Un po’ elicottero, un po’ aereo. Trifan 600 è il tender definitivo per i megayacht

La praticità di un elicottero, la velocità e il raggio d’azione di un aereo. È il TriFan 600 il nuovo velivolo VTOL (Vertical Take Off and Landing: a decollo e ad atterraggio verticale) progettato dalla XTI Aircraft Company.

A presentarlo al Fort Lauderdale International Boat Show, Robert LaBelle amministratore delegato della XTI Aircraft, già ammistratore delegato della AgustaWestland North America e, in precedenza, presidente della Tilt-Rotor Co, la compagine società interna alla AgustaWestland impegnata con i veivoli a rotore basculante o convertiplani.

Il TriFan 600 usa tre eliche intubate, due poste sulle ali e una nella parte retromediana della fusoliera che forniscono la spinta per i movimenti lungo l’asse verticale. Una volta staccatosi dal suolo, l’elica centrale si chiude nel suo pozzo mentre quelle poste sulle ali ruotano di 90 gradi e si posizionano con l’asse cntrale parallelo al terreno, permettendo così l’uso come un normale aeroplano.

Secondo quanto dichiarato dai progettisti, in 90 secondi il TriFan600 raggiunge la velocità di crociera di 338 nodi con una quota di volo superiore ai 10.500 metri. Utilizzando il veivolo con il decollo e l’ atterraggio verticale, la sua autonomia operativa raggiunge le 670 miglia, che raddoppiano quasi se le fasi iniziali e finali del volo sono quelle convenzionali di un aereo. Realizzato in carbonio TriFan 600, è propulso da motori ibridi sia a combustione interna sia elettrici, due per elica, con la funzione di dare un’ulteriore spinta in decollo e atterraggio.

La possibilità di un reale uso point-to-point, dalla casa all’eliporto dello yacht, per esempio, è la chiave di volta di questo progetto che si pone come ultimate flying tender per gli armatori. Ma il suo appeal non è solo pratico: secondo i numeri mostrati dai costruttori la sua onerosità è di gran lunga la più bassa di tutta la categoria dei mezzi volanti personali. A partire dal prezzo d’acquisto: 6,5 milioni di dollari. Una cifra di poco superiore rispetto a quella necessaria per diventare i proprietari di un elicottero capace di trasportare sei persone in un abitacolo spazioso e rifinito, come il TriFan 600. La differenza diventa ancora più evidente rispetto al costo di un piccolo jet privato e l’esporso si riduce a meno della metà se si paragona con l’AugustaWestland 609, la madre di tutti i convertiplani. Ancora più conveniente è il costo di gestione che si assesta sui 350 dollari l’ora, circa un terzo rispetto a quanto costano le ore di volo su un elicottero e un quarto su un jet privato.

L’attenzione verso il progetto è tanta, sono già stati 58 gli esemplari ordinati. Un risultato di successo, visto che per qualche anno ancora non sarà possibile utilizzare il TriFan600, perché, di fatto, ancora non esiste.

Lo stato di sviluppo del prototipo è in avanzata fase di esecuzione, ma, secondo quanto affermato dall’azienda costruttrice, non dovrebbero passare più di sei anni per l’inizio della costruzione industriale. Tempi probabilmente molto ottimistici se si considerano quelli che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’AW 609, che dopo il primo volo nel 2003 è ancora in attesa delle certificazioni definitive e si prevede la sua consegna definitiva solo nel 2019.