Arrow 460 Granturismo, la barca secondo Mercedes

Le contaminazioni, gli sconfinamenti delle grandi realtà industriali in campi diversi da quello d’origine, non sono certo una novità. Soprattutto oggi, chi controlla aziende leader in qualsiasi campo, cerca di diversificare le proprie attività attingendo a settori complementari, intraprendendo strade industriali parallele a quelle dell’azienda madre. In questa ottica le aziende automobilistiche hanno cominciato a rivolgersi alla nautica come ad un settore a loro complementare: in fondo di motori si tratta. E questo anche con risultati di assoluta eccellenza, basti pensare all’Aston Martin 37 presentato al recente salone di Miami. Eppure in Mercedes, con l’Arrow 460 Granturismo, ci si è spinti concettualmente oltre.

Lo yacht, varato lo scorso anno da Silver Arrows Marine, società creata ad hoc, non è solo un’imbarcazione con un marchio d’appartenenza: è un concept, un’imposizione del proprio stile estetico, e tecnologico, al mondo della nautica. Per intenderci: se tirasse fuori le ruote, invece di scivolare sull’acqua, nessuno si stupirebbe. La genesi dell’Arrow 460 Granturismo è complessa, e nasce dalla sinergia tra diverse realtà imprenditoriali ( legate all’automotive come alla nautica ), dal contributo di importanti architetti navali come Tommaso Spadolini e Martin Francis, e dalla coordinazione di  Mercedes-Benz Style, la società che esporta lo stile Mercedes in settori come l’aeronautica, gli oggetti di design, e molto altro. Il risultato è qualcosa di nuovo e anticonvenzionale, inutile negarlo.

Le forme esterne dell’Arrow 460 Granturismo si distendono verso poppa a partire da una prua affilata, che si raccorda come fosse un cofano alla tuga, la quale presenta a sua volta finestrature laterali ad arco, e un enorme parabrezza frontale ricurvo.

Con la poppa corta, e la livrea argento, l’accostamento estetico ai modelli coupé, top di gamma della casa tedesca è immediato. Ma non è ovviamente “tutto qui”. La ricerca di un comfort analogo a quello dei modelli di punta di casa Mercedes non cede ad alcun compromesso “nautico”, e parte dai materiali. Il piano di calpestio è in Esthec, un materiale composito alternativo al legno, posato però in modo continuo, senza simulare le toghe.

Le finestrature, elemento essenziale di questo yacht, sono di derivazione aeronautica, con la caratteristica inedita di poter variare il proprio grado di trasparenza con un comando elettronico. Le tappezzerie, i pannelli e il pavimento in legno di eucalipto, l’utilizzo del  nabuk blu, o gli elementi in cuoio di Foglizzo, ripropongono per gli interni il lusso di un’auto esclusiva.

Tutta la vita di bordo si sviluppa a partire dall’incredibile loft interno, un open space che, grazie alla tecnologia profusa in questa zona, sa trasformarsi da zona giorno, a zona notte, e ancora in ambiente a contatto con l’esterno. Tutto con il solo tocco di un pulsante.

Normalmente le sedute laterali, e il divano avvolgente a prua, possono ospitare 10 persone in un ambiente libero da ostacoli, ma appena necessario può comparire il tavolo in cristallo centralmente al grande divano ovale, che trasforma quel settore in zona pranzo.

Oppure può scomparire il tavolo, mentre al suo posto un piano centrale trasforma lo stesso divano in un letto dalle alte sponde, e tutto il loft, grazie anche ai led notturni, in una cabina armatoriale da sogno. Non basta: le due finestrature laterali ( 3 metri per 0,75 e 220 kg di peso ), si abbassano elettricamente, mentre le tre sezioni del parabrezza, grazie ad un controllo idraulico, possono elevarsi di u

n metro.

Questo  trasforma di fatto gli interni in un ambiente aperto, sovrastato da un “pergolato” ad alta tecnologia. Quasi superfluo aggiungere che tutti i sistemi di bordo, dalla musica alla strumentazione, sono collegati in rete wi-fi, e sono controllabili da tablet. Anche gli esterni  sono “trasformabili”, con la spiaggetta che fuoriesce orizzontalmente dalla sezione inferiore poppiera, e porta l’area complessiva della zona pozzetto a 9 metri quadri.

Come sulle auto di lusso, in qualche modo anche la guida dell’Arrow 460 Granturismo è “servoassistita”, e resa facile anche per chi non ha l’esperienza di conduzione di un comandante. Il joystick “twin disc express” consente manovre a bassa velocità in qualsiasi direzione, e permette ogni tipo di evoluzione all’imbarcazione, ma soprattutto il controllo elettronico sulla trasmissione consente una rapidissima inversione del moto senza alcuno stress meccanico. Una sorta di equivalente marino dell’ABS, nel caso in cui sia necessario un arresto d’emergenza.

Per Arrow 460 Granturismo si prospettano una primavera, ed un’estate, cariche di eventi e di partecipazioni ad altrettante manifestazioni, in cui i suoi ospiti potranno comprenderne l’unicità e la filosofia. Gli eventi partono dal Gran Premio di Monaco di F1 a fine maggio, e proseguono con il Festival del Cinema a Cannes, e ancora con i saloni nautici di Cannes e di Montecarlo. I successivi appuntamenti sono in corso di definizione. Un’ultima annotazione riguarda il prezzo: 2,5 milioni, tasse escluse, per un 14 metri non sono esattamente uno scherzo. Tuttavia, come per alcuni bolidi della strada, si può comprendere come questo rappresenti l’equivalente di uno sforzo, progettuale e tecnologico, capace di creare un oggetto unico nel suo genere.

Antonio Iaria

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