Avevamo visto per la prima volta l‘Absolute 50 Fly “immerso” nella dimensione artificiale del salone di Dussedorf. E forse, in quel contesto, non avevamo percepito una delle qualità principali di questa barca, ossia la disponibilità di spazio declinata nella sua espressione migliore per chi ama la crociera, quella del comfort intesa cone rapporto ottimale fra presenza delle persone e ambiente in cui vivono.
Concordiamo: salire a bordo di questo yacht significa finire in spazi tipici di barche più grandi. Ma ci perdonino i giurati, è questa una motivazione monca. Al di là della capacità di ricavare cubature, chi ha progettato e costruito questa barca ha tradotto in pratica una visione, in cui lo spazio si muove, respira e segue i movimenti di chi lo abita.
Tornati in pozzetto, e saliti i gradini che portano al Fly, ci ritrovaimo su uno dei ponti superiori più grandi mai visti su un 50 piedi. Intanto per la sua estensione, che va dall’altezza del parabrezza fino all’estrema poppa, grazie al piano di calpestio creato dal top che copre tutto il pozzetto. E poi, ancora una volta, per questa interconnessione fra volti diversi dello stesso ambiente. Così troviamo un tavolo collocato nella parte posteriore e avvolto da un divano a U, un angolo cucina attrezzato, la postazione doppia del pilota e ancora un altro prendisole di due metri per tre. Che cosa non si può fare su una superficie così concepita?
Ben protetto il passavanti che conduce alla prua, dove il divano collocato sotto il parabrezza e le murate che si congiungono a prua, definiscono il perimetro di un’isola destinata al relax, ossia un terzo grande predisole.
Anche raccontandola, questa barca sembra molto più grande dei suoi 15 metri. L’alternanza degli spazi, la loro differente fruibilità, i passaggi armonici fra un ambiente e l’altro, in totale assenza di scalini e dislivelli, spesso presenti in altre imbarcazioni, motivano la scelta della giuria della barca dell’anno e crediamo anche la nostra affermazione sulla capacità visionaria di Absolute.
Gli ambienti interni ricalcano l’impostazione di quelli esterni. La scelta di lasciare solo un metro e mezzo fra il divano del pozzetto e la soglia della dinette, ha molto contribuito a dare a questo ambiente quel volume in più che la colloca su livelli di yacht di maggiori dimensioni.
Ma anche qui, sono le scelte di organizzazione che danno valore agli spazi. La cucina, ad esempio, è stata collocata all’ingresso sulla sinistra con una disposizione ad angolo e separata da vetri a scomparsa dal resto del quadrato. In questo modo si può scegliere di definire due zone distinte oppure, con le vetrate aperte, lasciare un unico grande spazio. Ma soprattutto, la cucina è in diretta comunicazione con il pozzetto, cosa che durante la bella stagione valorizza entrambi gli ambienti.
Come ci si aspetta dall’esperienza del cantiere, la plancia di comando è assolutamente ergonomica, ma ha un elemento che la distingue da altre postazioni di guida di yacht di queste dimensioni, ossia la porta laterale, che permette al comandnate di accedere immediatamente al passavanti di dritta.
La zona notte prevede tre cabine e due bagni. La cabina armatoriale è realizzata a centro barca. Di conseguenza ha un grande spazio a disposizione che è veramente ben sfruttato anche per i volumi di stivaggio. Soprattutto, si fa apprezzare per la sobrietà e l’eleganza degli arredi. A prua troviamo la cabina Vip, che se non eguaglia in termni di volumi quella armatoriale, certamente le tiene testa sul piano degli arredi, e quindi quella ospiti, con due letti gemelli che si fanno notare per le loro dimensioni. Infine è prevista la cabina per il marinaio a poppa.
L’Absolute 50 Fly monta due Volvo Penta D6 Ips 600. Un sistema che il cantiere di Podenzano ha sposato da anni e che ha portato alla definizione di carene specifiche per questo tipo di propulsori. Il risultato è un forte equilibrio in navigazione e un’ottima governabilità in acque ristrette.
Lasciamo l’ormeggio della marina di Varazze utilizzando il joy stick con una facilità sorprendente. Usciti dal posto barca, continuiamo a manovrare senza toccare le manette, ottenendo una più efficacie regolazione della velocità minima che dobbiamo tenere fino all’imboccatura del porto.
Una volta fuori, diamo progressivamente potenza su un mare senza alcuna increspatura. Come ci aspettavamo, ritroviamo le caratteristiche delle carene Absolute: grande equilibrio e ottimo bilanciamento dei pesi che permettono variazioni anche repentine di velocità con il mantenimento degli assetti ottimali.
Impostiamo alcune accostate, prima leggere poi più strette, apprezzando la stabilità dello scafo. Nonostante lo sviluppo in lunghezza sia contenuto nei 15 metri, la poppa segue la traiettoria senza “scodare”. Quando impostiamo qualche accosto in sequenza, la barca riprende l’assetto senza innescare un movomento a pendolo che potrebbe verificarsi su carene meno equilibrate.
Spingiamo i giri fino al massimo di 3500 registrando una velocità massima che sfiora i 30 nodi ma, soprattutto, un consumo ottimo, pari a 170 litri ora. L’ingresso in planata si verifica in poco meno di 11 secondi da fermi a 15 nodi di velocità.
Da sottolineare l’efficacia dei due Volvo Ips 600, che raggiungono la coppia massima già a 1500/1600 giri. Ma soprattutto consentono consumi molto contenuti, che a una velocità di crociera di circa 22 nodi si attestano sui 110 litri per ora. Altra nota di rilievo è la silenziosità, certo merito anche dei materiali con cui è realizzata la 50 Fly di Absolute, che in ogni caso abbiamo potuto apprezzare navigando anche al massimo dei giri e con la porta di ingresso aperta.
In conclusione, crediamo che il cantiere piacentino abbia colto con questa barca un obiettivo per nulla scontato, quello dell’equilibrio. Sia in navigazione, dove buone performance si innestano in un livello di comfort davvero alto, e nella vivibilità degli spazi, che si manifesta nella grande armonia con cui ci si muove.
Condizioni della prova. La prova è stata svolta nel golfo ligure con mare calmo, assenza di vento, 5 persone a bordo, serbatoio acqua 50%, serbatoio carburante 25%.
Lunghezza f.t. | 15,20 mt |
Lunghezza scafo | 13,68 mt |
Larghezza | 4,43 mt |
Dislocamento | 22.500 kg |
Serbatoio carburante | 1.600 lt |
Serbatoio acqua | 450 lt |
Cabine | 3 |
Cabine equipaggio | 1 |
Motori | 2 X Volvo Penta D6 IPS 600 |
Progetto | Absolute Research and Development Lab – Centro studi aziendale |
Omologazione | CE categoria B/14 |
2 Volvo Penta D6 Ips 600
Giri/min | Velocità in nodi | Consumi l/h |
1500 | 8.2 | 20 |
2000 | 10.3 | 43 |
2.500 | 13.3 | 77 |
3000 | 21.5 | 110 |
3500 | 29.8 | 170 |
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