Test Capelli Tempest 900 WA

Un gommone di nove metri può essere considerato come il più grande dei modelli piccoli o il più piccolo dei grandi. La posizione che gli si dà è relativa all’impostazione generale, ma soprattutto alle finiture e alle dotazioni. In questo caso, per considerando i parametri di scelta appena definiti il rinnovato Tempest 900 WA (Walk Around) di Capelli guarda più alle imbarcazioni che ai natanti. Inoltre, questo modello ha un gemello dimensionale il Tempest 900 Sun, e già da un primo paragone visivo si nota come il modello walk around sia più orientato verso la parte alta del mercato. Vediamo perché.

 

Descrizione del Capelli Tempest 900 WA

I Tempest della gamma Top Line di Capelli hanno la caratteristica di offrire tanto spazio a prua: superfici davvero importanti se si pensa che il prendisole che si trova sul modello in prova e che occupa tutta l’area a proravia della consolle, raggiunge i 3,9 metri quadrati. Rovescio della medaglia è che il colpo d’occhio, specialmente quando incrocia il Tempest 900 WA in navigazione, si imbatte in questo massiccio volume enfatizzato dai galleggianti e dall’importante sovrastruttura.

D’altra parte, però, la scelta è vincolata: se si vuole spazio bisogna metterci lo scafo che lo rende disponibile e quindi chi cerca spazi ampi in misure contenute trova in questo modello motivo di soddisfazione. In maniera accorta, come c’è da aspettarsi da un cantiere dalla lunga tradizione, gli imbottiti che ricoprono questa parte sono bicolore, per renderla visivamente più snella, compito affidato anche al poggiaschiena adeso alla caduta prodiera della cabina: oltre che comodo allunga la fuga visiva di questo spazio. Il musone di prua, ricoperto in teak come altre zone di transito prevede il corricatena rivestito in inox e un capiente pozzo dell’ancora e un verricello elettrico i cui comandi sono posizionati all’esterno per operare anche tenedo chiuso il portello del gavone.

L’impostazione da barca grande rimane anche nella presenza e nelle dimensioni del pulpito, della battagliola, che circonda tutta la zona anteriore, a partire dalla cabina, nella presenza di due porta parabordi in acciaio inox a ridosso del primo candeliere e nelle generose misure delle bitte per l’ormeggio.

La consolle di guida è ben protetta dall’alto prarbrezza fumé allungato verso poppa e circondato da una cornice inox che diventa tientibene nella parte posteriore. Il posto di pilotaggio è a dritta, per lasciare spazio alla porta scorrevole che conduce in cabina ed è servito da uno stand up che grazie alla seduta ribaltabile è fruibile sia da in piedi sia da seduti. Utili ed esteticamente riusciti i due tientibene rivestisti in tessuto posti ai lati della seduta-poggiaschiena. Nel modello in prova gli unici due display installati sono quelli relativi ai due Yamaha da 250 cavalli installati e lasciano un po’ sguarnita quest’area per altro abbastanza capiente da ospitare anche un chartplotter da 12”.

Il pozzetto beneficia di un nuovo layout: due poltrone unite nella parte posteriore dello stand up e un divano di poppa, disassato sulla dritta per lasciare agio al passaggio verso la plancetta poppiera. Questa seduta sfrutta uno schienale reclinabile per diventare un prendisole ancora più comodo. In più utilizzando la prolunga opzionale, si può trasformare in un’area dedicata alla tintarella che raggiunge i 2,6 metri quadrati. In alternativa questa zona diventa l’area pranzo installando il tavolino di teak o un’ampia zona living, grazie all’installazione di un tavolo in teak, comodo per due, tre commensali, leggermente sacrificato se il numero di ospiti sale. Adeguato il numero di gavoni, presenti sia sotto il divano, nelle murate, nello stand up e a prua.

La plancetta poppiera è vincolata dalla presenza dei fuoribordo, ma riesce in ogni caso a integrare una scaletta con buon tientibene, anche se qui, invece, la finitura non pare all’altezza di tutto il resto del battello e una copertura in legno o in flexiteak, come offerto opzionalmente sul resto della barca, eleverebbe di molto la qualità percepita, visto che quella reale è presente, come conferma la doccetta esterna di serie con 60 litri di serbatoio disponibile.

La cabina riprende la pianta della precedente versione del Tempest 900 WA con a prua una dinette con tavolo trasformabile in zona letto, mentre a ridosso dello scalino di discesa è posto un mobile con lavello e frigorifero standard da 48 litri. Rispetto al predecessore, qui una paratia con porta ha isolato un locale separato dedicato alla toilette con wc marino e scarico elettrico che conduce alla cassa delle acque nere. In cabina è anche installato il quadro elettrico generale. Le due finestrature sagomate a occhio, quasi uno stilema della casa, sono dotate di oblò rettangolare integrato per offrire la necessarie aria e luce ai vani interni.

La livrea del modello in prova era quella di serie con vetroresina avorio, tubolare Orca Pennel & Flipo 1670 dtex bianca e cuscineria bicolore avorio e nocciola, tonalità ripresa anche nel botazzo.

La prova

Come si può notare dalle fotografie, le condizioni meteomarine in cui si è effettuata la prova sono state quelle ideali per una giornata di relax in mare più che per testare il comportamento della carena. Per di più, probabilmente a causa di una manovra eccessiva effettuata durante una precedente prova, la manetta elettronica che serviva questo modello era molto dura, sembrava di ritrovarsi in mano un vecchio esemplare meccanico scarsamente manutenuto. Un dettaglio che ha inficiato il piacere di timonare e la reattività del mezzo. Se si esclude questo aspetto, del tutto circostanziale, il Tempest 900 WA ci è sembrato leggermente meno stabile di quanto ci si aspetterebbe da una barca di queste dimensioni. Nei passaggi sulle onde generate da altre barche durante le accostate, la carena sembra doversi aggiustare con un doppio movimento piuttosto che entrare subito nel nuovo equilibrio, come se abbisognasse di un momento per assestarsi. Superato questo passaggio, poi, ritorna a essere precisa e puntuale, anche quando le virate si fanno strette e in velocità.

Nulla da eccepire, invece, sulle prestazioni che l’accoppiata motori linee d’acqua riescono a proporre. Come si può osservare nella tabella sottostante, con la coppia di Yamaha da 250 cavalli, che rappresenta anche la massima potenza installabile a bordo, il 900wa spinto da due eliche a tre pale con diametro da 17”, riesce a raggiungere i 50 nodi di velocità massima e, partendo da fermo, coglie l’obiettivo in 24 secondi. Ancora più interessante è l’efficienza dell’insieme opera viva-propulsori. Alle velocità di crociera, vale a dire tra i 3000 e i 3500 giri, si naviga tra i 23 e i 28 nodi, con un consumo appena superiore ai due litri per miglio.

Le prestazioni del Capelli Tempest 900 WA

giri motore/minuto Velocità (nodi) consumo lt/h consumo lt/miglio
600 3,50 4,80 1,37
1000 5,80 10,30 1,78
1500 7,40 15,60 2,11
vel. Planata 1750 7,50
2000 9,30 25,20 2,71
2500 12,00 32,60 2,72
vel. Crociera economica 3000 22,70 47,00 2,07
vel. Crociera 3500 27,90 59,00 2,11
4000 32,30 79,90 2,47
4500 35,30 93,50 2,65
5000 40,40 126,60 3,13
5500 42,10 147,00 3,49
Vel.max 6000 50,00 195,00 3,90

Stato del mare: 0; vento: 3 nodi; persone imbarcate: 4; benzina: 30%; acqua: -.

Conclusioni

Il Capelli Tempest 900 WA è un bel battello pneumatico adatto a chi vuole tanto spazio a disposizione per le giornate all’aperto, ma non vuole neanche escludere la possibilità di passare un fine settimana in crociera accompagnato dal proprio partner. L’impostazione generale, come si diceva all’inizio è da barca adulta e questo non può che incontrare i desideri di chi è in cerca di un mezzo che pur rimanendo nella categoria natanti, quindi senza obbligo di immatricolazione per esempio, offre gli atout di un imbarcazione.

Dati tecnici Capelli Tempest 900 WA

Caratteristiche tecniche Capelli Tempest 900 WA
Lunghezza fuori tutto 9,5 m
Larghezza 3,3 m
Diametro tubolari 0,65 m
Peso 2400 kg
Portata persone 18
Motori installati Yamaha
Potenza 2×250 cavalli
Potenza massima fuoribordo 500 cavalli
Categoria progettazione B
Serbatoio acqua 140 litri
Serbatoio carburante 350 litri
Materiale tubolari Orca Neoprene – Hypalon 1670 dtex

 

Giacomo Giulietti

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