Tutorial Suzuki: la scelta dell’elica

Abbiamo incontrato Marco Massola, responsabile del team tecnico di Suzuki Marine Italia, in una delle loro concessionarie, la Nauticstore di Gianola, in provincia di Cuneo.

Una parte degli interni della concessionaria Suzuki NauticStore di Gianola (Cn)

Fra i temi che abbiamo affrontato e che svilupperemo nelle prossime settimane, c’è stato quello di una componente fondamentale del fuoribordo: le eliche. Soprattutto in un’ottica particolare: la scelta dell’elica che fa al caso nostro. Quali sono gli elementi da tenere in considerazione al momento di acquistare una nuova elica?

Secondo il responsabile tecnico della Suzuki, l’elemento discriminante è quasi banale: l’elica deve, alla massima apertura del gas, raggiungere il massimo dei giri ed esprimere, in quel range, che per i motori Suzuki è compreso fra i 5.800 e i 6.200 giri, la massima potenza, ossia quella dichiarata e scritta sulla calandra del motore.

In realtà non si tratta di una considerazione tanto banale, e soprattutto, per verificare che la condizione della massima velocità e massima potenza, condizionata da tanti fattori, sia rispettata, è necessario fare delle prove in mare. Viene da sè quindi, che prima di questo step se ne debbano affrontare altri.

Marco Massola, capo dello staff tecnico di Suzuki Marine, vicino a una delle loro eliche a 4 pale

Il primo riguarda la risposta da dare a una domanda fondamentale: che tipo di barca ho o mi voglio comprare e che utilizzo ne farò? Un battello da pesca o un gommone sportivo? Un piccolo open da crociera giornaliera o un tender? Risposto a queste domande, si aprono altri quesiti strettamente legati ai primi. Ad esempio: è meglio un’elica a tre o quattro pale? Non è una fatto di gusti.

Più pale ci sono – ci dice Marco Massola – e più difficile sarà raggiungere la velocità massima. Di contro, più pale ci sono e più la coppia sarà esuberante e quindi più facile e veloce sarà uscire in planata”.

 

Ne deriva che si ritorna alla prima domanda. A seconda dell’utilizzo e della tipologia di barca, sceglieremo una tre pale se cercheremo maggiore velocità a parità di potenza o una quattro pale, che esprime una miglior coppia, se ci serviranno reazioni più brillanti a scapito di qualche nodo di velocità massima.

Infine, per orientarci nella scelta, si apre anche il tema dei materiali. In questo caso si può dividere il campo in due grandi opzioni: alluminio o acciaio.

L’elica in alluminio presenta due vantaggi: maggior leggerezza e minor costo. Il suo limite è che oltre una certa potenza, diciamo fra i 100 e i 140 cavalli massimo, il materiale di cui è fatta non è più adatto. Quando infatti si sale di potenza e di conseguenza è plausibile pensare che anche il battello sia più pesante, le forze sono tali da poter deformare le pale in alluminio. Ecco che di conseguenza, l’uso di eliche in acciaio viene indicato per fuoribordo con potenze superiori ai 140 cavalli. Saranno più pesanti e più costose, ma daranno la garanzia di non deformarsi sotto la spinta in acqua.

Nico Caponetto

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