L’allerta rimane per il rischio che comportano per la navigazione, ma le operazioni di recupero dei tir e dei container caduti in mare lo scorso 7 marzo a due miglia a nord est di Capo Zafferano, una ventina di chilometri da Palermo, sono finalmente iniziate.
La Capitaneria di porto di Palermo, che coordina le operazioni, ha individuato il tratto di mare fra Mongerbino e Fiumetorto dove stanno ancora galleggiando alcuni container caduti dalla nave Euro cargo Cagliari della compagnia di navigazione Grimaldi, che al momento dell’incidente stava navigando sulla rotta Livorno-Palermo.
In tutto sono finiti in acqua 12 automezzi pesanti alcuni dei quali si sono subito inabissati concludendo la loro discesa su un fondale di 500 metri. Molto più pericolosi per la navigazione i container che si sono sganciati dai rimorchi e hanno iniziato a galleggiare alla deriva.
La capitaneria di porto, allertata dopo che dalla nave era stato perduto il carico, aveva velocemente individuato la zona di mare interessata ma le condizioni meteo fino a questa mattina hanno impedito qualsiasi tentativo di recupero dei container alla deriva.
Secondo quanto riferito dall’equipaggio della Euro cargo Cagliari, la nave, dopo un tentativo di ingresso nel porto di Palermo fallito per le durissime condizioni di vento e mare, aveva tentato di fare rada per aspettare un miglioramento. Improvvisamente un’onda definita anomala si sarebbe abbattuta sulla nave provocandone lo sbandamento e la perdita in mare dei 12 Tir.
Su questa versione dei fatti è stata aperta un’inchiesta per verificare che tutte le norme di sicurezza siano state osservate. Quello che è certo è che le condizioni meteo erano davvero proibitive. Come avevamo scritto in un nostro pezzo di lunedì scorso, la profonda depressione con un miminimo di 996 hPa incentrata sul Mediterraneo aveva generato una burrasca forte con venti fino a 60 nodi e onde, lungo la costa nord occidentale della Sicilia, fino a 9 metri. Erano queste le condizioni in cui si trovava a navigare la nave della Grimaldi.
Le operazioni di recupero sono state affidate a una società privata che per almeno due container sta attendendo il pomeriggio di oggi quando probabilmente andranno a spiaggiare nella zona di Fiumetorto, mentre una seconda società tenterà di recuperare i container andati a fondo. Alcuni trasportavano frutta e altri abbigliamento, quindi prodotti non inquinanti, altri invece materiale elettronico.