Per gli amanti del mare arriva una scusa in più per stare a contatto con il proprio elemento naturale preferito: si tratta di “Mente Blu: la sorprendente scienza che mostra come stare vicino, dentro, sopra o sott’acqua possa renderti più felice, più sano, più connesso e migliore in ciò che fai“, “Blue Mind: The surprising science that shows how being near, in, on or under water can make you happier, healthier, more connected and better at what you do”.
Si tratta di un volume scritto da Wallace J. Nichols che racchiude un decennio di ricerche scientifiche volte a dimostrare come la vicinanza all’acqua stimoli il rilascio delle sostanze chimiche (serotonina, dopamina e ossitocina) legate alla felicità.
Qualche esempio?
In quanto esseri umani, siamo legati all’elemento dell’acqua fin dall’inizio della nostra vita. Basti pensare che il corpo dei bambini è costituito per il 75% da acqua, una percentuale che diminuisce sempre di più con il passare degli anni. La forte connessione biologica che abbiamo con l’acqua, legata proprio alle prime fasi della nostra vita, porta il cervello ad avere una risposta immediata e positiva quando osserviamo il mare.
A sostegno della sua dissertazione, Nichols cita uno studio del 2011 basato su una applicazione chiamata Mappiness. Questa applicazione ha analizzato il livello di benessere dei 22.000 partecipanti, ai quali veniva richiesto di valutare il proprio livello di benessere in diversi momenti della giornata. Le risposte degli utenti hanno mostrato che le persone non solo sono più felici quando si trovano all’aria aperta ma lo sono ancora di più quando nelle vicinanze c’è un corpo d’acqua.
Per chi non potesse fisicamente avvicinarsi all’acqua, anche la vista di una fotografia può aiutare: se i paesaggi urbani attivano le aree del cervello principalmente legate allo stress, i paesaggi naturali e in particolar modo quelli marittimi stimolano invece atteggiamenti positivi e stabilità emotiva.
Alla luce di quanto spiegato nel volume di Nichols, non dovrebbe quindi stupire che un progetto di ricerca del 2003 abbia mostrato come il blu sia il colore preferito in tutto il mondo. Del resto ci siamo evoluti e abbiamo sempre vissuto in un pianeta dominato dal profondo blu dei cieli e degli oceani, declinato in tutte le sue possibili sfumature: è inevitabile che il nostro cervello si accenda di positività di fronte a tali paesaggi.