Teak sintetico : il successo di Flexiteek raddoppia le superfici di Teaknotek
Avevamo già avuto modo di approfondire il tema l’anno scorso, il teak sintetico sta fortunatamente prendendo sempre più piede.
Pratico ed ecologico, da un lato risolve una montagna di problemi a chi possiede una barca, dall’altro è bello e, sopratutto, non finanzia il disboscamento selvaggio delle foreste in Birmania.
L’introduzione del Flexiteek G2 ha poi sancito la vittoria definitiva del teak sintetico, non solo sul legno, ma anche sui numerosi surrogati presenti nel mercato dai quali ha preso le distanze per leggerezza e capacità di non scaldare al sole.
Di questo abbiamo voluto parlare con Federico Falchieri che, importatore ed installatore italiano del prestigioso marchio, ha appena raddoppiato la superficie dei capannoni adibiti al taglio e finitura del Flkexiteek.
L’intervista
Federico, a cosa si deve il grande successo di Flexiteek:
“Flexiteek è stato innanzitutto il primo e, come tale vanta la più lunga esperienza in materia. La sua esclusiva composizione, già tre anni fa, gli è valsa la vincita dell’ambito DAME AWARD perché, a parità di colorazione, scalda meno dei teak sintetici di vecchia generazione.”
Si ok, questo è importante ma, onestamente, sappiamo anche che una barca deve essere prima di tutto bella, quanto conta questo fattore nel successo di flexiteek?
“Ovviamente sono di parte anche se, oggettivamente, Flexiteek è il più bello, anche se molti prodotti di concorrenti sono migliorati nel tempo. Il nostro prodotto è il più “vivo” quello che, grazie alle sue sfumature, assomiglia di più al legno anche se, negli ultimi tempi, le colorazioni diverse stanno prendendo molto piede.”
Sono questi i fattori per cui Teaknotek ha letteralmente raddoppiato le superfici produttive?
“Non direi, la nostra capacità di seguire con attenzione sia i cantieri che i clienti privati, ha fatto la differenza. Il nostro lavoro parte dai rilievi, prosegue con la realizzazione delle dime a cui segue la composizione e la posa del teak sintetico in opera. D’altro canto se i migliori cantieri del mondo usano il nostro prodotto ci sarà pure un motivo concreto.”
Quali sono questi cantieri?
“Sono molti i cantieri, italiani ed esteri che, per far fronte alle sempre più frequenti richieste degli armatori ci hanno scelto. Sono: Grand Soleil e Pardo Yachts, X-Yachts, Hanse, Moody, Delher, Fjord, Saffier, Fedship, Southern Wind, Capelli e Zar Formenti.”
Ci racconta entusiasta Federico Falchieri
“Di recente abbiamo inoltre acquistato Wilks e, quello che era il secondo player europeo del nostro mercato, ora fa parte del nostro gruppo contribuendo al successo complessivo con una capacità produttiva importante, che ci consente anche di migliorare ulteriormente la qualità del prodotto.”
Il teak sintetico è oramai cosi diffuso che Teaknotek ha visto bene di confezionare un pratico kit di pulizia che contiene tutto il necessario per pulire a fondo e rinnovare le superfici di questo materiale e Federico, orgoglioso, ce lo mostra in anteprima.
Teaknotek Srl – Via Guidetti, 45 – Passo Segni (BO)
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