Solemar SX27: 100 miglia a bordo di un mini maxi-rib

100 miglia a bordo del nuovo Solemar SX27. 

Difficile rimanere indifferenti al ritorno in grande stile di Solemar. Sono gommoni mitici che, a partire dagli anno ’80, hanno letteralmente conquistato un pubblico di fedelissimi armatori che li sceglieva per le proverbiali doti di carena e per la spiccata attitudine alla crociera, anche a lungo raggio. 

Capirete quindi come, non appena mi si è presentata l’occasione, sono salito a bordo del nuovo Solemar SX27 per effettuare un lungo trasferimento, cosa che mi ha dato modo di testarlo a fondo.

La prova del nuovo Solemar SX27

Il clamore del salone nautico di Genova è un ricordo lontano quando entriamo nel bacino del Marina della fiera di Genova, è mattina presto e fa anche freddo. Il Solemar SX27 ci sta aspettando ancora sul suo invaso e ne approfitto per osservare la carena. La V di prua pronunciata e l’angolo di dead rise sono come piacciono a me, pronunciati, non sono un grande estimatore dei gommoni a carena piatta e questo non è fortunatamente il caso di questo gommone. Quattro pattini per lato completano il disegno di una carena che già così mi fa presagire che oggi navigheremo sul velluto.

La nostra destinazione è il Marina di Cala de Medici e, per raggiungerlo, ci aspettano 90 miglia di navigazione in condizioni meteo-marine variabili. Nel primo tratto il mare sarà mosso da un vento teso di tramontana, che dovrebbe mollare dopo aver lasciato la Liguria per regalarci un mare quasi calmo nell’ultimo tratto di rotta.

Il nostro Solemar SX27 viene varato, saliamo a bordo e, detto fatto, accendiamo il Mercury Verado V8 300, molliamo gli ormeggi ed usciamo dal porto. Questo gommone e dotato di due serbatoi da 140 litri ciascuno e gli strumenti segnano che abbiamo circa il 50% di carburante disponibile per cui, nonostante la proverbiale economicità dei Verado V8, dovremo per sicurezza fermarci a far rifornimento.

Le previsioni ci prendono e, appena usciamo dal porto, troviamo un po’ d’onda di mare vivo che arriva dal traverso di sinistra. Io accelero gradualmente ed il nostro gommone entra subito in planata, gia a 11/12 nodi. Do ancora un po’ di gas, arrivo intorno a 25 nodi e metto la prua sul promontorio di Portofino. A questa velocità e nonostante il mare che arriva di lato navighiamo davvero bene, la carena assorbe senza problemi le asperità ed il tutto si traduce in un grande comfort di navigazione, siamo a circa 4.000 giri e consumiamo 1,8 litri al miglio.

Il comportamento in mare di questo gommone, cosi come lo spazio disponibile a bordo, sono davvero molto simili a quelli di un maxi-rib, anche se il gommone misura meno di 9 metri. Solemar non ha lesinato con la vetroresina, con il gelcoat e con le rifiniture, siamo certamente a bordo di una barca molto ben fatta, lo testimonia la totale assenza di cigolii.

Accelero ancora e porto la velocità intorno ai 30 nodi, il Solemar SX27 naviga ancora molto bene per cui  decido che questa sarà la nostra velocità di crociera per il trasferimento. Siamo a 4.500 giri e consumiamo 2 litri al miglio che, visto l’allestimento di questo gommone e le sue due tonnellate di peso, mi sembra un ottimo risultato.

Arrivati a Punta Chiappa intravedo un tratto di mare più calmo, mi sembra l’occasione giusta per darci dentro e verificare le prestazioni. Do fondo alla manetta e il gommone accelera prontamente, arrivo a 44 nodi in un attimo poi trimmo di fino e regsitriamo una massima di 44,8 nodi. Davvero non male per un gommone così, non gli servono molti cavalli per andare forte. 

Rallento e comicio una serie di virate, prima larghe e poi sempre più strette, cercando di mettere in difficoltà la barca ma niente, lei continua a navigare come fosse sui binari. Controviro ed accelero ma nulla questo Solemar SX27 non scoda e non tende ad allargare, la carena è piantata in acqua e non c’è modo di trovarle un difetto. 

Riprendo la rotta, mi rimetto a 30 nodi e, in poco meno di un’ora e mezza arriviamo a Portovenere. Qui rallentiamo fino a 5/6 nodi e passiamo sotto la fantastica Chiesa di San Pietro, probabilmente uno dei luoghi più fotografati al mondo. Ci fermiamo qui a fare rifornimento e poi ripartiamo.

Da qui in poi il mare è davvero calmo per cui riprovo nuovamente la velocità massima del Solemar SX27 che, nonostante il serbatoio pieno, migliora fino a 45,6 nodi.

Da qui a Livorno navighiamo in scioltezza, sempre intorno ai 30 nodi, con un mare che diventa piatto e vitreo ed un cielo reso fosco dall’umidità. Passiamo le Secche della Meloria, Castiglioncello e, di nuovo in meno di un’ora e mezza, entriamo al Marina di Cala de Medici.

Ho navigato davvero bene con il Solemar SX27, è comodo, confortevole ma sopratutto naviga alla grande, questo gommone è certamente il degno erede di un marchio così prestigioso.

Dati della prova

RPM VELOCITA’ KNCONSUMO LT/NMCONSUMO LT/H
500 1,0 2,6 2,6
1.000 4,5 1,2 5,2
1.500 6,0 1,6 9,4
2.000 7,0 2,2 15,6
2.500 8,0 3,1 24,7
3.000 10,5 3,4 35,3
3.500 18,0 1,8 33,2
4.000 24,5 1,8 43,1
4.500 30,0 2,0 58,7
5.000 35,5 2,1 74,3
5.500 40,5 2,0 81,1
5.900 44,5 2,0 90,8

 

Come è fatto il Solemar SX27

Entry level di questa nuova gamma di imbarcazioni, il “piccolo di casa” ha ben poco da invidiare ai sui due fratelli maggiori. Solemar SX27 è fatto davvero bene, la qualità dei materiali, la gelcottatura e le rifiniture sono di alta gamma, non a caso l’ho definito un mini maxi-rib.

Il piano di coperta è studiato all’insegna della comodità e della sicurezza. Salendo a bordo da poppa si nota subito la plancetta che contorna il fuoribordo, è sagomata e dotata di un ottimo calpestio, qualità indispensabile per godersi i bagni in mare.

La dinette è accogliente ed intelligente, reclinando infatti il sedile di guida si ottiene un salottino dove quattro divani consentono a 7/8 persone di stare seduti intorno al tavolo, guardandosi in faccia, cosa non comune su gommoni di queste dimensioni. Il tavolino centrale è amovibile e consente anche di trasformare quest’area in un secondo prendisole da due persone che, altra nota di rilievo, lascia libero il passaggio verso prua.

La timoneria del Solemar SX27 è accostata a dritta e accoglie comodamente due persone che possono quindi navigare stando sedute qui, godendo di ottima visibilità in avanti. Il cockpit dispone di spazio più che sufficiente per accogliere due display, tutti gli interruttori, il sistema hi-fi, il VHF ed anche un tanto utile quanto opportuno spazio per caricare ad induzione gli smartphone.

Il roll-bar ospita le luci di navigazione, due casse acustiche ed un tendalino che va a coprire sia la dinette che la postazione di guida.

Spostandoci in avanti troviamo, sempre ricavata nella timoneria, una poltrona fronte marcia che, provata personalmente durante un cambio di guida, è comodissima e consente di allungare i piedi sul prendisole trasformandosi cosi anche in una chaise longue. Al di sotto di questa seduta si trova una piccola cabina interna dotata di wc, dove ci si può anche cambiare il costume bagnato.

A prua troviamo il prendisole principale che, davvero grande, non consente solo a due persone di prender la tintarella ma, leggermente inclinato, è anche il luogo ideale per i riposini al riparo dei teli ombreggianti. All’estrema prua troviamo bitte sovradimensionate e un salpancora che è posizionato in modo da non costringere ad acrobazie per utilizzarlo.

Insomma questo Solemar SX27 non è solo bello ma dannatamente intelligente, gli spazi sono sfruttati al massimo e le rifiniture sono impeccabili, altro che entry level, con questo gommone si va davvero ovunque.

Caratteristiche tecniche

 

Lunghezza fuori tutto

8,75 m

Larghezza fuori tutto

3,09 m

Larghezza a tubolare sgonfio

2,48 m

Pescaggio alla chiglia

0,80 m

Diametro tubolari

0,65 m

Numero di compartimenti

6

Dislocamento a secco

1985 kg

Capacita serbatorio carburante

2 x 143 lt

Capacita serbatorio acqua

47 lt

Capacita serbatorio acque nere

50 lt

Categoria di certificazione

CE – B

Portata persone

14

Potenza massima installabile

350 HP

Lunghezza gambo

XL

Motorizzazione consigliata

1 x Mercury Verado V8-300
Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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