sorpresi dal risultato estetico, dalle prestazioni dimostrate dai materiali di costruzione e dalla manifattura accurata e resistente con cui è realizzato questo Selva 320 VIB, anche perché l’inverno è stato lungo e climaticamente pesante e i vari lockdown non ci hanno nemmeno permesso di avvicinare la barca per un controllo.
Ora siamo in navigazione già da un po’ e il gommone viene messo in acqua spesso e issato a bordo sempre per lo stesso punto di fissaggio.
L’abbiamo anche volutamente lasciato al traino in situazioni di vento e mare, ma questo tender non patisce proprio nulla!
La prova del Selva 320 VIB
Stiamo utilizzando questo Selva 320 Vib nella nostra “Crociera delle 1000 miglia in Tirreno”. Il tender si rivela un compagno di viaggio insostituibile dato che, quasi sempre, rimaniamo per la notte ancorati in rada.
Mi stupisce il diametro dei tubolari davvero generoso che regala una stabilità eccezionale al battello e lo rende, soprattutto, molto asciutto quando si naviga in quattro persone con onda corta da vento.
La chiglia pneumatica molto rigida crea una superficie d’appoggio veramente stabile e antiscivolo;
la conformazione a V aperta convoglia quel poco d’acqua presente a centro barca verso poppa.
La carena a V é più che sufficiente per ottenere una buona stabilità direzionale, importante in caso di vento forte.
I remi, con la loro sede in gomma dura che li tiene sicuri quando non in uso, risultano ben dimensionati e pienamente utilizzabili.
La leggerezza del Selva 320 Vib sembra andare in contrasto con la solidità e la qualità dei materiali, ma ci fa molto piacere quando si tratta di varare ed alare il gommone.
Selva Marine
Viale dell’industria 13 – 23037 Tirano (SONDRIO). Numero verde: tel. 800 357 935
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