Selva Marine : così nasce un motore fuoribordo

Selva Marine: dal metallo al motore fuoribordo. 

“Ci sono solo due aziende in Italia in grado di passare da un panetto di alluminio ad un motore completo. Una è Ferrari, l’altra siamo noi”

Inizia con questa affermazione il nostro viaggio all’interno dello stabilimento di Selva Marine a Tirano. E  sono parole decise quelle di Carlo Selva, quarta generazione della famiglia, attiva in azienda.

Soprattutto, se pensiamo che Selva Marine opera in un settore, quello dei motori fuoribordo, che si è polarizzato sempre di più nelle mani delle grandi multinazionali, giapponesi ed americane. E’ difficile competere con questi colossi, ma Selva con la sua capacità produttiva e il suo alto standard qualitativo ha fatto molto di più.

L’azienda infatti, oltre a realizzare una propria linea di motori fuoribordo, produce componenti di precisione per conto di molti grandi marchi. 

Una dimostrazione che le realtà efficienti del made in Italy possono emergere e competere ad armi pari nel mercato globalizzato.

Tornando alle parole di Carlo Selva e al suo paragone, possiamo dirvi che non potendo certificare la Ferrari, poiché non l’abbiamo mai visitata, con Selva invece possiamo farlo, e con enorme piacere.

E’ qui infatti, come fossimo in una puntata di “Come è fatto”, che abbiamo visto con i nostri occhi un panetto di metallo trasformarsi in un motore fuoribordo.

Come nasce un motore fuoribordo?

Siamo partiti dalla fonderia di Selva Marine, dove per cinque giorni a settimana, viene ininterrottamente fuso l’alluminio che viene poi colato negli stampi. La successiva pressatura da la forma ai pezzi. Gli stampi in fonderia sono più di 250, e la capacità produttiva del reparto arriva a “sfornare” fino a 600 diverse componenti al giorno.

Alcuni pezzi hanno forme complesse e necessitano di una lavorazione di precisione.  Per questi motivi vengono lavorati direttamente nell’officina meccanica, dove i torni, che hanno diverse dimensioni, funzionano a pieno ritmo. Alcuni torni sono tecnologici, sono quelli di nuova generazione che possono lavorare anche in asse trasversale, e necessitano di un’attenta programmazione digitale.

Raggiunta la forma, i semilavorati in alluminio vengono prima sabbiati con una speciale polvere in inox, poi immersi in un liquido anticorrosivo. Vengono successivamente stuccati e sottoposti a più cicli di verniciatura.  Questi trattamenti, effettuati da mani esperte, vengono eseguiti per estetica e per garantire una maggiore durata nel tempo.

A questo punto i componenti confluiscono all’officina di montaggio.

E’ situata nella campata centrale dello stabilimento, qui per prima cosa vengono eseguiti i test sulle parti che poi vengono assemblate secondo le necessità.

Alcune verranno assemblate per diventare motori fuoribordo completi, altre si fermeranno ad uno stadio precedente, poiché verranno spedite per diventare motori di altre case motoristiche. Durante la nostra visita, ad esempio, gli addetti erano intenti a lavorare alcuni piedi per motori fino a 700 cavalli. Davvero enormi, visti fuori dall’acqua.

Una piccola curiosità è che il reparto è circondato da maschere e dime per il montaggio, sono centinaia e delle più svariate forme e dimensioni. Accumulate nei decenni di attività, le dime vengono utilizzate per agevolare le lavorazioni dei prodotti e sono un vero vanto per l’azienda poiché sono anch’esse realizzate internamente.

Alle spalle dell’officina Selva Marine è attrezzata anche per temprare i metalli. E’ un trattamento che conferisce al metallo doti di resistenza meccanica superiori a quelle dei metalli che si raffreddano lentamente.

Ci si trasferisce così nella sala prove, dove i motori fuoribordo vengono testati per analizzarne la potenza e le emissioni inquinanti. Un passaggio molto importante al fine della certificazione. La sala ospita una serie di vasche in cui vengono alloggiati i motori come se fossero in acqua, viene anche utilizzata come un laboratorio per testare lo sviluppo di prodotti innovativi. Quello si sviluppa all’interno è spesso segreto, non possiamo infatti rivelare quello che abbiamo visto, possiamo però affermare che le nuove idee qui sembrano aver trovato il loro habitat naturale.

Altro tema importante sono le certificazioni. Selva Marine, per essere fornitrice di grandi marchi internazionali, a maggior ragione se sono Giapponesi, deve avere una sfilza di certificazioni di qualità esterne, sia sulla produzione che sugli addetti ai lavori.

Carlo ci dice scherzando che  ha perso il conto di quante siano, ogni marchio ed ogni nazione ne richiedono di diverse. Un processo tanto importante quanto dispendioso ma, chiaramente, rappresenta anche la miglior garanzia di come sia alto il livello di qualità espresso da questa azienda italiana.

La storia di Selva Marine

Il boom economico degli anni sessanta era fonte di opportunità per gli imprenditori italiani. Soprattutto in un settore, quello della nautica da diporto, che si trovava agli albori. Un’opportunità che Lorenzo Selva Sr, il fondatore di Selva Marine, seppe cogliere.

Nel dopoguerra, l’azienda, produceva a sesto San Giovanni pezzi meccanici per conto di alcuni storici produttori italiani di automobili. Nello stesso periodo, il famoso motonauta Ezio Selva, regatava con un motore fuoribordo realizzato nella fabbrica di famiglia.

Durante una gara all’idroscalo di Milano, conobbe il rappresentante di una grande azienda tedesca interessato alla realizzazione di un motore fuoribordo adatto alla grande produzione da diporto. Da quella richiesta nacque il primo e storico fuoribordo 3 cavalli marchiato Selva.

Il patron dell’azienda, Lorenzo Selva Sr,. nel 1959 si era trovato di fronte ad alcune difficoltà che insorgevano con i tradizionali clienti dell’automotive, fiutò l’affare e decise di dare una svolta alla sua attività. Trasferì la produzione a Tirano, facendo dei motori fuoribordo il core business aziendale a cui, negli anni, aggiunse la vendita di motoscafi cabinati e gommoni.

Ora Selva Marine, dopo più di mezzo secolo di storia e ancora gestita dalla famiglia Selva, è una realtà italiana di respiro internazionale, in grado di realizzare da zero un motore fuoribordo con un ciclo produttivo interno completo.

Selva Marine

Viale dell’industria 13 – 23037 Tirano (SONDRIO)
Numero verde : 800 357 935
Redazione

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