Il cantiere toscano Tuccoli produce fisherman votati non solo alla pesca ma anche al comfort
Una tradizione lunga settant’anni, tramandata da tre generazioni: se c’è un cantiere in Italia che dei fisherman ne ha fatto una vera e propria cultura artigianale, questo è sicuramente Tuccoli.
“Tutto ebbe inizio con mio nonno, che negli anni 50 produceva barche da pesca, ai quei tempi in legno – ci spiega Marco Tuccoli, capo cantiere e responsabile della produzione – Il testimone fu raccolto da mio padre, erano gli anni 70 e si passò alla vetroresina, con la costruzione di lance e barche plananti. Io entrai nel 1977 e oggi porto avanti una passione di famiglia”.
Per la famiglia Tuccoli, infatti, le barche da pesca rappresentano una passione radicata, nonché una missione volta alla costante modernizzazione in base alle dinamiche di mercato, tanto che nel tempo i suoi fisherman si sono tramutati in veri e propri yacht da diporto dalla qualità elevatissima. Questo grazie anche alla stretta collaborazione con progettisti esperti e pescatori di livello mondiale.
“La qualità dei materiali è il nostro imperativo categorico. Attraverso un’accurata lavorazione dei materiali, garantiamo alle nostre barche due elementi per noi imprescindibili: robustezza e affidabilità. Il pescatore, al contrario del semplice diportista, è abituato a uscire in mare anche in condizioni non ottimali, in inverno e nei periodi freddi dell’anno, quindi deve sentirsi sicuro a bordo del suo fisherman”.
Pezzo forte dei modelli Tuccoli è sicuramente la carena. E se al pescatore professionista non interessa tanto la velocità quanto piuttosto la stabilità, Tuccoli non trascura nemmeno l’aspetto legato alle prestazioni nautiche, proprio perché un fisherman Tuccoli è uno yacht a pieno titolo, dalle notevoli doti marine.
“Le nostre carene, particolarmente profonde, sono realizzate con una tecnologia avanzata in grado di conferire allo scafo un buon livello di velocità ma anche e soprattutto un eccellente equilibrio. Le linee d’acqua sono morbide, consentono di viaggiare intorno ai 18-20 nodi e sono studiate per affrontare le onde più ravvicinate, mentre la stabilità è garantita dal mascone allargato, che riduce drasticamente il rollio. Altra caratteristica delle nostre imbarcazioni è l’equa distribuzione dei pesi, che consente di sfruttare appieno la spinta dei motori installati, mantenere un assetto centrato e godere di consumi piuttosto contenuti. Insomma, non disdegniamo le perfomance, ma quello che ci sta particolarmente a cuore è il comfort di navigazione ad andature di crociera”.
I fisherman Tuccoli sono ampiamente customizzabili: il pescatore è un armatore esigente, per questo il cantiere toscano è lieto di venire incontro ai desiderata del cliente, in termini sia funzionali che estetici.
“C’è chi chiede di spostare la cucina interna per far spazio a un armadio per l’attrezzatura da pesca, chi vuole dieci porta-canne, chi si accontenta di due, chi chiede di installare le luci notturne incassate. Noi cerchiamo di accontentare tutti, senza stravolgere la struttura originaria della barca, e facciamo tesoro delle richieste dei clienti, tanto che molte di esse sono state sviluppate dal nostro cantiere, diventando successivamente elementi di serie“.
Le imbarcazioni Tuccoli, che senza penalizzare in alcun modo le aree dedicate al fishing valorizzano i grandi volumi interni massimizzandone la vivibilità, hanno diverse anime: sono cruiser come il T440 Hard-Top, sportive come il T370 Coupé, votate alla pesca pura come il T250 Capraia e il T250 VM, o easy rider come il T280 entro o fuoribordo, cui Marco Tuccoli è molto legato “perché è una barca storica che ci ha dato tante soddisfazioni. Piace per il suo appeal e i suoi grandi spazi a bordo: tre comodi posti letto, cucina interna, bagno, prendisole a prua e un accogliente pozzetto molto basso sul livello dell’acqua. Dal 1998 ne abbiamo prodotti più di duecento e tutt’oggi è richiestissimo“.