Quando si parla di “mega RIB” ultra veloci, ma con caratteristiche tali da soddisfare anche esigenze più “familiari” che sportive, o così versatili da essere presi in considerazione come tender di lusso per megayachts, non possono non tornare alla mente le realizzazioni di Technohull. Il cantiere greco, con sede logistica in Atene, ha una storia relativamente recente, nasce infatti nel 2005, ma immediatamente improntata alla realizzazione di RIB ad alto contenuto tecnologico, e dalle prestazioni di altissimo livello.
La consolle diviene più “friendly”, con i due grandi schermi dedicati al cartografico, ed al controllo di tutta la diagnostica di bordo. Il volante in pelle, e le manette del gas, sono in posizione naturale ed ergonomica. La consolle è poi sovrastata da un T-top, la cui struttura in carbonio è completata da vetri scuri disposti a protezione dai raggi del sole. Sulla struttura trovano posto anche le antenne al servizio di una parte degli strumenti, le luci di posizione, e volendo anche dei pannelli so
Alle spalle dei quattro sedili protetti dal top si apre la zona più conviviale di questa versione. Gli spazi necessari all’installazione dei fuoribordo non rendono possibile la presenza dei prendisole di poppa, caratteristici nella versione con i motori entrobordo. In questo caso invece, un elegante divano a “c” disposto verso prua avvolge un tavolinetto centrale, mentre alla base del montante del top, rivolto verso poppa, un mobile nasconde la presenza di un frigo, di un lavandino, e di un piano cottura, utili per le escursioni che dovessero protrarsi nel tempo.
I due comodi passaggi laterali portano alla porzione frontale della consolle, che in posizione di riposo ospita un piccolo divano volto nella direzione di marcia, mentre se sollevata permette l’ingresso agli interni. Questi sono ovviamente molto raccolti, coerentemente alla tipologia di imbarcazione, ma prevedono un bagno chiuso, e un piccolo living trasformabile in cuccetta matrimoniale, il tutto realizzato con cura e con materiali di qualità. Proseguendo verso prua, un’ampia area prendisole nasconde un importante gavone sottostante.
L’offerta di quest’anno, prevede una tripla motorizzazione fuoribordo da 350 hp, o da 400hp, anche se è ovviamente possibile accedere a tutte le motorizzazioni già sperimentate con successo sull’Omega 41. Pur ricordando che su imbarcazioni così sportive, le prestazioni dipendono molto dai carichi presenti a bordo, e dalle condizioni del mare, la velocità di crociera dell’Omega 41 con gli entrobordo supera agevolmente i 45 nodi, con spunti al massimo dei giri ben oltre i 65 nodi. Con i tre fuoribordo invece la velocità di crociera sale intorno ai 50 nodi, mentre le punte massime sono vicine agli 80 nodi. In questi giorni il cantiere sta vagliando anche l’ipotesi di una quadrupla motorizzazione fuoribordo da 400 hp per unità.
Per contenere tutta questa potenza i materiali costruttivi sono di primissima qualità, con l’utilizzo di tessuti multiassiali, e resine nobili infuse sotto vuoto, che, unitamente ai molti elementi in carbonio, determinano una struttura leggera, rigida, e al contempo estremamente resistente.
La carena dell’Omega 41 disegnata da Adam Younger attinge a tutto il suo know how in materia di competizioni. Veloce e stabile, presenta due profondi redan. Il primo disposto esattamente sotto la consolle, il secondo più verso poppa. Il cantiere greco, nella sua “mission”, rivendica quattro valori fondamentali: prestazioni estreme, sicurezza e comfort di navigazione, efficienza anche in termini di consumi, e capacità per i suoi scafi di affrontare lunghe percorrenze con ogni condizione. L’Omega 41, in tutte le sue versioni, è a tutti gli effetti l’ammiraglia del cantiere anche in questo.
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