A inizio novembre una tromba d’aria ha colpito Santa Marinella, cittadina sul litorale e situata a nord di Roma.
E’ successo tutto all’alba. Intorno alle cinque del mattino la tromba d’aria si è resa evidente, imperversando sullo sfondo del cielo. Al risveglio, gli abitanti hanno dovuto fare i conti con un forte vento che piano piano si avvicinava al centro città e che li ha costretti a mettersi al riparo.
Il vento, una volta arrivato a turbare il paese, si è poi riversato sul porticciolo sotto al castello. Lì erano presenti diverse imbarcazioni tirate in secca, che sono quindi state letteralmente scaraventate per terra dalla tromba d’aria, venendo spostate dai propri sostegni e cadendo di conseguenze l’una sull’altra.
Così come si può vedere nel video e nelle prime foto, l’intera fila di imbarcazioni è stata ritrovata distrutta. Il vento ha infatti causato un effetto domino, riuscendo a quasi a ribaltarle.
Inoltre, sono stati accertati anche danni ad alcune strutture in città e nei pressi dell’oratorio di via dei Fiori, dove alcuni giochi per bambini sono stati rovesciati dalla furia del vento.
La tromba d’aria, che in un primo momento ha scaraventato le barche parcheggiate nei pressi del molo, successivamente ha attraversato la città scaraventando a terra rami, insegne e attrezzature leggere, impedendo la regolare circolazione dei mezzi nei giorni seguenti.
Il maltempo, che è arrivato fino a Roma, ha colpito anche Civitavecchia, dove sono stati contati danni agli edifici.
Le squadre di Protezione Civile, tempestivamente allertate e già al lavoro dalle prime ore del mattino insieme al Nucleo dei Sommozzatori, hanno perlustrato e controllato le zone colpite, svolgendo controlli strutturali alle abitazioni più a rischio.
Se non sono stati registrati gravi danni e feriti, i trasporti ne hanno risentito, da Roma fino a Santa Marinella, e come ci racconta una viaggiatrice, il maltempo ha compromesso la viabilità:
“E’ una situazione inumana- ha raccontato la ragazza- e sono diversi giorni che i disagi sono aumentati. Ora la mattina i treni passano ogni 15 minuti anzichè 10, e costantemente uno si rompe. E’ stato anche chiesto perchè dai 10 minuti ora si è passati a 15, e la risposta degli addetti è stata che è stato cambiato il limite di velocità, abbassandolo da 80 a 70 km. Ma così non si può andare avanti. Siamo avvelenati”.
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