Finita la corsa al gigantismo che durante il primo decennio del 2000 ha condizionato tutta la nautica da diporto, anche per chi produce gommoni è tornato il tempo di proporre modelli in cui i contenuti diventano preponderanti rispetto alle misure. Anche quando si tratta di misure comunque importanti, come i 38 piedi del Tempest di Capelli provato ad Andora, con cavallerie di proporzioni adeguate, due fuoribordo Yamaha V8 da 350 cavalli l’uno, l’attenzione verso ciò che la barca offre a prescindere da quello che può essere misurato in termini di lunghezza, larghezza, cavalli e velocità diventa il primo elemento di analisi. Non che i dati non siano fondamentali, ma è tutto ciò che costituisce prima e ciò che riempie poi il contenitore barca a guidare le scelte del potenziale armatore.
Descrizione
Il capelli Tempest 38 è il piccolo della linea Luxury, la più esclusiva prodotta dal cantiere di Spinadesco (CR), che comprende altri due modelli da 40 e da 44 piedi e di questa gamma mantiene l’aspetto generale di rib affilato, con una prua totalmente dedicata ai bagni di sole, consolle centrale e zona poppiera con dinette convertibile in prendisole e ulteriore spazio relax a poppa.
La carena è realizzata in infusione con vetroresina color avorio, mentre il Neoprene Hypalon dei galleggianti ha una finitura definita Fabric Impression: sorta di reticolo trama/ordito stampato sulla superficie modifica l’aspetto e la sensazione tattile: opaco alla vista e vellutato al tocco, caratteristica che gli conferisce un migliore grip antisdrucciolo anche da bagnato.
Sul Tempest 38 che incontriamo ormeggiato in banchina a spiccare sono le due sdraio pieghevoli (un optional che garantisce un tocco da “barca grande” in linea con l’aspetto e le dimensioni generali del mezzo) alloggiate nello spazio rialzato posto tra la plancia di poppa e il pozzetto. Quest’ultimo è chiusa a poppavia da un divano a U con le sedute laterali allungate verso prua, adatte a ospitare due adulti, mentre al centro è ospitato un tavolo, apribile per il pranzo e abbattibile idraulicamente per poter essere usato da ulteriore spazio prendisole da 2,5 metri quadrati, una volta coperto dai cuscini. Una nota sugli imbottiti, se è molto piacevole l’effetto trapuntato presente su tutti i poggiaschiena, sui trincarini e sulla caduta prodiera della consolle, al sottoscritto non ha convinto la praticità dei bottoni automatici usati per tenere al loro posto i cuscini: non sono dei più pratici da staccare, ma soprattutto da riattaccare e ciò disincentiva l’uso dei gavoni sottostanti e si finisce per buttare tutto in cabina. E sì che lo spazio per lo stivaggio non manca, come il grande gavone posto proprio sotto il divano poppiero, dove sono sistemati anche il serbatoio dell’acqua da 140 litri, quello delle acque nere e il pacco batterie servizi e motore. I 660 litri di gasolio sono ospitati nella cisterna posta poco più a prua, sempre sotto il calpestio, rifinito in Flexiteak grigio con comenti color mastice.
Molti e funzionali i tientibene, le maniglie e i mancorrenti, posizionati praticamente ovunque possa stazionare un ospite durante la navigazione o il normale uso. Ce n’è anche uno apposito per la scaletta da bagno integrata nella plancia di poppa che lasciata a vista anche quando riposta nella sua sede all’asciutto, abbassa la qualità percepita e impoverisce il colpo d’occhio. A chiudere la zona poppiera ci pensa lo stand up che nella parte posteriore ospita sotto un pannello la cucina con un lavabo e rubinetto, un fornello a gas e un frigo a cassetto da 65 litri.
A mezzanave è posta la postazione di pilotaggio spostata a dritta della consolle per lasciare posto, a sinistra, all’ingresso in cabina. Ergonomicamente è ben realizzata e protetta dal parabrezza fumeé incorniciato da un tubo inox che diventa tientibene ai lati. Grazie al sistema flip-up della seduta è utilizzabile con agio sia da in piedi sia da seduti. Nel Tempest 38 in prova la dotazione di strumenti prevedeva due display per raccogliere e gestire tutte le informazioni di bordo: navigatore Raymarine e quadro strumenti Yamaha. Su questo modello era anche installato l’Helm Master Yamaha, il sistema che tramite joystick gestisce i due Yamaha 350 : regolando in automatico e in modo indipendente la rotazione, la velocità e l’angolo dei motori permette il movimento del gommone in ogni direzione, un ottimo ausilio in fase di manovra che rende superflua l’elica di prua.
A proteggere questa parte, sorretto da due coppie di tubi inox proiettate verso prua per dare ulteriore dinamicità all’insieme, il T Top grigio, che oltre a riparare dal sole chi pilota diventa anche da base per il tendalino che copre il pozzetto, messo in opera utilizzando anche due tubi in carbonio inseribili nelle apposite sedi poste all’estrema poppa.
La zona più a proravia è totalmente imbottita, si ha così a disposizione un solarium di 4,2 metri quadrati. A completare l’insieme la delfiniera in vetroresina con finiture in flexiteak, che alloggia due altoparlanti, due belle bitte per l’ormeggio, il musone dell’ancora e, nascosto nel pozzo della catena, il verricello elettrico con i bottoni di comando esterni.
Essenziali, ma completi gli interni cui si accede attraverso la porta in plexiglass scuro posta nella consolle: uno spazio che a ridosso della discesa raggiunge il metro e 80 centimetri di altezza e che può essere allestito sia come dinette sia come cuccetta matrimoniale lunga 240 centimetri e larga 160 nella sua parte più ampia. Una porta sulla dritta la separa dalla toilette con wc, lavabo e oblò rettangolare installato nella finestratura che con il suo profilo da occhio stilizzato conferisce carattere e aggressività alla consolle.
La prova
Acqua piatta e assenza di vento: con le condizioni trovate nel mare di Andora durante la prova è difficile ricavare un giudizio sulle qualità totali della carena. Il Tempest 38 di Capelli spinto dalla coppia di Yamaha v8 da 350 cavalli l’uno ha tuttavia colpito per la sensazione da “barca grande” che dà in navigazione. I cambi di direzione sono stabili e sicuri anche quando si interseca l’acqua mossa dalla propria scia. Anche accostando in quei frangenti (letteralmente) l’opera viva trasmette sempre un buon feeling al timoniere, non si percepiscono buchi prestazionali o carenze: la barca sta sempre lì dove ci si immagina che debba andare, senza movimenti inaspettati o scosse spiacevoli. Per i risultati numerici vi rimandiamo alla tabella sottostante, ma c’è da segnalare la piacevole sensazione che arriva quando si è al timone. La conduzione è comoda sia in piedi sia seduti, quindi se il mare lo consente come in questo caso, la navigazione può essere affrontata nella condizione più comoda. L’accoppiata scafo propulsori dà ottime soddisfazioni: il joystick che controlla i motori permette di manovrare il battello senza difficoltà in ogni circostanza, mentre la manetta elettronica rimane delicata e sensibile in tutti i regimi. Le velocità di punta sono importanti, si raggiungono i 47 nodi, ma colpice anche l’efficieza dell’accoppiata carena motore tra i 15 e i 25 nodi dove si naviga sempre con un cosnumo nell’intorno dei soli tre litri miglio.
Conclusioni
Il Tempest 38, commercializzato nel nostro Paese dalla filiale Italia della Yamaha Motor Europe, è una barca adulta, per dimensioni, finiture e motorizzazioni. Un eccellente compagno di mare per una giornata in passata con un buon numero di amici, così come per una breve crociera da finesettimana in coppia.
Le prestazioni del Capelli Tempest 38
giri motore/minuto
Velocità (nodi)
consumo lt/h
consumo lt/miglio
500
2,50
6,00
2,40
1000
5,00
12,60
2,52
1500
7,50
19,60
2,61
2000
10,00
31,80
3,18
2500
15,50
45,80
2,95
vel. Crociera economica
3000
20,00
59,90
3,00
vel. Crociera
3500
25,00
76,90
3,08
4000
29,50
103,20
3,50
4500
34,00
127,00
3,74
5000
37,60
152,00
4,04
5500
42,00
215,00
5,12
Vel.max
6000
47,00
254,00
5,40
I dati tecnici del Capelli Tempest 38
Lunghezza fuori tutto
11,97
m
Larghezza
3,54
m
Diametro tubolari
0,6
m
Peso
3400
kg
Portata persone
18
Motori installati
Yamaha
Potenza
2×350
cavalli
Potenza massima fuoribordo
800
cavalli
Categoria progettazione
B
Serbatoio acqua
140
litri
Serbatoio carburante
660
litri
Materiale tubolari
Orca Neoprene – Hypalon 1670 dtex
Giacomo Giulietti
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