Ogni anno Superyacht Report pubblica il suo “Superyacht Global Orderbook”, un grande sunto a livello globale di come va il settore della cantieristica delle big boats, quella sopra i 30 metri di lunghezza. E’ un documento che il settore nautico aspetta anno dopo anno perché è probabilmente la più affidabile fotografia dell’andamento economico di un compartimento molto difficile da quantificare.
Dai dati del Superyacht Global Orderbook risulta che l’Italia è leader nel mondo sulla base dei principali criteri che vengono utilizzati per misurare il “peso” dei grandi cantieri, a partire dall’indice di Tonnellate di Stazza (Gross Tonnage). Il portafoglio attuale dei produttori italiani è del 32%, mentre la percentuale per quanto riguarda il numero di ordini è del 42,7 %, cioè più 4,7% rispetto al 2015. Questo è uno dei dati più interessanti perché racconta bene una tendenza alla crescita.
Anche considerando come parametro la lunghezza totale (immaginando in sostanza di mettere in fila tutti gli yacht di più di 30 metri di lunghezza prodotti l”ultimo anno), ben il 41,7 % è stato realizzato da cantieri italiani.
In termini di unità consegnate tra il 2011 e il 2015 la percentuale occupata dai nostri produttori è del 37,2%, mentre per il 2016, su 424 yacht di lunghezza superiore ai 30 metri globalmente in costruzione, ben 177 (di lunghezza media di 44 metri) sono italiani.
Dati nel complesso più che incoraggianti, l’Italia da sola – volendo semplificare al massimo i dati – rappresenta più di un terzo della produzione mondiale di superyacht.
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