Una buona notizia per i diportisti italiani: UCINA, vince il secondo round e convince il governo ad abolire la tassa di possesso anche per le imbarcazioni da diporto superiori ai 14 metri.
“Quanto successo oggi è l’ulteriore riprova del confronto costruttivo dell’Associazione con le forze politiche e il Governo – dichiara Carla Demaria Presidente di UCINA – che arriva in un momento importante. Servirà a ridare fiducia al mercato. Ringrazio i Sottosegretari del Mef, Baretta e De Micheli, il presidente PD alla Camera, on. Rosato, e l’on. Arlotti, e l’on. Garofalo (AP) per aver combattuto questa battaglia”.
Reintrodotta dal governo Monti nel 2011 con il “Decreto Salva Italia”, la tassa di possesso aveva colpito duramente un settore già crisi dandogli un affondo fatale, le successive ispezioni a tappeto della GdF nei marina italiani avevano poi corollato il tutto generando un’isteria collettiva totale.
UCINA era riuscita nel 2013, con un decreto modificativo, a far abolire la tassa per le imbarcazioni fino a 14 metri (e a farla ridurre del 50% a quelle più grandi), oggi completa l’opera è mette le basi per il rilancio di un’industria che occupa centinaia di migliaia di lavoratori nel nostro paese e che è anche il simbolo di un Made in Italy di cui il nostro governo di certo non incoraggia la diffusione.