Le coste più colpite saranno quelle tirreniche del centro nord e la parte ovest della Sardegna e la Sicilia nord occidentale. La perturbazione atlantica che si sta affacciando in queste ore porterà venti ben oltre i 50 nodi e onde alte fino a 8 con punte fino a 12-13 metri metri.
I primi effetti di questa profonda depressione si faranno sentire già fra poche ore, nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 6 marzo, quando sul ponente ligure si farà sentire un sud ovest che al largo toccherà punte intorno ai 40 nodi che in serata arriveranno a toccare il litorale toscano dai confini con la Liguria fino all’isola d’Elba. Questa notte, fra il levante ligure e l’alta Toscana si potranno avere già mareggiate con onde fino a 5 metri mentre nel golfo del Leone, nelle stesse ore, il flusso da sud avrà già ruotato a nord ovest con venti fino a 60 nodi e onde fino a 9 metri.
Durante la notte e per la giornata di domani, i venti ruoteranno ovunque con decisione da nord ovest. Sarà un maestrale forte o molto forte che nel corso della notte colpirà soprattutto le coste nord occidentali della Sardegna. Tutti i modelli concordano sulla possibilità che fra le Bocche di Bonifacio e Carloforte, quindi quasi tutta la costa occidentale sarda, ci siano venti oltre i 50 nodi con punte oltre i 60 al largo e onde che all’alba di domani potranno raggiungere l’altezza di 9 metri fra la Corsica e la Sardegna.
Nelle stesse ore si andrà intensificando il maestrale nel Tirreno centrale dove tenderà a venire più da nord lungo la costa tirrenica mantenendo decisamente la provenienza dal quarto quadrante ancora sulla Sardegna e poi sulla Sicilia nord occidentale.
Domani mattina, martedì 7 marzo, mentre lungo le coste tirreniche la situazione andrà migliorando sia come intensità di vento sia come altezza dell’onda, su tutta la costa ovest della Sardegna e sulla Sicilia frangeranno onde di 8-9 metri alzate da un maestrale che continuerà a soffiare molto forte per poi scendere intorno ai 30 nella nottata.
“Si tratta di una depressione molto profonda – ci spiega Alessandro Casarino del centro di previsione Navimeteo di Sestri Levante – che si trova sul Mediterraneo fra la Francia e l’Italia con un minino di 996 hPa. Non si tratta di una situazione eccezionale per l’inverno anche se è un fenomeno forte. Ieri i modelli ci parlavano di una tempesta forza 10 oggi un po’ ridimensionata a forza 9. Quest’anno è già la seconda ma per quanto siano forti i fenomeni rientra nella normalità invernale. Certo, il fatto che la depressione sia entrata così al centro del Mediterraneo genera venti molto forti che si estenderanno fino alla Sicilia e poi allo Ionico con onde che ad ovest della Sardegna potranno essere anche di 12 – 13 metri”.