Tra le attività di manutenzione della barca più importanti per la sicurezza, c’è quella di sostituire le sartie. Si tratta di un’operazione da effettuare periodicamente, ma che purtroppo viene spesso sottovalutata dagli armatori. In questo articolo vi spiegheremo perché è fondamentale sostituire le sartie e tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento: per farlo abbiamo interpellato Paolo Moretti della Rigg Service di Chiavari, che si sta occupando dei lavori di manutenzione e restauro del Daydreamer, la nostra storica barca di redazione.
«Per sapere quando occorre sostituire le sartie, di solito si tiene conto che occorre farlo ogni sette/dieci anni di vita della barca oppure ogni 40-50.000 miglia di percorrenza, a seconda di quale dei due traguardi si raggiunge prima. Questo perché la corrosione avviene dopo un certo periodo di tempo (a prescindere dall’effettivo utilizzo della barca), mentre l’affaticamento meccanico avviene con l’effettivo utilizzo della barca per la navigazione. Tuttavia, per evitare di avere problemi durante le crociere e per sapere quando si sta avvicinando il momento di sostituire il sartiame, a metà degli intervalli indicati (dunque ogni 3-4 anni e/o ogni 20-25.000 miglia percorse) è fondamentale compiere un’ispezione che includa anche una pulizia generale delle sartie, lucidandole e lubrificandole in caso siano in metallo».
«Dall’altra parte, però, le sartie in tondino tendono a subire maggiormente il fenomeno dell’affaticamento fisico alle loro estremità, sia per motivi costruttivi del materiale, sia in base al fitting che si usa: questo perché il sartiame in metallo è più sofisticato rispetto a quello in fune spiroidale, per cui, invece che avere attacchi snodati per natura (come per esempio le forcelle delle sartie in fune), hanno attacchi che lavorano su delle sedi sferiche e perciò compiono uno sforzo fisico maggiore per allinearsi».
«In definitiva, le sartie in tondino sono esteticamente più belle, nonché più leggere e più resistenti, ma hanno bisogno di una maggiore manutenzione rispetto alle sartie in spiroidale. La decisione di quale materiale utilizzare per il proprio sartiame sarà dunque una scelta dell’armatore in base agli elementi appena descritti».
«Non è inusuale nemmeno che, effettuando questo tipo di operazione sulle barche più vecchie, si vengano a scoprire gravi rotture del cavo in tutte le parti del rollafiocco, su cui è possibile intervenire solo aprendolo completamente, un profilo per volta, per tirare fuori le porzioni del trefolo.
Gli aspetti di cui abbiamo parlato sono molto importanti e bisogna prestare loro la massima attenzione: sapere quando e perché sostituire le sartie fa parte dell’ABC del rollafiocco, e anche se il velista magari non compie queste operazioni, è fondamentale che almeno sappia della loro necessità.
Sempre con l’obiettivo di sensibilizzare i proprietari di barche su queste operazioni e con l’intento di spiegarne le ragioni, nella prossima guida tecnica in programma spiegheremo l’operazione di sostituire le drizze metalliche con le drizze in tessile di nuova generazione.
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