Importato e posato in italia da Teaknotek, il Flexiteek è il teak sintetico per eccellenza. Creato nell’ormai lontano 2000, questo prodotto ha subito un enorme sviluppo tecnologico, che lo ha portato a raggiungere traguardi all’epoca semplicemente impensabili.
Inizialmente osteggiato, il teak sintetico è andato via via imponendosi sul mercato. Le sue caratteristiche innovative da un lato, lo scempio operato a danno delle foreste in Birmania dall’altro, hanno favorito uno sviluppo naturale e continuo di questo prodotto. Anche gli armatori più conservatori, di fronte alla commistione fra governi corrotti, guerra e traffico di droga, tutti finanziati dal disboscamento selvaggio delle foreste di teak, ormai conosciuto con l’appellativo di “legno di guerra”, hanno capitolato e, facendo scelte consapevoli, si sono avvicinati al teak sintetico.
Noi che siamo curiosi per natura, siamo andati quindi a vedere (e soprattutto a toccare) di persona a che punto è arrivata l’evoluzione tecnologica del Flexiteek, prodotto ormai così famoso da essere comunemente utilizzato come sinonimo del termine “teak sintetico”.
Federico Falchieri ci accoglie in una località incantevole, Passo Segni, un borgo del XIV secolo situato in provincia di Bologna dove l’azienda ha una delle sue sedi, quella che si occupa prevalentemente dell’assemblaggio del Flexiteek.
“Il nostro prodotto, oltre ad essere stato il primo, è il leader di mercato, il più diffuso al mondo” Ci racconta entusiasta Federico “Questa leadership si riflette anche in Italia, dove vendiamo oltre 5000 metri quadri di prodotto l’anno, circa l’otto per cento della produzione mondiale”
Con queste premesse entriamo nel loft e cominciamo ad analizzare il materiale. In effetti bisogna ammettere che il Flexiteek 2G, ultimo sviluppo di Flexiteek International, oggi riesce a riprodurre non solo il colore del legno ma anche le sue sfumature.
Vantaggi del teak sintetico di Flexiteek
I numerosi vantaggi di questo teak sintetico vanno ben oltre la somiglianza con il tek organico, le sue caratteristiche tecniche ci portano infatti ad apprezzare molte nuove qualità, andiamo ad analizzare le più importanti:
Resistenza alla macchia, pulizia e manutenzione
Il nostro caro legno è un materiale che assorbe volentieri tutti i generi di sporco, i liquidi in particolare. Basta infatti bagnarlo e, una volta asciutto, gli aloni saranno immediatamente visibili. Se poi ci cade un bicchier di vino o, peggio, stiamo pescando ed issiamo a bordo le nostre prede, allora il discorso si complica parecchio e rischiamo di danneggiare permanentemente l’estetica della nostra coperta. Con il Flexiteek invece basta una secchiata d’acqua e non rimane traccia di nulla, il teak sintetico è praticamente antimacchia.
La manutenzione, altro cruccio degli armatori che ad ogni stagione si trovano a dover rinnovare il teak “ossidato” dall’inverno, con il Flexiteek è sostanzialmente ridotta a zero, si abbattono i costi di gestione e ci libera da un sacco di fatica.
Antiscivolo
Il Flexiteek 2G ha un grip molto elevato e questo, in termini di sicurezza, è un valore aggiunto molto importante. Fate anche voi una prova, bagnatelo e camminateci sopra, a piedi nudi o con le suole da barca, il grip è chiaramente percebile. Un bel passo avanti che ci risparmierà lividi ed escoriazioni.
Resistenza al riscaldamento solare
Flexiteek ha creato nel 2014 il Flexiteek 2G che, unico sul mercato, è in grado di non riscaldarsi per effetto dei raggi solari. Con questo brevetto si pone fine a quel fastidioso effetto che ci costringe, quando il sole batte sulla coperta, a “correre” da un punto d’ombra all’altro. Il Flexiteek 2G è più freddo del 30% dei suoi equivalenti “legnosi”.
Leggerezza
Con un peso di soli 4,5 kg per metro quadro questo teak sintetico si pone ai vertici di categoria. Il teak in legno da 10 mm di spessore pesa circa 6,5 kg per metro quadro, che salgono a 9 nella versione da 14 mm di spessore. Il peso del teak sintetico di altre marche, non molte a dire il vero, ha invece un peso per metro quadro che si aggira sui 5,5/6 kg. Il che vuol dire che, quando andiamo a sostituire una coperta con il teak sintetico, realizziamo un notevole risparmio di peso ( da 80 a 300 kg in funzione della lunghezza della barca) che si traduce immediatamente in prestazioni, risparmio di carburante e, in funzione dell’altezza a cui è posto il legno, ad una maggiore stabilità.
Costruzione e posa in opera di Teaknotek
Cominciamo con lo sfatare un mito, per realizzare una coperta in teak sintetico non ci vuole meno professionalità di quanta ne serve per una coperta in legno tradizionale. Semmai è un po’ diversa ma, vi assicuro, scegliere un’azienda leader è assai importante. Della stessa opinione sono i cantieri che si rivolgono a questa azienda italiana per la realizzazione delle loro coperte. Nomi prestigiosi come Solaris, Cantieri del Pardo, Mylius, Azimut, Zar e Capelli si rivolgono a Teaknotek per la realizzazione delle loro coperte quando gli armatori, sempre più numerosi, fanno questa richiesta.
La professionalità si dimostra a partire dalla realizzazione della dima, che deve essere precisissima, continua con l’accostamento delle doghe e termina con le rifiniture finali, che fanno veramente la differenza.
L’esperienza è un altro fattore determinante, solo molti anni di lavoro possono infatti sviluppare un know how specifico sulla posa in opera ed, in particolare, per l’incollatura del prodotto, vera garanzia di perfezione e tenuta nel tempo della nostra coperta.
Le doghe del teak sintetico vengono accostate ed il comento viene applicato con una saldatura a 700 gradi di temperatura, che gli conferisce una tenuta alle infiltrazioni totale. Il comento, essendo sintetico, non soffre e non richiede manutenzioni negli anni, altro importante motivo di scelta.
Se poi pensiamo che Flexiteek è garantito 5 anni, che è riciclabile al 100% e che, soprattutto, costa meno del legno e dura di più, allora facciamo davvero fatica a trovare un motivo per non volerlo a bordo delle nostre imbarcazioni, a vela o a motore che siano.
E se, nonostante tutto questo, avete ancora dei dubbi, non ci resta che consigliarvi un giro qui, in laboratorio. Non c’è nulla di meglio infatti che vedere con i propri occhi con che qualità e passione lavorano queste persone che, forse a causa della bellezza di questo fantastico borgo bolognese dove il tempo sembra si sia fermato, sono ancora gentili e disponibili.
Teaknotek Srl – Via Guidetti, 45 – Passo Segni (BO) – Tel. 388 3422028