Ewincher , il test della maniglia elettrica di ultima generazione

Ewincher : stress test per una maniglia elettrica

La sfida ci era stata lanciata al salone de La Grande Motte quando, Bruno Rabu, il produttore di Ewincher, ci aveva consegnato la maniglia elettrica invitandoci a provarla in barca. In effetti questa maniglia aveva già attirato la nostra attenzione, con le dimensioni di una maniglia standard e l’elettronica di ultima generazione integrata con l’App gratuita, non poteva certo passare inosservata.

In passato avevamo testato altre maniglie e, in un modo o nell’altro, ci avevano tutte deluso. Troppo ingombranti o poco potenti, dipendenti da un cavo d’alimentazione o con scarsa autonomia, ci avevano indotto a sconsigliarne l’acquisto, preferendo senza dubbio l’elettrificazione di un winch già presente a bordo.

Poi è arrivata Ewincher e l’abbiamo testata, prima a secco e poi in barca e, ve lo anticipiamo, ne siamo rimasti entusiasti. Le batterie di ultima generazione, la leggerezza, e l’integrazione con l’App ne fanno uno strumento prezioso e realmente efficace nel ridurre gli sforzi delle manovre a bordo. Ma andiamo per gradi e vediamo come si è comportata la maniglia nel nostro test.

Il test di Ewincher , la manovella elettrica

Ewincher è studiata per stare a bordo ed occupare poco spazio, lo si vede già dalla pratica custodia a valigetta che è leggera, compatta e facile da trasportare. Apriamo la zip che chiude la valigetta e troviamo al suo interno il corpo della maniglia, due batterie, il caricatore da 220v ed il pieghevole con le istruzioni.

Il primo test è un classico, proviamo ad usarla senza leggere le istruzioni. Semplicemente prendo una batteria, la inserisco sulla maniglia e premo il tasto d’accensione e … e lei si accende e funziona, tutto molto semplice ed intuitivo.

Il secondo test è dedicato all’App, la scarico dallo store, accendo il bluetooth e, ancora una volta molto semplicemente, il telefono si connette alla maniglia ed io ho tutte le info a portata di mano. Con l’App posso vedere lo stato di carica della batteria lo storico dei carichi che la maniglia ha mosso, lo sforzo in kilogrammi che sta sopportando.

Posso inoltre configurare il carico massimo  della maniglia e la potenza massima del motore, la maniglia non si spingerà oltre questi parametri. Chiaramente Ewincher non ha bisogno dell’App per funzionare, è totalmente autonoma, è però interessante avere sottomano tutti quei dati.

Sulla nostra maniglia elettrica sono presenti due tasti, quello posizionato a “portata di dito” e cioè sull’impugnatura,  innesca il funzionamento, con il secondo, posto sotto il pomello, quindi lontano da azionamenti accidentali, si cambia marcia, ovvero il senso di rotazione della maniglia.

Si perchè Ewincher ha ben 4 modalità di funzionamento:

1) Marcia veloce, utilizzando il senso di rotazione del nostro winch attiviamo il recupero veloce, quello che usiamo raramente perchè è faticoso il doppio.

2) Marcia lenta e potente, utilizza la marcia classica del winch, in questo caso solleviamo il doppio del peso ma, sorpresa, senza fare alcuno sforzo.

3) Funzionamento misto, si utilizza quando vogliamo avere un recupero molto veloce e molto potente, in pratica stiamo sommando la forza della maniglia alla nostra. Velocissimo ed efficacissimo sistema.

4) Funzionamento manuale. Ebbene si, Ewincher funziona anche come una semplice maniglia, il che vuol dire che non dobbiamo sostituirla per effettuare le regolazioni di fino.

Abbiamo prima scaricato completamente e poi ricaricato la battaria, sia con l’alimentatore a 220v che con l’inverter e i 12v di bordo. Abbiamo registrato un tempo di ricarica pari a 1h e 27′ nel primo caso , e 1h e 31′ nel secondo.  In entrambi i casi il tempo di ricarica è stato inferiore a quello dichiarato che è pari ad un’ora e mezza. Ora che la batteria è carica possiamo usarla.

Test a bordo

La “comfort zone” di utilizzo di Ewincher, quella dichiarata dalla casa, è compresa nel range 30-50 piedi, sia per i mono che per i multiscafi. La casa consiglia inoltre che l’inferitura della randa rientri in un massimo di 18 metri.

Vista la versatilità di questo nuovo prodotto, per meglio testare un ausilio così particolare ci è sembrato doveroso effettuare le prove su barche di metrature differenti, questo al fine di vederla all’opera con carichi di lavoro diversi. Da qui l’idea di provarla sia sulla barca della redazione, il nostro famoso Daydreamer che misura 46 piedi,  sia su una barca più piccola, un 40 piedi .

Sulla barca della redazione Ewincher è stata usata regolarmente per due settimane (al posto dei winch idraulici di cui è dotata la barca) e non ha mai avuto cenni di cedimento. Nel corso delle uscite giornaliere non abbiamo nemmeno mai dovuto sostituire la batteria in dotazione con quella di rispetto, nonostante il genoa del Daydreamer abbia una superficie velica di ben 82 metriquadri,  in quanto la carica della prima è sempre stata più che sufficiente.

Su questa barca abbiamo utilizzato Ewincher un po’ per tutto. Oltre alle manovre relative all’apertura del genoa (la randa è avvolgibile), alla sua regolazione in andatura e alla regolazione di scotta randa, abbiamo anche utilizzato Ewincher per le manovre d’ormeggio, tonneggiare con l’ausilio della maniglia diventa infatti un gioco da ragazzi.

Sull’imbarcazione da 40 piedi abbiamo effettuato il test in una giornata ventosa, navigando dalla mattina alla sera. In questa occasione eravamo su un Dufour 40 con albero maggiorato che, armato con una randa tradizionale, è un’imbarcazione più impegnativa e reattiva.

Durante questa giornata abbiamo issato la randa due volte, aperto e chiuso il genoa 4 volte,  issato il gennaker una volta ed abbiamo usato solo Ewincher per le regolazioni delle vele. In questo caso, a tre quarti della giornata, vedendo dall’App che la prima batteria era al 15%, l’abbiamo sostituita ed abbiamo continuato con la nuova che, mentre ormeggiavamo, ha segnato una carica residua pari al 55%.

Durante le due prove abbiamo testato inoltre l’impermeabilità dell’apparato “innaffiando Ewincher ” ben tre volte e la maniglia non ha avuto nessun problema, lo standard IPX6 qui è assicurato.

Abbiamo infine provato, anche se non si dovrebbe fare, a mettere sotto stress la maniglia utilizzandola oltre i limiti consigliati dalla casa. L’abbiamo portata a bordo di un Gulliver 57 che, forte del suo albero da 23 metri e di una randa smisurata, si è prestata per effettuare questo stress test. Su questa barca, date le dimensioni della vela, viene utilizzata una drizza parancata a due, il che significa che dovremo sollevare 46 metri di drizza, ben oltre ogni limite consentito per questa maniglia elettrica.

 

 

 

 

 

 

Ewincher solleva senza nessun problema la randa fino a tre quarti, circa 30 metri poi si ferma, protetta dalla sua protezione contro il surriscaldamento. Aspettiamo 5 minuti, si raffredda, riparte e completiamo la manovra. Davvero un bel risultato, questa è una cosa che non si dovrebbe fare davvero, d’altro canto noi dobbiamo testare i prodotti e farlo oltre i limiti è corretto.

In ogni caso Ewincher a non ha fatto un plissé, ci ha comunicato che stavamo esagerando ed è ripartita.

 

Conclusioni

 

Perché comprare una maniglia Ewincher?

Questo accessorio si dimostra affidabile e versatile, adatto a qualsiasi uso. Perfetto per chi naviga in solitario o in equipaggio ridotto, garantisce un notevole risparmio di fatica, di cui ci si rende immediatamente conto.

Avendo Ewincher a bordo, poi si finisce per utilizzarla un po’ per tutto, ci si tonneggia, vi si può issare il fuoribordo, il tender, si può andare in testa d’albero o può essere utilizzata anche per sollevare i sacchi delle vele ed issarli in barca.

Insomma ci si possono fare una miriade di altre cose, aggiuntive all’utilizzo primario.

Inoltre, se consideriamo che con 2.600 € , una somma ben inferiore all’elettrificazione di un solo winch, avremo automatizzato tutta la nostra barca, allora ci rendiamo conto che questa maniglia è un acquisto per nulla azzardato.

La maniglia poi, lo ricordiamo, è della stessa misura di una maniglia standard e viene fornita di serie con un apposita tasca. Inoltre è l’unica sul mercato ad essere dotata di un meccanismo di blocco grazie al quale può anche essere lasciata sul winch quando non in uso.

Insomma, per quanto ci siamo sforzati, non siamo riusciti a trovarle un difetto. Davvero un bell’oggetto.

 

Dati utili

 

Velocità di rotazione graduale: da 15 a 80 RPM

Coppia e potenza: 80 NM- 350 W

Peso: 2,2 Kg

Batteria: 24 V al litio con una capacità di 3000 Milliampereora

Tempo di ricarica batteria: 1 ora e mezza

 

Contatti

Ewincher Shop

Servizio clienti disponibile 24/7 : +33 (0)9 72 83 17 65

 

 

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

View Comments

Recent Posts

Notizie Flash 2024

LE FLASH NEWS DI YACHT DIGESTNotizie Flash della settimana 50 CON LA NUOVA  ANTARES 9, …

22 ore ago

Arianna Milesi è la nuova responsabile comunicazione di Rio Yachs

Il dipartimento marketing di Rio Yachts vanta un nuovo ingresso. Si tratta di Arianna Milesi,…

1 giorno ago

Ice 52ST: innovativo, essenziale, high tech

Eleganza, velocità e comfort sono le tre parole chiave del nuovo Ice 52ST, l’ultimo modello…

2 giorni ago

Grand Soleil Blue, la barca a vela 100% sostenibile

Grand Soleil Blue debutta al Boot di Düsseldorf 2025, ridefinendo gli standard della sostenibilità in…

3 giorni ago

Boating Sanya incorona la crescita della nautica in Cina

Un salone di grande successo, con oltre 45 marchi e 50 espositori provenienti da 10…

4 giorni ago

Prince 45: la prova dell’ultima rivoluzionaria creatura di Nuova Jolly Marine.

La prova del Nuovo Prince 45 di Nuova Jolly Marine, un salto quantico in termini…

6 giorni ago